The Book of Boba Fett, la recensione del secondo episodio: famiglie e tribù

La recensione del secondo episodio di The Book of Boba Fett (1x02), la serie ambientata nell'universo di Star Wars disponibile su Disney+ che prosegue il racconto del celebre cacciatore di taglie.

06 Boba Fett Trailer Stills Uhd T R709 211010088651
The Book of Boba Fett: Temuera Morrison nei panni di Boba Fett

Iniziamo la nostra recensione del secondo episodio di The Book of Boba Fett cercando di mettere nero su bianco le sensazioni un po' contrastanti che, dopo il primo episodio della scorsa settimana, si ripresentano in questo nuovo, lungo tassello (stavolta arriviamo ai 50 minuti di durata) della serie dedicata al celebre cacciatore di taglie disponibile su Disney+. Secondo episodio di sette, che da un lato prosegue la trama fin troppo introduttiva del Capitolo 1 e dall'altro ne conferma i caratteri un po' fumosi e stranianti di una miniserie che sembra faticare a trovare una vera ragion d'essere. A meno di non essere fan di Star Wars e volerne sempre di più. Tra conferme e qualche sorpresa (non per forza positiva), The Book of Boba Fett intrattiene, ma senza raggiungere la qualità del fenomeno The Mandalorian. Cerchiamo di capire perché, ovviamente senza spoiler.

Un treno su binari

05 Boba Fett Trailer Stills Uhd T R709 211010087991
The Book of Boba Fett: una scena della serie

Boba Fett è il nuovo padrone dell'impero underground del suo vecchio datore di lavoro Jabba The Hutt su Tatooine. Pur cercando di governare con il rispetto, anziché con la paura, il nostro ha già dovuto sventare un attentato alla sua vita per mano di un letale assassino, poi catturato. Ed è da qui che inizia questo secondo episodio che, ancora una volta, viaggerà su due binari, ad un ritmo elevato. Un terzo dell'episodio è ambientato nel presente: Boba Fett e la fidata Fennec dovranno indagare e scoprire chi è il mandante dell'attentato. Forse sarà proprio il sindaco che, al momento dei tributi, lasciava presagire uno scontro con il cacciatore di taglie. Sarà l'occasione per lo spettatore di scoprire di più del mondo delle tribù e delle "famiglie" (perché di impero criminale si tratta) che caratterizzano l'eclettico mondo malfamato di Tatooine. La trama che sembrava così misteriosa e sin troppo introduttiva compie, quindi, dei leggeri passi avanti, anche se, al netto di un'efficace introduzione di due nuovi personaggi, si fa ancora fatica ad affezionarsi al personaggio e alla situazione che sta vivendo. Più lunga la parte ambientata nel passato, che vede Boba alle prese con una tribù di Tusken. Conoscenza, rispetto, amicizia, empatia: sono questi i temi fondanti dell'episodio che riesce a coinvolgere grazie a una versione starwarsiana di un assalto al treno. Nulla di particolarmente originale, ma con un'ottima regia e dando forza alle immagini e al loro ritmo, a scapito dei dialoghi ancora una volta essenziali, l'episodio scorre piacevolmente.

The Book of Boba Fett, la recensione del primo episodio: tributi e rispetto

La forza di un'icona

The Book Of Boba Fett Teumura Morrison Min Na Wen Jennifer Beals
The Book of Boba Fett: Temuera Morrison e Jennifer Beals in una nuova foto

Boba Fett è un'icona per gli appassionati di Star Wars ed è coraggiosa la scelta di decostruire il mito di questo personaggio, mostrandolo solo raramente con l'armatura mandaloriana e l'elmo indossato. La serie cerca di donare profondità a un personaggio che, al netto dell'amore dei fan, era stato sin troppo sullo sfondo all'interno della saga cinematografica. Questo significa spogliarlo della propria iconicità e renderlo più umano e affabile. Come predoni Tusken, anche lo spettatore deve imparare a fidarsi di lui, a conoscerlo davvero, seguendolo nel proprio percorso di rinascita. Proprio questo sembra il pregio e, allo stesso tempo, il difetto della serie: troppo concentrata sul personaggio, The Book of Boba Fett sembra mancare di quella vera urgenza narrativa, di una storia davvero appassionante e capace di attirare l'attenzione anche di un pubblico più generalista. Arrivati al secondo episodio, che completa il precedente ma ancora sembra rinviare la partenza della vera trama, la miniserie sembra rivolgersi unicamente ai fan. Il tutto comporta quella che è una minor qualità della messa in scena (rispetto a The Mandalorian qui si nota di più la presenza degli effetti digitali) e una certa comfort zone per gli appassionati della saga, dando l'impressione di un racconto sin troppo derivativo.

Espandere un racconto

Dokk Strassi
The Book of Boba Fett: Dokk Strassi

Una volta si chiamava "Universo Espanso" e raccoglieva il bisogno dei fan di leggere nuove storie ambientate nella galassia lontana lontana creata da George Lucas. Guardando The Book of Boba Fett la sensazione generale è quella di assistere a qualcosa di appartenente a quel modo di concepire le storie, più superfluo rispetto alla necessità di un racconto canonico importante per la saga. È così che questo secondo episodio sembra assumere contorni sin troppo derivativi rispetto ad altre opere (qualche dinamica, qualche oggetto, persino la colonna sonora, sembrano richiamare il recente Dune di Denis Villeneuve) e risultare una storia più divertente per i realizzatori che per il pubblico. Nonostante alcune sequenze riuscite, The Book of Boba Fett sembra un'opera dedicata a una famiglia precisa, a una tribù poco accogliente e sin troppo tradizionale.

Conclusioni

A conclusione della nostra recensione del secondo episodio di The Book of Boba Fett non possiamo considerare non riuscito l’episodio. In 50 minuti il mondo di Star Wars viene ancora una volta espanso, anche con alcune sequenze ben riuscite (non sempre però la qualità degli effetti visivi mantiene una standard elevato). Quello che sembra mancare, però, è una vera urgenza narrativa che possa andare oltre il racconto destinato ai fan. Così facendo, anche questo secondo episodio non dona elementi capaci di acchiappare lo spettatore più generalista, risultando un tassello che compie piccoli passi in avanti e risultando in più occasioni un po’ troppo derivativo.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • Il ritmo elevato dell’episodio coinvolge per tutti i 50 minuti di durata.
  • Molto buona la regia che regala alcune sequenze degne di nota.
  • Interessante la scoperta del mondo _underground_ con l’ingresso di nuovi personaggi.

Cosa non va

  • La storia sembra ancora lontana dal decollare, dando l’impressione di un prodotto dedicato unicamente ai fan di Star Wars.
  • Qualche elemento derivativo di troppo.