The Mandalorian 1x04, la recensione: coraggioso altruismo mandaloriano

La recensione di The Mandalorian 1x04: Il Rifugio si dedica a una rapida battaglia in cui il nostro mandaloriano continua a dimostrare buon cuore.

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Mando e l'inseparabile Baby Yoda

Singole tappe di un unico, grande viaggio. Apriamo questa recensione di The Mandalorian 1x04 svelandovi la nostra percezione di ogni episodio della serie starwarsiana. Piccoli segmenti all'interno di quella infinita retta che è la saga immaginata da George Lucas. Dando per buona questa visione, ammettiamo che questo Il Santuario ci è sembrata una bella sosta. Un modo per fermarsi a fare il pieno prima di ripartire verso la missione vera e propria. Un episodio che alcuni potrebbero chiamare filler, un riempitivo persino azzardato in una serie così breve (di soli otto episodi). In realtà, dietro questo bisogno di fermarsi, The Mandalorian cela una bella metafora. Ci riferiamo al destino alquanto balordo del suo protagonista solitario, al quale è negata qualsiasi prospettiva di una vita normale, qualsiasi miraggio di pace e serenità.

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Baby Yoda sorseggia il suo brodo nel quarto episodio

Condannato a una vita in cui o sei preda o sei predatore, a un'esistenza di battaglia perenne, il nostro Mando aveva già dimostrato di essere molto meno inscalfibile della sua armature quando si è dimostrato così protettivo nei confronti dell'indifeso (?) Baby Yoda, ma Il Rifugio sottolinea ancora meglio l'altruismo del cacciatore di taglie meno egoista della galassia. Lo fa con un episodio ad alto tasso d'azione, tra duelli e guerriglie. Un episodio che scomoda ancora archetipi ben radicati nell'immaginario narrativo per portare avanti la storia di un combattente silenzioso.

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Come un classico omerico

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Una scena del quarto episodio di The Mandalorian

Ancora grandi classici a cui ispirarsi. Dopo il western, è il turno di Omero. Vi starete chiedendo cosa c'entri il magistrale poeta greco con Star Wars. Ebbene, il grande autore dell'antichità ha posto le basi per i grandi racconti epici, individuando tre momenti fondamentali di ogni grande racconto: il viaggio, l'assedio e il ritorno. Se i primi tre episodi di The Mandalorian hanno messo in scena il viaggio di Mando verso il suo obiettivo, questo Il Santuario si sofferma sull'assedio dei predoni di Klatooine ai danni della pacifica comunità di Krill, popolo semplice e indifeso che vive di agricoltura e pesca. Siamo sul pianeta Sorgan, un posto tranquillo e poco abitato. Il posto perfetto in cui trovare un rifugio isolato per Baby Yoda. Una creatura più grande di quel che sembra. Un essere bramato da molti, attorno a cui oscuri interessi sembrano addensarsi. Mando decide così di atterrare su Sorgan per trovare una quiete che non gli spetta. Dopo un prologo dal retrogusto tolkieniano (ci riferiamo alle razzie fatte dagli Uruk-hai nelle terre di Rohan ne Le Due Torri), il Santuario si dedica alla breve ma densa attesa di un assedio da parte di assalitori armati fino ai denti. E per "fino ai denti" intendiamo camminatori imperiali, altri echi del grande Male dato per morto. Addestramento fugace, preparazione approssimativa delle truppe, soldati del tutto improvvisati, il coraggio di affrontare il nemico anche se inadeguati. Tutto riporta ad altri grandi classici della letteratura fantastica. Dietro la macchina da presa Bryce Dallas Howard si dimostra alquanto scolastica alla regia, senza rischiare troppo con guizzi o idee innovative, ma abbiamo apprezzato varie citazioni a Jurassic Park sicuramente non casuali, considerando la sua vicinanza al franchise giurassico.

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Il triangolo, sì

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Cara, Omera e il mandaloriano

Non solo schermaglie, duelli e assedi. Questo quarto episodio continua a delineare la personalità del protagonista, nonostante lo faccia col contagocce. Adesso sappiamo che il mandaloriano non si toglie l'elmo davanti a qualcuno da quando era un ragazzino. E lo dice nell'episodio in cui due donne entrano contemporaneamente (e di prepotenza) nella sua vita. Due donne agli antipodi, molto diverse, ma entrambe affascinate dal misterioso mercenario. E allora, eccolo l'altro vero assedio su due fronti. Da una parte l'ex membro della Resistenza Cara (una carismatica e convincente Gina Carano), donna combattiva, forte e coriacea. Dall'altra la dolce Omera (nome casuale?), affettuosa madre che forse fa scattare in Mando la folle idea fugace di una vita normale. Non lo sapremo mai, perché non ci è ancora permesso sbirciare sotto quell'elmo.

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Omera prova a togliere l'elmo al mandaloriano

Un espediente che inizia a essere molto interessante, perché permette al pubblico di proiettare sul mandaloriano emozioni e sensazioni che può soltanto ipotizzare. Chi, invece, esprime in maniera lampante qualsiasi cosa è l'irresistibile Baby Yoda, sempre generoso quando c'è da mettere in scena qualche sdolcinato siparietto. Il nostro cuore è suo, sia chiaro, ma questa è forse la prima volta che The Mandalorian eccede nello sfruttare la tenerezza di una creatura spesso ridotta a distributore automatico di meme. Insomma, il Santuario ci è sembrata una breve sosta in cui fare il pieno. Adesso si riparte, senza indugi, verso la seconda parte del viaggio. Magari un grande "ritorno". Proprio come vorrebbe Omero.

Conclusioni

Nella recensione di The Mandalorian 1x04 ci siamo resi conto che questo episodio è una specie di sosta ai box. Una pausa tutt'altro che "di riflessione", perché Il Santuario è pieno di azione e mette in scena una battaglia in cui non solo scorgiamo nuove scorie dell'Impero, ma in cui abbiamo altri indizi sul cuore altruista del nostro mandaloriano. Un piccolo passo indietro rispetto agli episodi precedenti, che ci erano sembrati più ispirati e pregnanti. Piccolo come Baby Yoda, però.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • L'entrata in scena della carismatica Cara Dune.
  • Le citazioni di Jurassic Park sono molto divertenti.
  • La voglia di entrare poco per volta sotto la corazza del mandaloriano.

Cosa non va

  • L'episodio ci è sembrato alquanto riempitivo e poco essenziale nell'economia della storia.
  • A volte i siparietti comici/teneri di Baby Yoda lo fanno sembrare più una mascotte che un personaggio.