Con la recensione di Snowpiercer 3x01 torniamo all'annoso quesito che accompagna la serie disponibile in esclusiva streaming internazionale su Netflix (come sempre al ritmo di un episodio a settimana, dopo la messa in onda americana): com'è possibile raccontare quella storia su più stagioni? A trarre in inganno è soprattutto una dicitura nei credits, riferita all'omonimo film come fonte di ispirazione, quando il lungometraggio in realtà si basa su un fumetto francese in più volumi, di cui solo il primo fu adattato per il grande schermo. Aiuta anche la struttura stessa della serie, che procede esattamente come il treno del titolo, inarrestabile (o quasi), e nelle varie carrozze ha personaggi che si possono approfondire separatamente, con l'opzione di mettere in pausa la storyline principale. La seconda stagione ha ulteriormente rimescolato introducendo un secondo treno, capitanato dal misterioso Wilford, e dando allo show un vero e proprio antagonista con le fattezze di Sean Bean, carogna cinematografica e televisiva per antonomasia. Ed è da lì che ripartiamo per questo terzo ciclo, destinato a tenerci compagnia fino alla primavera. Nel mondo reale, si intende.
Alla ricerca di un paradiso perduto
Avevamo lasciato Layton nel finale della seconda stagione di Snowpiercer, dove lui e i suoi alleati sono riusciti a separare una parte del treno dal resto del veicolo, fuggendo dalle grinfie di Wilford che continua a detenere il potere sul mezzo di trasporto formato dall'unione dello Snowpiercer e della Big Alice. Mentre lui continua a tramare contro i ribelli, seppure nei limiti del ragionevole (non è contrario a torture e mutilazioni, ma nessuno dei passeggeri in prima classe deve morire), la squadra ridotta guidata da Layton sta portando avanti la missione affidatagli da Melanie prima che lei si sacrificasse uscendo allo scoperto nelle lande gelate: trovare gli angoli della Terra che stanno tornando a riscaldarsi, significando la fine della glaciazione che ha reso necessario vivere sul treno. I nostri eroi si fermano periodicamente per raccogliere campioni di neve e ghiaccio e analizzarli, ma queste missioni sono sempre pericolose perché se aspettano troppo a lungo non potranno più continuare e Wilford sarà in grado di raggiungerli. E a bordo del treno principale continuano i piani di ribellione, ma senza Layton a coordinare il tutto non è detto che le cose vadano per il meglio...
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E il viaggio continua...
Le immagini (per ora oniriche) di terre non ricoperte di ghiaccio aggiungono qualcosa all'apparato visivo dello show, anche se la CGI rimane dozzinale in diverse inquadrature quando il treno si sta muovendo, ma per il resto il terzo ciclo, almeno al momento, non annuncia nulla di particolarmente significativo per arricchire una serie la cui struttura/formula è ormai inossidabile, anche per le esigenze del network di appartenenza negli Stati Uniti, che privilegia un meccanismo a ripetizione data la distribuzione settimanale (non a caso la prima stagione partiva come un poliziesco). Il moto perpetuo continua ad essere a discapito dei personaggi, granitici nella loro staticità psicologica e, salvo la prestazione di Sean Bean, poco accattivanti da seguire (e qui pesa l'assenza di Jennifer Connelly, uscita di scena alla fine della seconda annata). Eppure, l'operazione sembra fare breccia nel cuore del pubblico, dato che la quarta stagione è già stata annunciata, prima che la terza esordisse. Il viaggio del treno è quindi destinato a durare ancora un po', alla ricerca di quell'angolo di paradiso che però, almeno in termini di presentazione drammaturgica, non è poi così appetibile. I prossimi episodi sapranno smentirci? È la domanda che ci insegue da ormai due anni, e a differenza di Wilford non deve sforzarsi più di tanto per acchiapparci.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione di Snowpiercer 3x01, una premiere di stagione che promette sviluppi potenzialmente interessanti ma continua a procedere in base alla solita formula, senza particolari guizzi creativi.
Perché ci piace
- Sean Bean rimane un villain carismatico.
- La premessa della stagione non è priva di interesse.
Cosa non va
- L'assenza di Jennifer Connelly si fa sentire.
- La CGI rimane dozzinale in più punti.
- Gli altri personaggi sono ancora per lo più privi di spessore.