Simon Adebisi in Oz e Mr. Eko in Lost: Adewale Akinnuoye-Agbaje si è specializzato in ruoli di uomini all'apparenza inquietanti ma con all'interno un'umanità e una sensibilità complessa, difficilmente etichettabili come semplici "cattivi" o "buoni". Non fa eccezione il suo Killer Croc, meta-umano dalla pelle di coccodrillo, uno dei componenti più inquietanti della squadra di super villain protagonista di Suicide Squad. Per interpretare al meglio l'uomo-coccodrillo, l'attore inglese ha studiato il comportamento di coccodrilli e alligatori, guardando anche dei filmati di alcuni noti cannibali, come il giapponese Issei Sagawa: "Per apprendere al meglio i movimenti di un coccodrillo sono andato nelle Everglades, in Florida" ci ha detto a Londra, dove lo abbiamo incontrato in occasione dell'anteprima europea di Suicide Squad, continuando: "Grazie a questo lavoro sul campo ho messo a punto una mossa, che chiamo il braccio della morte: i coccodrilli, siccome non hanno delle grandi zampe, afferrano la preda con le loro fauci potenti e poi si girano, per uccidere la vittima. Sul set ho attuato dei movimenti simili, di cui si vede qualcosa nelle scene di lotta. Croc si muove in modo lento, come un rettile, ondeggia".
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Non solo scaglie e forza bruta però: nel film Killer Croc parla poco, ma quando lo fa dice delle cose significative, come quando afferma con orgoglio di essere bellissimo. Abbiamo chiesto ad Akinnuoye-Agbaje se ha la stessa autostima del suo personaggio: "Penso che sia necessario" ci ha detto schietto, continuando: "Killer Croc ha una storia tragicamente poetica a causa del suo aspetto e della condizione della sua pelle, che lo ha trasformato in un uomo coccodrillo. Se lo vedi dici che brutto, ma dopo un po' ha cominciato a prendere coscienza di se stesso, a dire no, non sono brutto, sono bellissimo. Si mette queste belle giacche, le scarpe da ginnastica di Giuseppe Zanotti: si è creato un suo stile. Addirittura cerca di abbellire la sua cella-fogna! Credo che mandi un bellissimo messaggio di auto-accettazione, in un genere in cui non è necessario. Se un uomo coccodrillo rettile e cannibale può dire di essere bellissimo, di cosa dobbiamo lamentarci noi?".
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Adewale/Killer Croc ha altre perle di saggezza da regalare: quando gli abbiamo chiesto un commento sulla frase che il Joker (Jared Leto) dice a Harley Quinn (Margot Robbie) "non morire per me, è meglio vivere per me", ci ha detto con un sorriso quasi zen: "La vita è una sfida per tutti. La cosa veramente difficile non è limitarsi a vivere, ma essere felice mentre vivi. Questa è la vera sfida nella vita: essere felici per ogni momento concesso".
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Infine, al momento dei saluti, la parte più nerd di chi intervista non ha potuto trattenersi, chiedendo all'interprete di Mr. Eko, uno dei migliori personaggi di Lost, perché abbia deciso di lasciare all'improvviso la serie tv di culto: con un sorriso, questa volta sornione, ci ha risposto: "Sono fasi della vita, mi sono lasciato Eko alle spalle per diventare Killer Croc e molti altri": praticamente ci ha gettato del fumo nero in faccia.