The Studio, parlano i produttori: “A Hollywood siamo fissati con i soldi? In altri lavori accade di peggio"

Al junket virtuale della nuova serie TV Apple TV+, i produttori Evan Goldberg e James Weaver ci spiegano perché la loro satira su Hollywood è piena d'affetto.

The Studio, i produttori Evan Goldberg e James Weaver

The Studio è la nuova produzione dell'acclamata casa di produzione Point Grey Pictures fondata, nel 2011, da Seth Rogen ed Evan Goldberg che vede, come presidente, James Weaver. E a partire da quell'anno, Point Grey si è ritagliata uno spazio molto rilevante all'interno del sistema Hollywood grazie a produzioni di richiamo che hanno saputo gestire gli spazi della commedia in maniera molto sagace. Basterebbe citare la realizzazione di una pellicola come The Disaster Artist, quella che racconta la genesi di un amatissimo film orribile come The Room di Tommy Wiseau.

The Studio Immagine Serie Tv
Una scena da The Studio

Un successo che non è appunto solo relegato al cinema e alla celeberrima aneddotica dietro alla realizzazione di quel The Interview che non pochi grattacapi ha creato alla Sony per via del tema toccato dal lungometraggio: una divertentissima presa in giro ai danni del dittatore nord coreano Kim Jong-Un. Che se la prese non poco tanto da scatenare un gigantesco attacco hacker ai danni della major.

Seth Rogen, Evan Goldberg e James Weaver sono attivissimi anche in ambito televisivo appunto. Per lo streaming seriale hanno prodotto titoli seguitissimi come The Boys, Invincible, Pam & Tommy. Ora, portano su Apple TV+ The Studio, un'azzeccatissima satira di Hollywood che, come ci hanno spiegato proprio Goldberg e Weaver, nasce principalmente dall'amore verso il loro settore.

Una battaglia persa

The Studio, dal punto di vista della regia e della messa in scena, è molto raffinata. Ogni puntata è composta, sostanzialmente, solo da piani sequenza (alcuni dei quali anche molto elaborati) e la sensazione che si ottiene guardandola è decisamente "molto cinematografica". L'immagine ha una granulosità quasi palpabile tanto che, parlando con i due produttori al junket virtuale, abbiamo voluto saperne di più perché, in giro, non si trovavano informazioni tali da poter dare una risposta alla domanda "Ma è stata girata in digitale o su pellicola".

Proprio Evan Goldberg ci spiega che quella "È stata l'unica battaglia che abbiamo avuto con lo studio e che abbiamo perso". La loro idea era proprio quella di usare la pellicola e per questo continua Goldberg "L'avevamo messa giù davvero dura, che dovevamo farla su pellicola, ma loro ci hanno detto 'Nope, assolutamente no!' e, a quel punto, abbiamo pensato di cambiare strategia".

Solo che, anche in questo caso, hanno ottenuto un nulla di fatto. Sempre Evan Goldberg spiega che "Siamo tornati da loro con questo pitch enorme, spiegando che la pellicola avrebbe reso la serie più bella artisticamente e garantito più soldi. E allora loro ci hanno proposto questo accordo: 'Se volete potete girarla su pellicola, ma dovete metterci due milioni di dollari di tasca vostra!". E quindi, alla fine, è stata girata in digitale. Saggia decisione.

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In The Studio c'è mezza Hollywood, compreso un rissoso Ron Howard

The Studio racconta la storia di una compagnia che non esiste davvero, la Continental (che però assomiglia così tanto alla Sony Pictures...), che però opera in un contesto molto reale: quello di Hollywood. Pertanto, a eccezione dei personaggi interpretati da Seth Rogen and co., nelle puntate che compongono la serie, vedrete guest star e camei di ogni tipo di celebrità che interpretano versioni parodiche ed esagerate di loro stesse.

The Studio Photo
Seth Rogen e Ron Howard

Goldberg e Weaver ci hanno detto che non è stato difficile coinvolgere tutti questi nomi un po' perché, in svariati casi, si è trattato di amici con cui hanno collaborato più volte, basti pensare allo Zac Efron di Cattivi vicini 1 e 2, un po' perché tutti hanno abbracciato l'idea, una volta visionato gli script, di dare vita a delle versioni sopra le righe di loro stessi, a cominciare da un Martin Scorsese gran mattatore nella prima puntata.

Una delle incursioni più divertenti è però quella di Ron Howard, notoriamente una delle più note brave persone in attività a Hollywood che, in The Studio, compare nei panni di una versione molto più irascibile ed incline a venire alle mani di quello che è in realtà.

Per Goldberg è stato divertentissimo lavorare con una personalità come Howard, un'esperienza per cui devono ringraziare sua figlia Bryce, con cui lavorarono al film 50/50. Fu lei a dire al team Point Grey che sicuramente il suo papà si sarebbe divertito a collaborare con la squadra.

The Studio
Seth Rogen in The Studio

Sempre Goldberg fornisce qualche dettaglio ulteriore sul suo coinvolgimento: "Ha subito gradito l'idea quando gliel'abbiamo proposta è stato con lui che abbiamo avuto il botta e risposta più stimolante. È subito salito a bordo, ma ha avvertito anche un gran senso di responsabilità perché era da tanto tempo che non recitava così".

Una satira che nasce dall'amore per l'industria dello spettacolo

La ditta Rogen & Goldberg con produzioni come The Boys o The Interview ci ha spesso regalato satire molto ficcanti e accese. Questo elemento è presente anche in The Studio, ma l'approccio generale è più simile a quello di una pellicola come The Disaster Artist in cui si ride insieme ai personaggi e non di loro.

The Studio Scena
Una scena dalla serie

Una lettura che Weaver condivide perché, a suo dire, Hollywood è davvero popolata di persone animate dalla volontà di fare dell'ottimo cinema o della grande Tv, un sistema "di cui anche gli executive fanno parte, animati anche loro dal sogno di fare film che lascino un segno. Non sono solo attori, registi e sceneggiatori a desiderare questo". Gli fa eco anche Goldberg puntualizzando che "trovo spesso frustrante che spesso ci sia questo preconcetto verso Hollywood come di un ambiente popolato da persone che pensano solo a far soldi e a far quadrare i conti. In altri settori, dalla finanza, all'edilizia e al manifatturiero, ci sono persone molto più 'avide'. A Hollywood c'è anche questo bellissimo elemento composto da persone che desiderano creare opere capaci di colpire il prossimo. E volevamo che questo si capisse dalla serie". Missione compiuta.