Siviglia 1992, la recensione: una serie murder mystery che appassiona, tra passato e presente

Dopo 30 Coins, Álex de la Iglesia torna con una storia rocambolesca ma meno soprannaturale. Al centro uno dei simboli spagnoli degli anni '90. In streaming su Netflix.

Un'immagine di Siviglia 1992.

Spesso i thriller e gli horror giocano con i simboli, che da qualcosa di infantile ed innocuo possono trasformarsi nell'orrore più estremo ed inquietante (un palloncino vi dice qualcosa?). Lo stesso accade in Siviglia 1992 la nuova serie diretta da Álex de la Iglesia e sceneggiata da Jorge Guerricaechevarría che parte dall'Expo di Siviglia negli anni '90 per arrivare ai giorni nostri.

Siviglia 1992: storia di due tempi

Siviglia 1992 Marian Alvarez Scena Serie Tv Netflix
La moglie tradita ma incredula

Nella serie Netflix ci sono tutti gli ingredienti per intrattenere gli appassionati di crime e thriller: Amparo (Marian Álvarez) è una donna che ha appena perso il marito in un terribile incendio. Di lui però non parla nessuno - nemmeno i notiziari - perché tutte le luci sono puntate su un importante imprenditore che è rimasto ucciso. Accanto al corpo carbonizzato, però - lo ha notato solo la donna prima di svenire - c'era intatto un pupazzetto di Curro, la mascotte simbolo dell'Expo del '92 a Siviglia. Lei ne fa parola ad un vecchio amico del marito, Richi (Fernando Valdivielso) un ex poliziotto ora guardia di sicurezza, alcolizzato eppure l'unico a riuscire a vedere chiaramente nei casi che risolve. I due stringono un'improbabile alleanza per scoprire la verità sulla morte dell'uomo, finendo invischiati in un'incredibile e folle catena di omicidi.

Un murder mystery da manuale

Siviglia 1992 Fernando Valdivielso Sequenza Serie Tv Netflix
Il poliziotto irascibile ma intuitivo

Dopo 30 Coins - Trenta denari Álex de la Iglesia sceglie una regia più solida e terrena per mettere in scena la corsa contro il tempo in cui si imbattono i due protagonisti, soli contro il mondo che non gli crede. Chi sta intorno a loro però dovrà cominciare a farlo quando le morti si moltiplicano e ci si trova di fronte ad un vero e proprio serial killer sempre più incontrollabile e, se vogliamo, originale. Il fuoco infatti diviene simbolo di morte ma anche di resurrezione, come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri più e più volte.

Presto il dinamico duo, mentre prova parallelamente a risolvere i rispettivi problemi familiari e personali, scoprirà che il collegamento tra le vittime e il carnefice dall'identità segreta è proprio l'Expo di Siviglia del 1992 in cui evidentemente successe qualcosa che ha portato alla tragedia che si sta consumando tanti anni dopo. Ironicamente, accadde ad un evento che all'epoca rappresentò proprio una rinascita per la Spagna. D'altronde, proprio dal precedente lavoro del cineasta sappiamo quanto il simbolismo conti per lui e qui ne può dare ulteriormente prova.

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Un intreccio riuscito

Mentre i tasselli del puzzle di Siviglia 1992 si mettono via via al proprio posto, tutto acquisterà un senso e soprattutto non mancheranno i colpi di scena ben assestati per quello che sembra un Dieci piccoli indiani spagnolo in cui una dopo l'altra le pedine cadono sulla scacchiera. Il ribaltamento del simbolo al centro della vicenda diviene parallelamente un ribaltamento di ruoli per i personaggi, che potrebbero mostrare un lato oscuro di sé stessi. Ancora una volta viene denunciata la cecità della giustizia rispetto al bisogno di farsela da soli da parte dei due protagonisti, i cui interpreti dimostrano una buona chimica anche se divengono spesso vittime della solita recitazione esasperata tipica delle produzioni ispaniche.

Siviglia 1992 Marian Alvarez Fernando Valdivielso Immagine Serie Tv Netflix
Una coppia che funziona

Nel mezzo c'è Carmen (Paz Vega), la detective del laboratorio forense che si ritrova divisa tra Amparo & Richi e il sistema che ha giurato di rispettare. La narrazione si snoda su due piani temporali, resi anche a livello di fotografia in modo diverso, per arrivare ben presto alla verità. Per quanto tutto succeda fin troppo velocemente, la serie thriller tiene incollati allo schermo e soprattutto ci ricorda quanto pericolosamente la memoria svanisca col tempo. Anche quando di mezzo ci sono avvenimenti atroci e crudeli. Dall'altra parte, la serie esplica quanto il passato prima o poi si faccia sempre sentire. Bussando alla porta... oppure azionando un lanciafiamme.

Conclusioni

Siviglia 1992 è una serie murder mystery che funziona perché in sei episodi riesce a mantenere sempre alta la tensione e l’attenzione dello spettatore. Buona la chimica tra i due protagonisti e, per quanto già reiterata, risulta avvincente l’idea della giustizia personale contro quella del sistema giudiziario. Emblematico ovviamente il Curro che ribalta il proprio simbolismo, unisce due linee temporali e diventa rappresentante di un dolore che non conosce fine e soprattutto di un pericolosissimo serial killer.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • Marian Álvarez e Fernando Valdivielso sono una coppia che funziona.
  • I due piani temporali e il loro rapporto.
  • Il Curro come simbolo di rinascita e di morte.
  • I colpi di scena ben assestati e il finale.

Cosa non va

  • La velocità con cui si susseguono gli eventi.
  • La recitazione esagerata.