L'assenza di volto. Un'ombra. Una figura antropomorfa ambigua e oscura, proprio come l'origine dei racconti nei quali è protagonista, i cosiddetti creepypasta.
Il regista Sylvain White torna sul grande schermo con il primo film su Slender Man, protagonista senza volto di numerosi racconti dell'orrore che ora potrà vantare una produzione indipendente con una distribuzione di una major importante - Sony Pictures per gli Usa e Warner Bros. per l'Italia - dopo alcuni progetti in tono minore degli anni scorsi. Ambientato in una piccola cittadina del Massachusetts, Slender Man vede protagoniste quattro ragazze decise a porre fine alla leggenda di questa oscura e misteriosa figura. Purtroppo una di loro scompare improvvisamente e le altre amiche iniziano a sospettare che dietro alla sua sparizione possa esserci davvero quel mito creepypasta che avrebbero voluto sfatare.
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Chi è Slender Man? Le origini del personaggio e il film
Prodotto da ScreenGems e Mythology, Slender Man può vantare uno sceneggiatore del calibro di David Birke, autore dello script dell'acclamato Elle di Paul Verhoeven, grazie al quale Isabelle Huppert si è aggiudicata l'Oscar alla miglior attrice protagonista. Lo script di Birke si aggiunge alla regia di Sylvain White, cineasta transalpino che al suo attivo ha soprattutto una solida esperienza televisiva in svariate serie tv (The Mentalist, Empire, Sleepy Hollow).
Come spesso accade nel cinema horror, il cast artistico è formato soprattutto da giovani interpreti poco conosciute al grande pubblico, fra cui Joey King, star di The Flash nel ruolo di Magenta, e Annalise Basso, nel cast di Captain Fantastic con Viggo Mortensen.
L'alone di mistero che avvolge il personaggio è una delle peculiari caratteristiche di Slender Man, creato nel 2009 da Victor Surge (nome d'arte di Eric Knudsen) partecipando ad un concorso fotografico sul noto sito Something Awful. La giuria fu colpita dalla sua foto che mostrava questa inquietante figura, ispirata all'Uomo Nero e ai racconti di H.P. Lovecraft e Stephen King, che si staglia in mezzo a dei bambini in un parco giochi.
Il successo del personaggio è immediato. Da quel momento nascono fan film e documentari che ne raccontano le macabre gesta, perlopiù su internet, creando un genere horror letterario sul web chiamato creepypasta.
Viene anche creata una web serie, Marble Hornets, dove ragazzi con una telecamera amatoriale riprendono misteriosi eventi nei quali fa spesso la comparsa proprio Slender Man, chiamato con il soprannome l'Operatore, insieme a due ignoti Proxy, denominati Masky e Hoody.
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Il suo aspetto e la mitologia
L'aspetto di Slender Man è snello, esageratamente alto e totalmente privo di connotati visivi. Gli arti sono allungati ed è dotato di artigli alle mani e tentacoli che fuoriescono dalla schiena. L'abbigliamento è formale: abito nero e cravatta nera o rossa. Caratteristiche che contribuiscono a renderlo una figura terrorizzante, dedito al rapimento di bambini e adolescenti, senza disdegnare gli adulti.
Dotato di teletrasporto, Slender Man agisce sulla propria preda attraverso un meccanismo psicologico che sfinisce le persone che ne vengono perseguitate. Si mostra attendista, al fine di provocare malesseri fisici e psicologici alle proprie vittime. Provoca spesso una vera e propria Malattia dello Slender Man, grazie anche alla sua capacità d'interferire con i meccanismi informatici. La sua leggenda porta a far credere alle persone che la sua esistenza sia legata a diverse altri miti raccontati nel mondo. Il suo aspetto, seppur complessivamente identico nella maggior parte dei racconti sui suoi avvistamenti, presenta spesso alcune differenze.
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Tra videogiochi e film, gli altri avvistamenti
Colpisce l'enorme rete creata dal fandom che avvolge tutti i riferimenti storici ai quali il personaggio sarebbe ricollegato, variando di epoca in epoca e contribuendo alla sua fama in tutto il mondo. Slender Man si nutre della paura delle persone, alimentata proprio dalle poche informazioni certe diffuse sulla tipologia della sua minaccia. Un'ossessione per il personaggio che in taluni casi è sfociata in diversi tentativi d'aggressione, soprattutto da parte di adolescenti. Slender Man in meno di dieci anni è riuscito a permeare con efficacia nelle story-line di svariati media, comparendo in numerosi documentari e in videogiochi, in maniera più o meno esplicita: da Minecraft, dove il mostro Enderman è ispirato proprio all'Uomo Esile, a Watch Dogs, in cui la presenza del personaggio di Knudsen si avverte in diversi graffiti sparsi per le ambientazioni, fino ai fan games creati proprio dagli appassionati. Nessun media è esente da citazioni o riferimenti al personaggio, dai Vacui del burtoniano Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali a I bambini di Cold Rock. Gli stessi videogiochi hanno contribuito a diffondere una serie di simboli che riguardano Slender Man e i suoi fidati Proxy. Entità collegate dal mistero e dai racconti di terrore.
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