Ci sono film che in sala non hanno avuto l'attenzione che meritavano e che, magari grazie anche a edizioni di qualità, meritano di essere recuperati in homevideo. È il caso di The Bikeriders, film ambientato negli anni '60 diretto da Jeff Nichols con protagonisti Austin Butler e Tom Hardy, che si basa sull'omonimo libro fotografico realizzato da Danny Lion.
Si raccontano le vicende di un club motociclistico, i Vandals, e la sua evoluzione nel corso di dieci anni. The Bikeriders ripercorre le atmosfere anni Sessanta e il ritratto poetico di un gruppo di veri e propri outsider della comunità, un film che sembra rinverdire i fasti di un'epoca ruggente e che merita davvero una visione. A patto che il video sappia replicare queste suggestive atmosfere e l'audio accompagni il ruggito delle moto d'epoca. Missione pienamente riuscita con l'edizione 4K UHD targata Plaion Pictures, e vi spieghiamo perché.
Il video 4K: una sensazione vintage fra moto, jeans e giacche di pelle
C'è poco da dire, oltre a essere un film artisticamente da riscoprire, The Bikeriders è anche fantastico da ammirare in 4K UHD. L'eccellente livello del dettaglio permette di apprezzare tutti i particolari delle motociclette, grandi protagoniste del film, sia quando sono ferme che quando sfrecciano sulle strade. Allo stesso tempo i particolari abiti del gruppo si distinguono per un estremo realismo, con jeans e giacche di pelle che trasmettono una sensazione di usura e sporcizia. Appena la scena si apre su qualche panoramica, il dettaglio resta estremamente alto con una bella sensazione di profondità.
Sul piano cromatico, c'è una piacevole e affascinante sensazione vintage che trasuda da ogni immagine, grazie a una tonalità leggermente seppiata che inevitabilmente rimanda al passato. Insomma siamo di fronte a tonalità volutamente smorzate e sobrie, ma questo non toglie che alcuni colori riescano a spiccare in maniera intensa in qualche scena, come un vestito rosso o il verde dei tavoli da biliardo. A sua volta il nero è compatto e profondo, ma non opprime mai i dettagli in ombra.
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Un audio suggestivo tra il rombo delle moto e i bassi muscolari
Ma The Bikeriders è un vero spettacolo anche sul piano sonoro. Certo l'audio inglese in Dolby Atmos offre un'esperienza ancora più impressionante e immersiva, ma anche la traccia italiana in Dolby Digital Plus 7.1 è molto coinvolgente. Inutile sottolineare come con il rombo delle motociclette a farla da padrone e, saltuariamente, anche qualche sparo e alcuni scontri fisici a condire la storia, la presenza di bassi convincenti sia fondamentale. Ebbene il subwoofer sotto questo aspetto si dimostra muscolare e potente, soprattutto nella traccia inglese, con bassi che riescono ad arrivare allo stomaco.
Ma con l'eterno viaggiare delle moto anche la direzionalità si rivela perfetta, con effetti panning chirurgici, mentre la colonna sonora restituisce un suono preciso e fedele, regalando un'ulteriore suggestione alla vicenda. A completare il tutto dialoghi chiari e puliti e un'ambienza tranquilla molto ricca, quando il chiasso di un bar, di una festa o di una gara, mette decisamente in modo anche l'asse posteriore.
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Gli extra: commento audio e una dozzina di minuti di approfondimenti
Per quanto riguarda gli extra, invece, bisogna accontentarsi di un commento audio del regista e sceneggiatore Jeff Nichols e di una dozzina di minuti di contributi. Si parte con Johnny, Benny e Kathy (5') sul rapporto che si crea nel film fra i personaggi interpretati da Austin Bulter, Jodie Comer e Tom Hardy, mentre L'era di The Bikeriderds (3' e mezzo) tratta soprattutto della ricostruzione delle moto d'epoca e degli abiti utilizzati nel film per riprodurre fedelmente gli anni in cui si svolge la vicenda, oltre a come far sentire il cast a suo agio alla guida dei mezzi. Si chiude con Il punto di vista del regista: Jeff Nichols (3'), nel quale il cineasta parla della sua passione per il progetto, mentre i membri del cast condividono commenti sulla loro esperienza di lavoro con lui sul set.