The Flash 5: il Velocista si riprende nella prima tranche di episodi

Dopo la deludente quarta stagione, temevamo che gli sceneggiatori della più popolare tra le serie ambientate nel cosiddetto Arrowverse non sarebbero riusciti a risollevare The Flash dalla direzione grama e seriosa che aveva preso negli ultimi tempi, quando era diventato sempre più difficile trovare un avversario all'altezza del Velocista Scarlatto. Fortunatamente i primi otto episodi della quinta stagione hanno dimostrato che c'è ancora spazio per la commedia e l'avventura nei laboratori dello Star Labs, pur incartandosi sul midseason finale con un colpo di scena che potrebbe avere ripercussioni davvero drammatiche nella seconda tranche di puntate.

Facciamo il punto della situazione: la quarta stagione si era conclusa con la sconfitta del Pensatore, la nascita di un nuovo West e l'arrivo di una giovane Velocista che, in realtà, è la figlia che Barry e Iris avranno nel futuro. È stata proprio Nora (Jessica Parker Kennedy) ad aiutare Flash a distruggere il satellite del Pensatore, ma così facendo ha causato l'ennesimo parapiglia temporale, cambiando l'ordine di alcuni eventi. Nora è arrivata dal futuro per conoscere suo padre, dato che nella sua epoca Flash è scomparso da tempo, e ora rischia di restarci per sempre, ma forse il suo aiuto potrebbe essere determinate a sconfiggere Cicala, un serial killer che prende di mira i metaumani e che nella linea temporale di Nora ha un'identità completamente diversa.

Vecchi e nuovi personaggi in intricate sottotrame

Ormai conosciamo i punti di forza e i punti deboli di The Flash: la produzione televisiva The CW può contare su un cast poliedrico che dà il meglio di sé nei momenti più intimi, trasmettendo con grande efficacia l'idea di una famiglia allargata dove anche chi non possiede super poteri - come l'instancabile Joe interpretato dal sempre bravo Jesse L. Martin - può dare un contributo importante. Ecco, forse questa è la parte che in questi primi episodi della quinta stagione è emersa meglio, rinforzando l'idea di essere tornati a una narrazione più morbida. Bisogna dire, tuttavia, che gli sceneggiatori hanno dovuto necessariamente ridurre lo spazio di alcuni personaggi per concentrarsi su alcune sottotrame fondamentali per lo sviluppo del nuovo arco narrativo.

Kid Flash (Keiynan Lonsdale) ha lasciato lo show - sembra definitivamente - e Cisco (Carlos Valdes) ha sostenuto una breve parentesi comica nel ruolo dell'inconsolabile cuore spezzato. Breve, fortunatamente, perché si trascinava dietro il problema già dalla stagione precedente. Quasi ogni energia è stata ridirezionata su alcuni personaggi intorno ai quali si sta costruendo la trama. Prima di tutto, la famiglia Allen composta da Barry, Iris (Candice Patton) e Nora. Una famiglia disfunzionale, in un certo senso: Barry e Iris si ritrovano a fare da mamma e papà a una figlia che ha praticamente la loro età e che non ha mai avuto un vero mentore, se non una madre opprimente e apprensiva. I primi episodi ruotano quindi intorno alla relazione tra Nora e Iris, c'è una fase di addestramento e qualche episodio un po' stucchevole dove Nora impara le più scontate lezioni di supereroismo. Alla fin fine, questo strampalato nucleo famigliare funziona e incuriosisce.

Meno coinvolgente, invece, la sottotrama imperniata su Caitlin (Danielle Panabaker) e la sua seconda personalità di Killer Frost. In questo senso, gli sceneggiatori hanno proceduto a suon di retcon, trasformando i poteri metaumani di Caitlin in un'eredità genetica legata a una specie di entità sovrannaturale. La frettolosa ricerca del padre Thomas (Kyle Secor) si ritaglia qualche stacco nei primi cinque episodi della stagione, consumandosi nel sesto con il ritorno dei poteri di Caitlin e della sua seconda personalità a pieno regime dalla parte dei buoni. Un arco narrativo incompiuto e spigoloso che potrebbe avere un seguito importante nella seconda metà della stagione ma che per ora non ci ha detto molto.

C'è poi Cicala, il nuovo villain interpretato da Chris Klein. Un antagonista che ci viene raccontato in una manciata di flashback non proprio convincenti - Orlin passa da single irresponsabile a patrigno premuroso nell'arco di pochi mesi - ma che incute un certo timore. Cicala ha acquisito i suoi poteri grazie a una scheggia del satellite del Pensatore, nel giorno in cui Flash l'ha distrutto: sfortunatamente, le azioni del nostro eroe hanno causato anche il coma della figliastra di Cicala, giustificando il suo odio nei confronti dei metaumani. Il conflitto tra il Team Flash e Cicala si consuma di puntata in puntata ma è diluito in modo intelligente, senza appesantire la classica formula "metaumano della settimana" ma anzi incastrandosi bene nella struttura della stagione.

Allo stesso tempo, gli sceneggiatori non sono riusciti a tratteggiare Cicala in un modo sufficientemente interessante, ma forse non hanno ancora avuto il tempo di esplorare il suo lato più umano e le ripercussioni delle sue azioni omicide. È pur vero che Cicala, nel midseason finale, si è rivelato essere solo una sorta di red herring, dato che parrebbe non essere lui il vero antagonista di questa stagione: si torna quindi a Eobard Thawne, l'Anti-Flash che si è ritagliato nel fandom lo spazio dei migliori avversari apparsi in una serie televisiva supereroistica. Il merito è probabilmente anche e soprattutto di Tom Cavanagh, caratterista che è ormai diventato una presenza fissa nel cast pur cambiando identità in ogni stagione. Avremmo dovuto intuire, in effetti, che il suo Sherloq Wells era un personaggio troppo assurdo per giustificare il ritorno dell'attore in pianta stabile.

Arrivederci al 2019

La prima parte della quinta stagione di The Flash si è chiusa con un colpo di scena agghiacciante: sembrerebbe proprio che Nora stia collaborando con Eobard Thawne ai danni del Team Flash nel presente. L'incontro tra i due, alla fine dell'ottavo episodio, lascia intendere dei precedenti e un qualche genere di accordo, ma l'espressione di Nora suggerisce una certa reticenza. Se l'Anti-Flash dovesse essere il vero villain della stagione, potremmo vederne davvero delle belle, ma gli sceneggiatori dovranno riuscire a giustificare questo colpo di mano senza ricorrere alla solita onnipotenza della Forza della Velocità.

The Flash rimane una serie TV ingenua, sotto altri aspetti, ma comunque più godibile dello scorso anno. Dobbiamo però sottolineare che restano ampi margini di miglioramento, soprattutto nella scrittura degli episodi: ottimi i dialoghi, meno le decisioni forzate, stucchevoli e talvolta completamente insensate che i protagonisti prendono solo per trascinare lo script da un punto all'altro. Gli effetti speciali si mantengono su livelli sempre più che discreti per una serie televisiva; in compenso, non riusciamo proprio a digerire il nuovo costume di Flash, un passo decisamente indietro rispetto ai precedenti. Dunque non ci resta che aspettare per scoprire che direzione prenderà questa annata: nel frattempo, Flash sarà impegnato nel crossover Elseworlds insieme a Arrow, Supergirl e l'inedita Batwoman.