La storia di Lili Elbe, uno dei primi, "documentabili" transgender della storia, approda alla Mostra del cinema di Venezia nella versione cinematografica curata dal regista de Il discorso del re e di Les Misérables Tom Hooper; The Danish Girl, presentato in competizione, è una pellicola emozionante e visivamente raffinata, ma che inevitabilmente solleverà polemiche (anzi ne ha già sollevate) per varie questioni legate alla fedeltà alle autentiche vicende della vita di Lili (nata Einar Wegener) e alla sessualità del protagonista: per molti, infatti, questa era una buona occasione per dare spazio a un attrice che fosse davvero transgender.
Dopo aver visto il film, nella nostra umilissima opinione, non si può che provare gratitudine e ammirazione nei confronti dell'eterosessuale Eddie Redmayne, che incarna in maniera assolutamente convincente e commovente la sofferenza di una persona nata con il corpo sbagliato, e dà vita, con l'altrettanto brava Alicia Vikander, a una meravigliosa love story cinematografica. Ma vediamo cosa hanno raccontato regista e interpreti alla stampa durante la conferenza.
Tom Hooper, uno degli elementi cruciali del suo film era non mostrare una trasformazione, ma mostrare l'emergere di un'identità già presente nella protagonista.
Tom Hooper: Per prima cosa vorrei dire che sono molto felice e onorato di essere a questo festival, e di aver avuto modo di girare questo film. E poi sì, è molto importante questo aspetto e l'abbiamo affrontato in una delle mie prime conversazioni con Eddie riguardo al suo ruolo. Non doveva dare la sensazione di cercare di essere una donna, o di imitare la femminilità, doveva essere già una donna dentro di lui. Ho considerato anche la possibilità di ingaggiare un'attrice trans, ma semplicemente non è emersa la persona giusta. Credo molto in Eddie come attore, avevo già lavorato con lui in Les Miserables, e credo che la sua fisicità, la sua naturale fluidità di genere, abbia avuto un ruolo fondamentale, io l'ho solo invitato a esplorare la femminilità dentro di lui, ma anche il coraggio, la sofferenza e l'amore che rendono possibile l'emergere di questa identità autentica per Einar-Lili.
Ha scelto questa storia con l'intento di raccontare la sorte di una persona in qualche modo ai margini della società?
Il tema principale del film è l'amore, ma non s'intende solo l'amore tra due persone, di qualsiasi sesso siano: l'amore è compassione, solidarietà, inclusione. Solo l'amore, per noi stessi e per gli altri, ci permette di accettare chi siamo.
Il viaggio di Lili
Questo è anche un film che parla di artisti: che ruolo ha l'arte in questa storia?
Matthias Schoenaerts: Credo che, per metterla forse un po' troppo drammatica, la bellezza ci salverà e l'arte in fondo è la ricerca della bellezza. E' l'amore di Gerda, ma anche la sua arte, il fatto di dipingere Lili, che ispira e sostiene la transizione e quindi di fatto la rende possibile.
Un'altra trasformazione per Eddie Redmayne, che farà bene a fare spazio a casa per nuovi premi visto che anche questa performance è straordinaria. Che cosa le ha lasciato questo ruolo?
Eddie Redmayne: Ho avuto la possibilità di interpretare due persone straordinarie come Stephen Hawking ne La teoria del tutto e Lili Elbe in The Danish Girl, e due magnifiche storie d'amore, queste per me sono le cose che contano e non il fatto che sia coinvolta una sorta di trasformazione fisica. Quando ho letto la sceneggiatura me ne sono innamorato subito, credo sia stata la più bella che mi sia stata mai offerta, e aver potuto interpretare Lili Elbe dopo avere parlato per anni con Tom di questo progetto è stato un sogno divenuto realtà. E per me ha significato anche incontrare persone della comunità transgender di incredibile gentilezza e generosità grazie alle quali ho imparato molte cose, e spero che il loro esempio mi abbia aiutato a trasmettere almeno un po' dell'incredibile coraggio di Lili.
L'amore e il coraggio
Cosa ci dice del suo ruolo invece Alicia Vikander?
Alicia Vikander: Gerda è una donna straordinaria e io l'ammiro molto. Mi ritengo fortunata come attrice ad essermi imbattuta in un ruolo come questo. La cosa speciale di questo film è che racconta quanto può essere straordinario l'amore tra due persone ma anche come sia possibile tornare ad amare sé stessi, e credo che Lili e Gerda siano due pionieri per qualcosa che ancora oggi è difficile da realizzare. Gerda è una donna che precorre i tempi e ha questo dono che hanno spesso gli artisti: una sorta di preveggenza, vedono le cose prima degli altri. Lei vede Lili, e la dipinge, prima di Einar. Ecco, mi piacerebbe avere questa sua capacità.
Tom Hooper: Ce l'hai!
Amber Heard, ci vuole raccontare anche le sue emozioni legate a The Danish Girl?
Amber Heard: Per me il ruolo di Ulla è stato un enorme dono. E' un piccolo ma bellissimo ruolo e mi ha dato la possibilità di partecipare a un film che tocca un tema tanto importante e dlicato per tante personae ma così poco esplorato, quello del diritto alla propria identità autentica. Sono felice e onorata di averne fatto parte.