The Balconettes, Noémie Merlant: “L'umorismo è un gesto di libertà”. L'intervista

Lo spirito jazz di un film sorprendente: la nostra intervista alla regista, insieme alle due co-protagoniste Souhelia Yacoub e Sanda Codreanu. Il film, dopo Cannes, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Souhelia Yacoub, Noémie Merlant e Sanda Codreanu

Sabato mattina, l'Auditorium Parco della Musica si sta cominciando a riempire per l'ultimo giorno della Festa del Cinema di Roma. Già arrivati rispetto ai tempi, la schedule rispetta gli orari: con un anticipo di ben dieci minuti entriamo nello studio dove ci accoglie una radiosa Noémie Merlant. Con lei, le splendide Souhelia Yacoub e Sanda Codreanu, protagoniste del suo ultimo film da regista, The Balconettes, già visto e amato al Festiva di Cannes (lo vedremo al cinema nel 2025).

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Souhelia Yacoub, Noémie Merlant e Sanda Codreanu

Continuiamo a definirlo un film di resistenza femminile e femminista, dosato dalla regista seguendo un linguaggio volutamente cacofonico dove la violenza diventa umorismo, e verso una strada che punta alla libertà e alla bellezza. "Abbiamo fatto luce sulla bellezza, ma anche su cose altrettanto drammatiche di cui non si parla abbastanza", spiega Noémie Merlant. "In ogni caso, non mostriamo abbastanza la realtà delle difficoltà che a volte le donne affrontano nella nostra società, pensando anche alla violenza fisica. Per me, l'umorismo è l'ultimo gesto di libertà. Per questo dovevo assolutamente inserirlo, perché nel mio film c'era molta violenza, e non mi piace la violenza senza umorismo. L'umorismo, per me, è un gesto di bellezza e di condivisione. Attraverso l'umorismo possiamo condividere molte cose".

The Balconettes: intervista a Noémie Merlant, Souhelia Yacoub e Sanda Codreanu

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Souhelia Yacoub, Noémie Merlant e Sanda Codreanu iun un momento del film

Sul concetto di bellezza, la regista dice nella nostra intervista che "non c'è solo quella fisica, ma ha prospetti molto più ampi", in riferimento al lavoro delle tre protagoniste di The Balconettes: un'attrice, una scrittrice, una cam-girl. Tutte e tre, in un'afosa giornata d'estate, si ritrovano a che fare con un vicino di casa decisamente attraente (interpretato da Lucas Bravo), rivelandosi però violento e meschino. Sanda Codreanu spiega: "La bellezza è luce, la possibilità di andare verso qualcosa che non conosciamo... Sì, come una luce. In altre parole, permette di per aprirsi, per andare verso il mondo interiore ed esteriore. Questi tre personaggi sono belli, o almeno tendono alla bellezza e alla luce".

Per Souhelia Yacoub, "Tutti i lavori, tutte le donne, hanno la loro bellezza. Mi piace pensare che tutte le donne siano belle". Secondo Noémie Merlant, "La bellezza può essere trovata ovunque, in ogni cosa che ci circonda".

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Un film dalle vibrazioni jazz

Tra l'altro, Noémie Merlant entra in scena vestita da Marilyn Monroe. Un simbolo di un riflesso idealizzato dalla mascolinità tossica. Una sorta di dichiarazione di intenti, con una domanda: dove sono gli uomini buoni in The Balconettes? Risponde la regista: "Credo che sia una domanda che il film si pone. Dove sono gli uomini? Nel film vediamo donne che sono nel bel mezzo di una sorellanza. E vediamo aggressori. Ed è proprio perché volevo usare l'umorismo e l'assurdo che non parlo degli altri uomini, quelli che non sono aggressori. È intenzionale ed è anche un modo per dire: dove siete? Non vi ascoltiamo abbastanza. In realtà, la società ha bisogno anche delle vostre parole, delle vostre azioni, delle vostre reazioni a tutto ciò che sta accadendo. Vogliamo e abbiamo bisogno di più di voi. E credo che nel film sia un modo per esprimere questa mancanza, un modo per porre questa domanda".

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Un momento di The Balconettes

Seguendo lo spirito della colonna sonora di Uele Lamore, possiamo pensare che The Balconettes (Les Femmes au balcon in originale) sia un film dallo spirito jazz. "Nel jazz tutte le note sono sbagliate e allo stesso tempo sono tutte perfette. Ma è anche questo che mi piace del ritmo", ci dice Souhelia Yacoub. "Mi piace il fatto che sia cacofonico nelle orecchie e nel ritmo. E infatti è sempre sorprendente. Ed è sempre un'improvvisazione. Ogni volta la macchina da presa coglie qualcosa che non ti aspetti. Viene fuori una frase che non ti aspetti, una reazione che non ti aspetti. E come il jazz, va dappertutto. Sì, mi piace questa comprensione. Non so se sia sbagliato, ma è sorprendente come il film".

Quella musicalità che Noémie Merlant traduce in "Qualcosa di molto rotondo, molto voluttuoso, molto accogliente. E il film è accogliente. È anche sexy. Ma in realtà c'è anche molta rotondità, amore, voglia di amare, voglia di ridere, voglia di condividere. C'è molto colore, quindi il film parla anche di questo. È questo lato un po' cacofonico, dissonante, folle, con un forte desiderio di amore".