Dal 1° settembre su Netflix è tornato inaspettatamente Skam Italia per una quinta stagione, questa volta originale, quasi mai intrapresa dagli altri paesi europei che hanno imitato il format norvegese e si sono fermati a quattro. Ludovico Bessegato, sceneggiatore con Alice Urcioli e showrunner della serie per Cross Productions, ha tentato la sfida del raccontare cosa si celava dietro l'apparente superficialità di Elia, personaggio interpretato da Francesco Centorame. Così Skam 5 si incentra su di lui, sul segreto che lo angoscia, un difetto di dimensioni genitali che a qualsiasi età impaurirebbe chiunque e, per affrontare questo percorso, chiama a sé tutti i componenti della grande famiglia della serie. Nel comparto del cast storico, tornano dunque il Martino di Federico Cesari, ormai in coppia fissa e finalmente solida con Niccolò (Rocco Fasano), definiti il MartiNicco e l'angelo custode di tutti, il Filippo di Pietro Turano, che in questa stagione forse penserà un po' più a sé e meno a guidare tutti sulla retta via. Intervistati dopo la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, ecco cosa ci hanno raccontato su questa nuova avventura in casa Skam Italia.
La video intervista a Federico Cesari, Rocco Fasano e Pietro Turano
La chiamata di Skam
Ludovico Bessegato ha detto: "quando arriva la chiamata di Skam, anche chi è stato protagonista in precedenza, torna e accetta di essere in un cast di supporto, non si tira indietro". Perché succede questo? Skam non è solo uno show, non è solo lavoro ma una missione e una famiglia?
Federico Cesari: Sì, mi fa molto ridere questa cosa. Immagino la chiamata di tutti noi contemporaneamente, che ci troviamo in diverse parti del mondo e accorriamo tipo supereroi. Skam è un po' come tornare a casa, noi siamo veramente cresciuti insieme. Io ho iniziato Skam che ero al primo anno di università, ora sono al settimo quindi diciamo che veramente siamo cresciuti insieme, ne abbiamo vissute tante insieme di esperienze che ci hanno formato dal punto di vista identitario e caratteriale. Per interpretare le storie dei nostri personaggi, noi ci passiamo attraverso queste cose, comunque ci rimangono attaccate. Ci ha permesso secondo me di crescere tantissimo e di crescere insieme, è come se avessimo vissuto un secondo liceo e ci vogliamo veramente tanto bene.
Rocco Fasano: E poi devo esprimere la quantità di rispetto che provo nei confronti di questa serie, per come affronta certe tematiche, per come mi ha fatto sentire all'inizio quando sono entrato in una famiglia che già esisteva dalla prima stagione. L'affetto, l'amore di casa e di famiglia, sono una serie di ragioni che seppure dovessero chiamarmi per Skam 90, io ci torno, anche per un paio di pose.
Pietro Turano: Essere in famiglia significa condividere tutto come un'unità quindi non è mai il momento di qualcun altro e non il tuo, ma il momento di tutti, tutti fanno il tifo per chi in quel momento è in prima linea. Come i genitori fanno con i figli e i figli con i genitori o come fanno i fratelli e cugini. È un po' questo il senso di comunità. Si è riconoscenti l'uno con l'altro perché insieme abbiamo costruito la nostra vita e la nostra identità di persone.
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Il MartiNicco e il passaggio di consegne
Il MartiNicco è ormai quasi più dei Bennifer, un luogo emotivo dove potersi confidare. È così? Come avete gestito questa nuova investitura?
Federico Cesari: Sì, diciamo che in questa nuova stagione, essendo ormai una coppia formata, noi rappresentiamo comunque un percorso che è passato in mezzo a una sofferenza. Il bello è che ha avuto un lieto fine, si è trattato di un percorso sofferto ma che alla fine ha portato gioia, alla formazione e all'identità di questi due personaggi. Come è il caso di Elia in questa nuova stagione.
Pietro, invece sembra che il tuo Filippo abbandoni un po' il suo ruolo di esempio per tutti e che ci sia anche spazio per vivere le sue insicurezze?
Pietro Turano: Sicuramente non smette di mettersi a disposizione di quelli che ormai sono davvero degli amici, però forse vedendoli crescere inizia a trattarli alla pari, quindi rispettando gli spazi che occupa la loro emotività. Non tanto fisicamente e vedrete... questo sarà sicuramente divertente. Anche Filippo in realtà avrà uno sviluppo interessante, porterà dei temi in questa stagione che sicuramente riguardano altri tabù, come la salute sessuale e lo stigma che vivono tante persone in funzione di altri personaggi.