Le serie, oramai lo sappiamo, spesso nella percezione generale non "esistono" finché non approdano su Netflix, soprattutto se prima hanno avuto una programmazione precedente sui canali generalisti italiani. L'ultimo esempio in questo senso è The Rookie, la serie che ha riportato in tv Nathan Fillion dopo Castle e Firefly, un procedurale moderno e attento che racconta di John Nolan, un uomo di 45 anni che cambia lavoro e città e si rimette totalmente in discussione e alla prova, che dopo il passaggio su Rai 2 è arrivata con le prime tre stagioni sulla piattaforma. John è riuscito a diplomarsi all'accademia di polizia ma è a questo punto che per lui comincia il vero inferno e la vera sfida: essere la recluta (da qui il titolo) più anziana del dipartimento. Vediamo insieme 5 motivi per vedere The Rookie su Netflix.
1. Nathan Fillion
Non possiamo che iniziare da lui, Nathan Fillion, il mattatore della serie che, per quanto corale, funziona soprattutto grazie al carisma innato dell'attore, amatissimo da tutti fin dai tempi di Firefly (quella cancellazione pesa ancora nei cuori di molti). Il suo umorismo continuo, il suo candore e le sue espressioni buffe unite alla serietà e profondità quando si tratta di momenti più solenni, in cui riesce a trasmettere pathos e grinta, fanno di lui il protagonista perfetto. Tanto adulto quanto eterno bambino, è il connubio riuscito per raccontare un uomo che si reinventa a metà della propria vita, per cercare un senso nella propria esistenza.
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2. Erede di Castle
Sempre a proposito di Nathan Fillion, il suo John Nolan non può che essere considerato un erede e un sequel ideale di Castle - Detective tra le righe. Dopo otto stagioni nei panni dello scrittore di gialli Richard Castle, è rimasto in casa ABC continuando praticamente subito come John Nolan, quasi senza soluzione di continuità. Il suo Castle in più di un'occasione ha dimostrato a Beckett di voler stare dall'altra parte, magari dotato di pistola, riuscendo davvero poche volte a "realizzare il suo sogno". Lo ha fatto però come John Nolan in questo nuovo show, che lo vede trasformarsi da scrittore ad agente e quindi dal giallo passiamo al poliziesco come genere di racconto.
3. Nuovo punto di vista
The Rookie prova a ribaltare il punto di vista del protagonista, John Nolan, un uomo di 45 anni da poco divorziato, che dopo aver lavorato per anni nell'edilizia decide di ricominciare d'accapo provando a entrare nella polizia di Los Angeles. Cambia anche città, dopo aver inavvertitamente aiutato gli agenti locali durante una rapina in banca in Pennsylvania, situazione che gli fa capire la sua "vocazione". Non è l'unica recluta protagonista del racconto, nonostante sia la più anziana: con lui ci sono altri due giovani, con rispettivamente tre supervisori a formare un continuo contraltare di approccio ed esperienza nella narrazione. Prima di The Recruit, sempre su Netflix, c'era The Rookie che dimostra la fissazione del creatore Alexi Hawley per le reclute, giovani o adulte che siano.
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4. Regia dinamica e realistica
Nathan Fillion, durante un'intervista, ha dichiarato che la serie è stata ispirata dalla storia vera di Bill Norcross, che continua a lavorare al LAPD e figura tra i produttori esecutivi del serial. Per dare maggior realismo al procedurale rispetto agli altri in onda, non solo gli autori scelgono continuamente casi ispirati a indagini realmente accadute e situazioni al limite occorse per davvero sulle strade della Città degli Angeli. Anche a livello registico le classiche sequenze d'azione sono intervallate da riprese in semi-soggettiva della body-cam che oramai tutti gli agenti sono costretti ad indossare per regolamento e per legge, come prova della propria condotta in servizio. Questo offre un punto di vista decisamente dentro l'azione, quasi da game play, allo show.
5. Futuro florido
Spesso c'è la paura di iniziare una serie perché non si sa se proseguirà e avremo modo di poter stare in compagnia di quei personaggi a lungo, epilogo compreso. Non possiamo vedere così in là perché non abbiamo la sfera di cristallo (purtroppo) però possiamo dirvi che le stagioni all'attivo sono ben cinque e il successo oltreoceano è stato tale da generare anche uno spin-off, The Rookie: Feds, con protagonista Niecy Nash, presentata in un backdoor pilot all'interno della serie madre accanto a Nathan Fillion. Non è tutto: non preoccupatevi se vedrete dei rimaneggiamenti nel cast nel corso della serie: nuovi arrivi sono previsti per rimpolpare e rimescolare le carte in tavola: Mekia Cox (Nyla Harper), Shawn Ashmore (Wesley Evers), Jenna Dewan (Bailey Nune) e Tru Valentino (Aaron Thorsen). Che aspettate a premere play?