Il problema dell'ansia sociale, e poi la pressione che affligge tutti, nessuno escluso. Come dire, decidi in fretta, decidi subito. Dietro questo assunto ecco Squali, l'esordio alla regia di Daniele Barbiero che adatta l'omonimo libro firmato Giacomo Mazzariol. Al centro della pellicola c'è di Max (Lorenzo Zurzolo), 19enne che si ritrova a vivere l'estate che segue la maturità: quel periodo di libertà tanto atteso ma anche segnato dalla necessità di prendere decisioni importanti: il futuro incombe.

Insieme a Zurzolo c'è James Franco, che interpreta Robert Price, CEO di una startup, interessato a sviluppare l'app che Max ha creato per aiutare i suoi coetanei a scegliere la facoltà universitaria. "Il mondo del tech lo conosco bene, sono cresciuto a Palo Alto, in California. La mia casa si trovava accanto a quell di tante persone che lavorano nel settore, come Steve Jobs. Sono andato a scuola con sua figlia. Tuttavia non mi rappresenta questo mondo. Mi sento più legato al mondo degli artisti", spiega James Franco, nell'incontro stampa organizzato per l'uscita in sala.
Squali: intervista a Lorenzo Zurzolo e Francesco Centorame

Al centro di Squali, arrivato in sala, il tema della pressione, della performance, della produttività a tutti i costi. "Un tema importante, che mi sta a cuore", spiega invece Lorenzo Zurzolo. "Sono situazioni che ho affrontato, perché la società che viviamo spinge sulla pressione, non accettando l'errore. Invece, è giusto prendersi il proprio tempo, capire chi siamo. E non è vero che superata un'età si è fuori da giochi".
Non c'è dubbio che dietro l'approccio pop di Daniele Barbiero ci si siano spunti unviersali, e decisamente urgenti. "Viviamo in un mondo dove regna l'obbligo sociale di performare. Il film è un riflesso della società in cui viviamo", dice Francesco Centorame, anch'esso nel cast di Squali. 'Squali' diventa così "uno specchio della società in cui viviamo".
Lavoro e pressione sociale
Una pressione che ben conoscono gli attori, prosegue Zurzolo: "Il mio è un lavoro ma anche una passione. Posso avere più o meno pressioni, magari legate ad un provino, ma ho capito di non farmi condizionare, affrontando il set con un sorriso. Cerco di concentrarmi su quello che mi piace". Dall'altra parte, il regista sottolinea quanto sia "Un problema che affligge non solo le nuove generazioni, ma anche gli adulti. È un film che arriva a tutti, per questo ho deciso di debuttare con questa storia".
James Franco: "Fare l'artista porta a sperimentare nuove cose"

Squali per James Franco - che si cala nel ruolo di un manager controverso - è il secondo film girato in Italia (dopo Joe di Claudio Giovannesi). "Girare da voi mi entusiasma. Il ruolo dell'artista ti porta a fare esperienze nuove, e Squali mi è piaciuto perché non somiglia a nessun altro film che ho fatto in passato".
Poi, un pensiero sul compagno di set: "Lorenzo Zurzolo ha solidità, è un bravo attore. E poi ha una famiglia che lo sostiene", continua Franco, "la mia famiglia invece era diversa. Pensavano fossi un idiota quando ho intrapreso la carriera dell'attore. Dall'altra parte fare questo lavoro ti porta a confrontarti con il marketing e con il business, e magari scegli film meno forti dal punto di vista artistico ma di sicuro impatto commerciale. Ogni ruolo però mi spinge a cercare il senso del personaggio, cogliendo le sfumature".