Un altro cult del cinema italiano approda per la prima volta in blu-ray. Grazie a Mustang Entertainment, infatti, è uscito in alta definizione Si può fare... amigo, film del 1972 che ha la particolarità di vedere protagonista Bud Spencer, alias Carlo Pedersoli, in versione solista, senza avere accanto il compagno storico Terence Hill. Diretto da Maurizio Lucidi, il western si basa sempre su un sacco di divertenti scazzottate, ma se Bud Spencer è sempre l'assoluto protagonista, a fare da comprimario stavolta c'è la star americana Jack Palance.

Attenzione poi al piccolo Chip interpretato da Renato Cestiè, visto in Reazione a catena di Mario Bava e in tanti lacrima-movie anni Settanta come ad esempio L'ultima neve di primavera e poi divenuto nel decennio successivo il Massimo Conti della serie televisiva I ragazzi della 3ª C. Il registro è sempre quello del western divertente e base di umorismo, battute e soprattutto gigantesche scazzottate, con la particolarità che qui il personaggio di Bud Spencer, prima di iniziarne una, si mette sempre i suoi occhiali.
In fuga dal matrimonio

In Si può fare... amigo, Spencer interpreta Hiram Coburn, vagabondo burbero ma in realtà con un cuore d'oro che è costantemente inseguito da Sonny Bronston: l'obiettivo del personaggio interpretato da Palance perseguito con tante pistolettate, è quello di fargli sposare sua sorella, che accusa di aver sedotto e abbandonato. Ma nella sua fuga Coburn incrocia il piccolo Chip Anderson, che gli viene affidato dal nonno morente per prendere possesso in eredità di una casa in apparenza abbandonata, che però in realtà sotto il suolo cela una sorpresa che può portare alla ricchezza, e per questo ambita anche da vari malviventi del posto.
Il video: dopo i titoli di testa, emerge l'ottimo lavoro di restauro

Adesso quindi con il blu-ray targato Mustang possiamo goderci Si può fare... amigo in alta definizione, grazie a un restauro 4K realizzato a partire dalla scansione video da negativo 35mm e scansione audio da negativo colonna 35mm. Le lavorazioni sono state effettuate nel 2020 presso il laboratorio Laser Digital Film in collaborazione con RTI - Mediaset e Infinitiy+. Per quanto riguarda il video, non scoraggiatevi nei primissimi minuti del film, che in effetti sono un po' problematici: il quadro presenta infatti una grana grossa e invasiva, addirittura congelata nei titoli di testa, oltre a qualche visibile segno di usura.

Per fortuna, appena finiti i titoli di testa, il quadro cambia drasticamente in positivo e il lavoro di restauro emerge in tutta la sua qualità: la grana diventa leggera, naturale e organica, il dettaglio fa un netto salto di qualità e le immagini presentano una pulizia perfetta e immacolata. Il tutto condito da un croma bello vivo con colori saturi e brillanti. Insomma, a parte i primissimi minuti, il lavoro fatto è esemplare e si può ben dire che Si può fare... amigo non si è mai visto così bene in homevideo.
Audio soddisfacente e negli extra un ricordo da non perdere
Buonissime notizie anche dall'audio, presentato con un DTS HD 2.0 (dual mono) che colpisce per la pulizia e il timbro dei dialoghi, che non presentano quella secchezza tipica dei prodotti più datati. Naturalmente la spazialità non è e non può essere soddisfacente, ma gli effetti ambientali e le sparatorie hanno comunque un buon impatto, e anche la bella colonna sonora firmata da Luis Bacalov è coinvolgente ed esce dai diffusori con un discreto calore. Insomma un ascolto piacevole compatibilmente con i limiti di un film così datato.

Negli extra, oltre al trailer, troviamo il contributo (14 minuti) Il mio amico Bud - Un ricordo di Lorenzo De Luca, scrittore e sceneggiatore che ha lavorato con Bud Spencer e gli è stato amico. Un ricordo molto interessante perché oltre a parlare del film, De Luca racconta il suo rapporto con l'attore rivelando tanti aneddoti gustosi, compreso l'incontro casuale con il quale nacque la storica coppia con Terence Hill.