Iniziamo la nostra recensione del quarto episodio di The Book of Boba Fett con la consapevolezza di aver assistito al vero e proprio giro di boa della serie a marchio Star Wars disponibile su Disney+. Non solo perché questa puntata risulta centrale nel totale dei sette episodi previsti, ma anche perché sembra chiudere definitivamente un modo di narrare la storia che stava imprigionando le potenzialità dell'opera. Certo, non tutto è allo stato dell'arte e permangono alcuni difetti che la serie, spin-off di The Mandalorian, non riesce a risolvere. Eppure, rispetto anche solo all'episodio della settimana precedente, questo quarto episodio regala parecchie soddisfazioni. Forse è proprio vero che, come il protagonista dello show, una volta toccato il fondo si può solo risalire.
La chiusura di un cerchio
Ancora una volta, The Book of Boba Fett si apre con il nostro ex-cacciatore di taglie disteso nella vasca di bacta, pronto a ricordare gli eventi del suo passato che l'hanno portato sin lì. Ancora una volta, gran parte dell'episodio si concentra sul flashback del personaggio. Scelta, quella dell'alternarsi continuo tra presente e passato, che non si è dimostrata del tutto soddisfacente e convincente nei precedenti tre episodi, facendo mancare quell'equilibrio narrativo del racconto necessario ad appassionarsi davvero all'opera. Se il passato sembrava occupare sin troppo spazio mancando di tensione narrativa, gli eventi nel presente sembravano sin troppo marginali per desiderare ardentemente il proseguimento della storia. Questo quarto episodio mette in scena il primo incontro tra Boba Fett e Fennec Shand e l'inizio della loro alleanza, seguendoli in una missione speciale (soprattutto affettiva per Boba e lo spettatore) e chiudendo - in maniera apparentemente definitiva - i conti in sospeso, sia per quanto riguarda la storyline legata alla tribù di Sabbipodi, che aveva accolto il protagonista, sia concludendosi con le immagini della scena post-credits del finale di The Mandalorian che, di fatto, annunciava questo spin-off un anno fa. La conferma dovrebbe arrivare da una battuta pronunciata a Boba: "È completamente guarito". Ci si può, quindi, concentrare sugli eventi del presente nella speranza che, dalla prossima puntata, il ritmo si possa alzare. A giudicare dagli ultimi momenti dell'episodio, la sensazione è che si possa assistere a un esplosivo cambio di passo.
The Book of Boba Fett, la recensione del terzo episodio: Star Wars si è prosciugato?
Questione di tempo
The Book of Boba Fett ha impiegato ben quattro episodi su sette per dare davvero l'impressione di iniziare a raccontare la storia. In questo lasso di tempo ha alternato momenti riusciti ad altri parecchio estranei alla mitologia della saga creata da George Lucas. Se gli episodi diretti da Robert Rodriguez hanno mostrato particolarmente il fianco, quest'ultimo diretto da Kevin Tancharoen riesce a sopperire alle mancanze della serie fin qui occorse. Rimangono alcuni problemi legati al puro storytelling (si percepisce poco la dimensione temporale della vicenda e risulta complesso mettere in prospettiva gli eventi a cui assistiamo, a tratti - inoltre - sembra che alcuni aspetti essenziali della trama non riescano a dimostrare il loro peso), ma perlomeno si percepisce un senso dell'epica e dell'avventura che, soprattutto nel terzo episodio, erano mancati. Star Wars torna ad essere, dopo una lunga attesa, sé stesso anche se con qualche novità che potrebbe far storcere il naso ai puristi (una scena in particolare, colonna sonora compresa, sembra appartenere a un'altra mitologia). Nonostante gli aspetti positivi non si può soprassedere al fatto che, ad ogni modo, The Book of Boba Fett continua a riferirsi a un pubblico di fan storici della saga, attento a ritrovare solo elementi appartenuti al passato e da quei ritrovamenti stabilire un legame e un'emozione.
Il futuro in arrivo
Mettendo i pezzi al posto giusto, The Book of Boba Fett sembra essere finalmente decollato. Il cast di personaggi ha finalmente trovato un giusto equilibrio (Krrsantan si dedica una delle inquadrature più belle dell'episodio) e la vicenda, assumendo contorni da storia di gangster, presuppone una decisa direzione, stavolta più lineare e appassionante. Gli ultimi momenti dell'episodio, con un tema musicale ben riconoscibile, fanno ben sperare per mercoledì prossimo. È stata un'attesa lunga e snervante, ma finalmente, come il nostro ex-cacciatore di taglie sopravvissuto al Sarlacc, questo libro sembra riemergere dalle sabbie, dando l'idea di dover essere letto.
Conclusioni
A conclusione della nostra recensione del quarto episodio di The Book of Boba Fett possiamo ritenerci soddisfatti dal cambio di passo della serie. Chiudendo una fase tirata un po’ troppo per le lunghe, la serie targata Star Wars sembra voler entrare finalmente nel vivo della storia. In un episodio non scevro da difetti (di storytelling e di concezione stessa del prodotto, molto legato al passato) si respira, però, il senso dell’avventura e dell’epica a cui la saga ci aveva abituato. Lasciandoci finalmente il desiderio di sapere come la storia proseguirà.
Perché ci piace
- Si respira il senso dell’avventura che appartiene a Star Wars.
- L’episodio chiude una fase della storia e apre un nuovo inizio, in attesa dei prossimi episodi.
- La trama sembra farsi più interessante.
Cosa non va
- Alcuni problemi di storytelling non fanno percepire tempi e peso degli eventi.
- The Book of Boba Fett rimane un’opera troppo ancorata al passato e a un target preciso di spettatori.