Il terzo episodio della fortunatissima saga filmica dell'uomo ragno, Spider-Man 3, approda in Italia con il consueto sfarzo promozionale. La produzione sembra essere fiduciosa che questo terzo film, sempre firmato da Sam Raimi e interpretato da Tobey Maguire e Kirsten Dunst, costato oltre 250 milioni di dollari, incasserà quanto i predecessori, perché preticamente non si parla d'altro che della possibilità di girare il quarto Spider-Man; questo nonostante Maguire si sia detto scettico, la Dunst sia pronta a seguirlo e Raimi abbia confessato il suon interesse per altri, impegnativi progetti (vedi The Hobbit) che lo costringerebbero ad abbandonare il franchise del super-aracnide.
Intanto il regista, accompagnato dai suoi interpreti, ha raccontato alla stampa Roma l'evoluzione subita da Peter Parker/ Spider-Man in quest'ultimo episodio. "Sin dall'inizio abbiamo avuto l'intenzione di mostrare il suo sviluppo. Nel primo film Peter era un ragazzo colto di sorpresa e incredulo di fronte all sue straordinarie capacità. Nel secondo film, vediamo un essere umano che prende atto della responsabilità del suo potere. Nel terzo film, scopriamo il suo lato oscuro: egoismo, superbia, arroganza, ma soprattutto vendicatività. Ha scoperto chi ha ucciso l'adorato zio e vuole punire il responsabile. E quindi stavolta la battaglia è con sé stesso, con i suoisentimenti più oscuri e malevoli. Anche stavolta riuscirà a spuntarla, comprendendo che è più importante perdonare; a quel punto sarà veramente cresciuto."
Raimi spiega inoltre che alla base del film non c'è il concetto di doppio. "Non è la doppiezza, che pure è una caratteristica umana che mi ha interessato, ma la la duplicità. Normalmente i supereroi dei fumenti sono perfetti, non hanno fumetti. Spider-Man è diverso, a causa ci Peter Parker, che non è bello, né ricco, né forte; è un ragazzo qualunque a cui vengono affidati poteri straordinari. E' umanissimo, e umani, in fondo, sono anche i suoi nemici. Ho voluto dare un cuore ai cattivi per far capire a noi e a Spider-Man che anche loro sono come noi, hanno le stesse esigenze, le stesse pulsioni."
Ma, al di là dell'indagine psicologica, Spider-Man 3 è un film ad alevato tasso di spettacolo, per cui si è ricorso a modernissime e incredibili espedienti tecnologici. "Le sequenze con Sandman sarebbero state impossibili da realizzare qualche anno fa. Sono stati creati appositi software con i quali si potessereo realizzare centinaia di migliaia di granelli di sabbia che si muovono. Ma non sarebbe comunque bastato senza la componente emotiva fornita dall'interprete, Thomas Haden Church."
Naturalmente arriva la domanda sul quarto episodio. "Per me, questo film è la fine del ciclo. Ma con le premesse giuste potrei anche cambiare idea. Non mi sento imprigionato in questa serie, anzi, sono ma onorato di aver potuto accompagnare questo personaggio nella sua parabola cinematografica. Ma sono sempre pronto a lasciare a qualcun altro il testimone."
Sono con lui Maguire e Dunst, che confermano che proseguiranno nell'avventura qualora Raimi fosse confermato alla guida, e intanto hanno parole affettuose per luo: "Sam è una mente creativa straordinaria. Lavorare con lui mi fa sentire un'attrice realizzata; fare questi film è stato davvero speciale, abbiamo trascorso insieme diversi anni e ora c'è inevitabilmente un grande investimento emotivo", dice la graziosa attrice.
Maguire si dice parimenti soddisfatto del film e della propria interpretazione. "Il mondo di Peter è lo stesso: il motorino scassato, l'appartamento... come vuole la regola per i supereroi, infatti, è vietato usare i superpoteri per il proprio tornaconto. Questo episodio però mi ha portato a provare sensazioni diverse, più intense e cupe, amplificate anche dal nuovo costume nero. Sono stato lieto di rendere Spider-Man ancora più umano."
"Per il quarto episodio - continua l'attore trentaduenne - sono disponibile solo se ci sarà una grande storia, che sia all'altezza di quanto già fatto. Essere Spider-Man è un onore, ma anche una grande responsabilità."