L'ennesima dizi nel palinsesto di Mediaset? Non proprio: l'arrivo di The Family (Aile in lingua originale) nel pomeriggio di Canale 5 deve aver sorpreso non poco chi immaginava di trovare una soap. E si è invece ritrovato coinvolto nel giro di un paio di puntate in una storia d'amore, sì, ma anche nelle beghe di una famiglia mafiosa. Non poteva essere diversamente per la serie che è l'adattamento turco de I Soprano, il cult di HBO con James Gandolfini andato in onda dal 1999 al 2007.
Cosa racconta The Family
Aslan Soykan (interpretato da Kıvanç Tatlıtuğ, già noto al pubblico italiano per La ragazza e l'ufficiale e Brave and Beautiful) è il nuovo boss di una nota famiglia mafiosa di Smirne. Giovane e attraente, si trova a ereditare la "carica" da suo padre Yusuf, morto suicida. Durante un volo in aereo incontra Devin Akin (Serenay Sarıkaya), una giovane e determinata psicologa, che sta tornando a Smirne per un imprevisto familiare. Naturalmente tra i due nasce subito l'attrazione, ma anche l'amore non tarda a trovare la sua strada quando entrambi capiscono una cosa importante: nonostante le apparenze, hanno più in comune di quanto sembri. Condividono due storie familiari alquanto particolari: lei si fa carico di una madre e di una sorella, Yagmur, bipolari, abbandonate da una padre narcisista che non ha tardato a rifarsi una famiglia, lui vive intrappolato nell'ombra della suoi avi, con una madre, la perfida Hulya, che cerca con ogni mezzo di tenere saldamente il controllo della sua vita.
Così, quando in men che non si dica Aslan e Devin arrivano a parlare di matrimonio, non c'è da sorprendersi che le cose vadano tanto in fretta: quella che all'esterno viene vista come impulsività, per loro due si chiama amore, ma anche affinità e desiderio di condividere un percorso che, fino ad allora, nonostante le diversità manifeste, è stato piuttosto simile.
Per riuscire finalmente a vivere una vita insieme, però, i due giovani amanti dovranno riuscire ad andare oltre il proprio passato, anche a costo di sacrificare legami sacri. Ed è qui che nasce il dilemma di The Family: esiste davvero la possibilità di sfuggire a quel "richiamo del sangue" che la famiglia rappresenta oppure ogni nostro sforzo di allontanamento e fuga è destinato a fallire? Aslan e Devin dovranno trovare la loro risposta al quesito nel corso di due stagioni (la prima completamente disponibile in streaming su Mediaset Infinity, la seconda in corso di pubblicazione con un nuovo episodio al giorno).
Che hanno in comune Aslan e Tony Soprano?
The Family non è, naturalmente, il fedele remake de I Soprano ma un adattamento pensato per un pubblico con abitudini e aspettative diverse. Resta l'idea principale - un uomo che è nato boss mafioso, non lo è diventato per scelta ma per diritto di sangue - ma spogliata di quella che era stata in effetti la trovata geniale dello show HBO - il gangster non è più quello tutto d'un pezzo che alcune storie ci hanno consegnato, ma ha segretamente bisogno di un sostegno psicologico per comprendere le sue turbe e, in fondo, giustificare le sue azioni.
Tra il remake e il libero adattamento, The Family si colloca forse più nel versante delle "fanfiction" rispetto ad alcune scelte del team di sceneggiatori guidato da Hakan Bonomo, in particolar modo nel realizzare quello per 6 stagioni è rimasto il desiderio incompiuto di buona parte del pubblico e dello stesso Tony Soprano: la storia d'amore con la psicoanalista. Non soltanto The Family ci dice che, in Turchia, la relazione ci sarà, ma la utilizza addirittura come espediente narrativo di partenza. Spostando di conseguenza il focus dell'intera storia dal soggetto - quello che succedeva ne I Soprano - al gruppo, che sia la coppia (Aslan e Devin), il nucleo familiare, il clan. Una scelta che ha consentito alla serie di restare saldamente ancorata al genere del dramma sentimentale pur vestendo i panni oscuri e affascinanti, decisamente più accattivanti di altri nel mare magnum della serialità turca, del genere gangster. Ed è in effetti questa, per rispondere alla nostra domanda iniziale, la cosa che Aslan e Tony, diversissimi anche per aspetto ed età, hanno in comune: sono dei criminali, educati a esserlo, pentiti (ma non sempre) nel farlo. Chi segnerà veramente la differenza tra loro due alla fine? Naturalmente la donna che hanno accanto.
Il triangolo tra Devin, Aslan e sua madre Hulya
A proposito di donne, ce n'è un'altra in The Family che è poi il vero motore delle azioni della coppia protagonista: è Hulya Soykan (interpretata da Nur Surer). Madre narcisista innamorata di suo figlio, Hulya vorrebbe Aslan tutto per sé ed è per questo che, pur riconoscendo il legame speciale che lega i due giovani amanti, non può fare a meno di intromettersi nel loro rapporto per spezzarlo. Hulya maschera quella che va oltre la gelosia patologica come un dovere verso la famiglia: dopo il suicidio del marito, infatti, un uomo da cui, non perde occasione per dirlo a suo figlio, non si è mai sentita amata, suo preciso compito è diventato quello di preparare Aslan a succedergli come boss. La realtà, il groviglio di sentimenti che Hulya nasconde, però, è ben diverso.
Anche ne I Soprano c'è una donna a muovere i fili del boss: sua madre Livia Soprano. Crudele ed egoista, anche lei è una narcisista come Hulya. E, come Aslan, anche Tony vive nel bisogno (nel suo caso continuamente frustrato) di amore e approvazione da parte della madre. Tra le due donne, però, c'è una fondamentale differenza: se Livia non ha mai sviluppato un reale interesse per suo figlio, quella tra Hulya e Aslan è una dipendenza reciproca. In termini clinici, ciò che lega la Soykan al figlio prediletto arriva quasi a sfiorare ciò che l'analisi psicoanalitica ha definito complesso di Giocasta: una madre prepotente che si lega così tanto al figlio da arrivare ad avere verso di lui desideri incestuosi. Hulya, lungi dal nutrire un certo tipo di desideri sessuali, esprime questo attaccamento morboso provando a eliminare qualunque altra donna cerchi di creare un legame con il figlio. Diventando così, in mezzo a beghe familiari e mafiosi senza scrupoli, il vero villain spietato di The Family.