The Old Guard 2, recensione del film Netflix: un sequel stanco e svogliato

Non diverso dal primo capitolo, ma senza il valore aggiunto della novità, The Old Guard 2 scivola via stanco e innocuo. Un peccato non sfruttare il gran cast, da Charlize Theron a Luca Marinelli. Su Netflix.

Una scena di The Old Guard 2

"Chi vuole vivere per sempre?" cantavano i Queen in un cult che affrontava il tema dell'immortalità come Highlander e a guardare The Old Guard 2 su Netflix si ha la sensazione che sia una domanda che il cast stesso del film si sia posto nell'affrontare questo ritorno ai personaggi già portati su schermo nel primo film del 2020. E che abbiano affrontato questo nuovo lavoro con molta perplessità e poca convinzione, con una stanchezza che impedisce al sequel di sfruttare le potenzialità che lo spunto offre: una squadra di mercenari immortali che sfruttano il loro dono per aiutare le persone.

Charlize Theron The Old Guard 2 Mullet
Charlize Theron è Andy

Eppure i nomi coinvolti erano buoni nel 2020, e lo sono ancora adesso: Charlize Theron nel ruolo di Andy, Matthias Schoenaerts in quello di Bobby, Luca Marinelli a interpretare Nicky, volti solidi, carismatici, che tornano a riprendere quei ruoli per una nuova avventura ma a cui manca quel guizzo necessario a rendere il sequel qualcosa di più di due ore scarse di puro intrattenimento casalingo. Eppure allo script si conferma Greg Rucka, autore del fumetto da cui i film sono tratti, qui affiancato da Sarah L. Water, mentre alla regia troviamo Victoria Mahoney, che va a sostituire Gina Prince-Bythewood. Premesse che avrebbero lasciato immaginare un risultato almeno in linea con il precedente capitolo e non un passo indietro.

La trama del sequel, tra continuità e nuovi sviluppi

The Old Guard 2 Marwan Kenzari Luca Marinelli
Luca Marinelli in una scena di The Old Guard 2

The Old Guard 2 prosegue quanto introdotto nel primo capitolo, seguendo il gruppo di immortali guidato da Andy alle prese con un nuovo nemico che minaccia la sicurezza del mondo e la loro esistenza. Ritroviamo Booker ancora in esilio dopo il tradimento, Quynh fuggita dalla sua prigione sottomarina e in cerca di vendetta, ma soprattutto il leader Andy a fare i conti con la sua mortalità, mentre sopraggiunge un nuovo pericolo che minaccia di demolire quanto costruito per migliaia di anni. Il gruppo chiede così aiuto a Tuah, una loro vecchia conoscenza che si trova in quel di Seul che potrebbe rappresentare la chiave per svelare il mistero dell'immortalità.Uno spunto narrativo piuttosto esile, che infatti fatica a costruire grandi momenti per stupire lo spettatore.

Charlize Theron, Luca Marinelli e le new entry, tra cui Uma Thurman

The Old Guard 2 Uma Thurman
Uma Thurman è Discordia

Un gran cast, dicevamo. E non possiamo che confermarlo, perché tra loro ci sono star capaci di riempire lo schermo e catalizzare l'attenzione, con almeno un paio di aggiunte di spicco che promettono una crescita da questo punto di vista: a Charlize Theron, Luca Marinelli e il resto del gruppo originale, infatti, si aggiunge un'attrice del calibro di Uma Thurman nei panni di Discordia, oltre al già citato Tuah che ha il volto di Henry Golding. Due aggiunte carismatiche, ma non sfruttate al meglio. Se vederli in scena, soprattutto nelle sequenze corali, è un sicuro valore aggiunto, non funziona altrettanto bene lo script nel sostenerne le prove e permettere loro di dare profondità ai rispettivi personaggi e dimostrare la stessa chimica che emergeva nel primo capitolo, penalizzata da dialoghi poco ispirati a cui mancano brillantezza e vivacità.

La stanchezza di The Old Guard 2

Se l'azione è almeno in parte riuscita, briosa e frenetica al punto giusto quando il primo atto introduttivo le lascia il campo, non basta a compensare quella sensazione di un sequel che ha veramente poco da aggiungere al capitolo precedente, anche perché lascia che i potenziali spunti e le intriganti riflessioni sull'immortalità siano fagocitate dalla spinta propulsiva che si affida soprattutto all'action e al ritmo. Manca pathos, manca epica, manca la percezione di personaggi con un background corposo come ci si aspetterebbe da uomini e donne in giro da secoli. Senza questa profondità, che l'attenzione alla mitologia annacqua piuttosto che enfatizzare, il film scorre via monotono e senza pretese, stanco.

The Old Guard 2 Cast
Un'immagine del team in The Old Guard 2

Ed è un peccato perché spunto, cast e, soprattutto, un primo capitolo che lasciava intuire molto altro da raccontare rispetto a quello che metteva in scena, lasciavano sperare in un prosieguo molto più spumeggiante. Chissà che non sia il terzo capitolo che il cliffhanger lascia intendere, un possibile The Old Guard 3, ad aggiustare il tiro e completare in maniera incisiva quanto introdotto all'esordio cinque anni fa.

Conclusioni

Se per The Old Guard 2 parliamo di un sequel svogliato è perché il primo capitolo lasciava intendere profondità e sviluppi che il secondo film porta avanti in modo deludente, perché le promesse del film del 2020 non sono mantenute. Ed è un peccato, perché il cast si conferma carismatico e di grande potenziale, ma non viene adeguatamente sostenuto da uno script che getta delle basi ma non le sviluppa a dovere, affidandosi nella seconda parte all'anima action del progetto.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Lo spunto, che resta affascinante.
  • Il cast, dalle conferme alle new entry come Uma Thurman...

Cosa non va

  • ... a cui lo script non riesce a dare profondità.
  • I dialoghi non hanno la brillantezza necessaria a valorizzare le prove degli attori.
  • Una certa stanchezza generale.