Dura la vita da salvatore del mondo, con gente che continuamente continua a ribadirti la tua importanza e soprattutto a dichiarare che morirebbe per te o, peggio, che effettivamente muore per te. E' questa la vita che John Connor è costretto ad affrontare giorno dopo giorno e che si evidenzia anche nel quinto episodio di Terminator: The Sarah Connor Chronicles dal titolo Goodbye to All That (che in italiano diventa Obiettivo: Martin Bedell).
Un primo decesso è messo in scena già nella prima scena dell'episodio, in cui un tale Martin Bedell sacrifica la vita, suo malgrado, per la causa. Un T-888, chiamato informalmente Triple 8 dai nostri, è sulle tracce di un Marty Bedell compagno di studi e di battaglia di John Connor e sta seguendo la vecchia strategia cara ai Terminator sin dai tempi del buon Arnold Schwarzenegger: uccidere tutte le persone rispondenti a quel nome fino a trovare quello giusto.
La notizia dell'omocidio rende subito chiaro alla squadra cosa sta accadendo e non si può fare a meno di intervenire: il gruppo quindi si divide, con John e Derek diretti all'accademia militare frequentata dal Bedell autentico, e Sarah accompagnata da Cameron a difendere l'altra potenziale vittima.
Ma se gli attacchi diretti al gruppo di John Connor continuano con robotica costanza, non è certo l'unica stratagia di Skynet per assicurarsi il controllo in futuro e sul futuro: parallelamente ai cyborg provenienti dal futuro, continua la missione del T-1001 Catherine Weaver nel presente. La Weaver si mantiene attiva sul fronte delle acquisizioni delle parti di Terminator sparse per il pianeta, ma soprattutto è ormai evidente il suo piano di controllo della centrale che abbiamo visto come fulcro delle vicende del secondo episodio della stagione, Automatic for the People. E' proprio lì che l'agente Ellison viene mandato ad indagare e scopre, per conto della Weaver, l'esistenza di due terminator attivi nel nostro presente. Possibile che la donna non sapesse di Cameron? Questo vuol dire che vedremo un incontro/scontro tra le due nei prossimi episodi?
Ma nel corso del suo sopralluogo alla centrale nucleare, l'agente Ellison, e noi con lui, scopre la data in cui è prevista la totale automazione della struttura: agosto 2009. Sarà quello il fatidico ed annunciato Giorno del Giudizio? La Weaver sembrerebbe convinta di sì, perchè la vediamo intervenire in prima persona per eliminare Nelson, il direttore della centrale che stava iniziando a fare un po' troppe domande.
Ma è nell'accademia che John e Martin Bedell si sono conosciuti ed hanno solidificato la loro amicizia che sarebbe stata importante in futuro, ed è lì che devono fare in modo che Martin rimanga a studiare; oltre al pericolo per la vita di Martin, c'è un altro evento da scongiurare infatti: in un momento di debolezza, Martin confida a John di voler lasciare la scuola e questo è assolutamente da evitare. Una confidenza che il ragazzo vuole che rimanga tra loro, già abbastanza uniti dopo essersi conosciuti nel corso di una esercitazione di fuoco, ma che John non può fare a meno di rivelare a Derek, impegnato nel suo ruolo di insegnante e deciso a far comprendere ai ragazzi il vero significato ed il caro prezzo della guerra. Il suo tragico racconto ad uno studente troppo esaltato dall'azione militare è intenso e toccante ed aggiunge un ulteriore livello emotivo al personaggio, nei cui panni Brian Austin Green sta dimostrando di trovarsi a suo agio. Nel frattempo Sarah continua il suo viaggio nella comprensione della maternità, nel tentativo degli autori di bilanciare i suoi due aspetti di guerriero e di donna: l'altro Martin Bedell, infatti, è un ragazzino che lei e Cameron riescono a portar via da casa proprio mentre il T-888 sta facendo irruzione per terminarlo. Ospitato e protetto nella dimora dei Connor, il ragazzo è ovviamente a disagio per la lontananza dai genitori e le due babysitter improvvisate devono faticare non poco per far comprendere al ragazzo la bontà delle loro intenzioni ed il motivo che le spinge a tenerlo prigioniero senza dargli neanche la possibilità di parlare con i genitori, che, come apprendono dalla TV, lo considerano vittima di un rapimento. Ma c'è ovviamente preoccupazione anche per la famiglia del ragazzo e quindi proteggere i genitori di Martin diventa la nuova missione di Cameron, mentre Sarah si concentra su un altro compito di non poca importanza: aiutarlo con lo studio. Sarah non è molto brava nel ruolo di mamma, come lo stesso Martin le fa notare, ma non possiamo dire che le manchi l'impegno ed aiuta il ragazzino nella lettura e nella comprensione de Il mago di Oz.
E' proprio un brano del romanzo, letto dalla voce di Sarah fuori campo, a fare da perfetto sottofondo allo scontro tra John, Derek ed i ragazzi dell'accademia con il T-888 nel bosco in una sequenza ben costruita ed articolata, che porta alla sconfitta della macchina. La visione di ciò dà indizi a Martin di quello che sarà il futuro e lo convince nell'importanza della sua missione, il cui reale impatto sulla storia di John possiamo capire dal finale del flashback del futuro: il sacrificio di Bedell permette infatti a John di restare in vita e questo non può che accrescere il senso di colpa ma anche la sofferenza del giovane Connor, che si sente sempre più prigioniero del proprio destino.
Sventato il pericolo dal futuro, Sarah porta il piccolo Marty alla fermata dell'autobus, rimandandolo verso casa. E' però legata al ragazzo e gli lascia il suo numero di cellulare e gli dice di chiamarla per qualunque pericolo in futuro, aggiungendo di usare la parola d'ordine book report per poter essere sicura della sua identità.