Il prossimo eroe dell'universo DC ad assumere le fattezze in carne e ossa di Zachary Levi sarà Shazam, un bizzarro energumeno in calzamaglia che nasconde una storia editoriale piuttosto complicata e una genesi tra le più originali e strampalate nella storia dei comics. Il film di David F. Sandberg arriverà in tutte le sale nei prossimi giorni e introdurrà Shazam nella sempre più fragile continuità cinematografica della Justice League: ambientato un anno dopo l'invasione di Steppenwolf che ha riunito su un unico fronte Superman, Batman, Wonder Woman, Flash e Cyborg, Shazam racconta le disavventure di Billy Batson, un orfano in affidamento che incontra un potente mago e impara a trasformarsi nell'omonimo eroe pronunciando una parola magica.
Le origini di Shazam nei fumetti
Fawcett Publications era una casa editrice fondata nel 1919 che aveva cominciato a pubblicare strisce a fumetti a partire dal 1939 nella speranza di bissare il successo della National Comics e dei suoi Superman e Batman. Lo scrittore Bill Parker ideò quindi una variopinta serie di supereroi che comprendevano Ibis l'invincibile, Freccia d'oro e molti altri: tra loro, però, spiccava una squadra composta da sei eroi che possedevano i poteri di altrettante figure mitologiche. Il direttore esecutivo della società, Ralph Daigh, decise che sarebbe stato meglio combinare i sei personaggi in un unico eroe e così Parker creò Captain Thunder insieme al disegnatore Charles Clarence Beck: il nuovo protagonista esordì sui numeri 1 di Flash Comics e Thrill Comics, stampati in bassa tiratura alla fine del 1939. Il problema, però, era che Fawcett Comics non poteva usare nessuno dei nomi in questione, marchi già registrati da altre società, e così dovette rinominare la collana in Whiz Comics e il nuovo eroe in Captain Marvelous, abbreviandolo poi in Captain Marvel.
Nel fumetto, il dodicenne Billy Batson è un orfano e un senzatetto che nella stazione della metropolitana incontra Shazam, un antico stregone che deve il suo nome e i suoi poteri a sei divinità: Salomone, Hercules, Atlante, Zeus, Achille e Mercurio. Lo stregone, ormai troppo vecchio per continuare a combattere il male, sceglie Billy come successore e gli conferisce il potere di trasformarsi in Captain Marvel, un adulto capace di volare e di esercitare poteri magici e sovrannaturali. Billy deve solo pronunciare la parola Shazam a voce alta, dopodiché un fulmine lo colpisce e lo trasforma nel suo alter ego. Nel giro di pochi albi, Billy guadagna anche alcuni alleati che diventeranno la cosiddetta Marvel Family. I primi esordiscono nel numero 21 di Whiz Comics e sono tre ragazzini che, pronunciando la parola magica all'unisono, diventano i Tenenti Marvel. Qualche numero dopo, Captain Marvel salva Freddy Freeman e gli conferisce una parte dei suoi poteri: Freddy impara quindi a trasformarsi in Captain Marvel Jr, pur mantenendo l'aspetto adolescente. Infine, Captain Marvel recluta anche Mary Bromfield, la sorella gemella di Billy, che si trasforma in Mary Marvel.
Captain Marvel e il problema del nome
Nonostante il successo editoriale, Captain Marvel capitombolò di fronte a un avversario ancora più temibile del suo arcinemico Sivana: il copyright. La National Comics, infatti, querelò la Fawcett per plagio nel 1941, sostenendo che Captain Marvel era una copia spudorata di Superman. La Fawcett vinse la prima causa dieci anni dopo, ma perse in appello e così, invece di affrontare una nuova causa, in un momento in cui l'editoria affrontava un momento difficile, decise di patteggiare e cessò la pubblicazione delle avventure di Captain Marvel, che aveva già tentato inutilmente di rinvigorire sforando nel campo dell'horror. Si era fatto il 1953 e Captain Marvel scomparve per molti anni, riesumato soltanto sporadicamente da qualche casa editrice che ne aveva ristampato le storie, cambiandogli nome, per esempio, in Miracle Man. Negli anni '60, risorto l'interesse nei confronti dei supereroi, Fawcett si ritrovò impossibilitata a ripubblicare Captain Marvel proprio a causa dell'accordo stipulato nel '53.
Qualche tempo dopo, l'editore della National Comic - che nel frattempo era diventata DC Comics - decise di comprare i diritti sul personaggio per introdurlo nell'universo di Superman e compagni. Era il 1972 e Marvel Comics, a quel punto, aveva già registrato il marchio Captain Marvel, di conseguenza DC dovette arrangiarsi, ribattezzare il personaggio Shazam e abbozzare un sottotitolo provocatorio (The Original Captain Marvel) che suscitò immediatamente la reazione legale della Marvel Comics. Non restava da fare altro, insomma, che ricominciare tutto da capo. Nella nuova collana, la famiglia Marvel viveva nella Terra-S, una delle tante a comporre il multiverso DC. Il riscontro del pubblico, tuttavia, fu molto più tiepido rispetto al passato, e così gli editori e gli scrittori cominciarono a integrare pian piano il personaggio di Shazam nelle storie e nelle collane degli altri supereroi, facendolo combattere spesso fianco a fianco con Superman e la Justice League. Nel 1985, la maxisaga Crisi sulle Terre Infinite introdusse ufficialmente Shazam e i suoi comprimari nell'universo DC.
Shazam oggi
Col passare degli anni, gli autori che si sono susseguiti dietro le scrivanie della DC Comics hanno scritto e riscritto la storia di Shazam, restando sempre fedeli alle stravaganti origini del personaggio. La differenza più eclatante, rispetto al Captain Marvel originale, risiede nella personalità dell'eroe: in principio, infatti, Captain Marvel era un vero e proprio alter ego di Billy Batson, ma col tempo gli autori decisero di mantenere la personalità di Billy anche dopo la trasformazione nella sua controparte adulta. Il rilancio editoriale del 2012 - il cosiddetto New 52 - ha ristabilito le origini di Shazam grazie all'autore Geoff Johns: in questa nuova versione, Billy Batson è un quindicenne di Filadelfia che, dopo essere passato da una famiglia adottiva all'altra, finisce in quella dei Vázquez composta dai genitori adottivi Victor e Rosa e i suoi fratellastri Freddy, Pedro, Eugene, Mary e Darla. Nel frattempo, il malvagio dottor Sivana riesuma Black Adam, un guerriero mitologico completamente pazzo, e così lo stregone Shazam si mette in cerca di un successore che possa contrastarlo, scegliendo proprio Billy.
Il film in uscita si ispira alle origini cronologicamente più recenti, menzionando indirettamente il villain Black Adam per concentrarsi un altro avversario, il dottor Sivana interpretato da Mark Strong. A metà tra una commedia e una storia young-adult, Shazam! punta i riflettori soprattutto sul rapporto instauratosi tra Billy e Freddy, nel cui ruolo si è calato il giovane Jack Grazer che abbiamo già visto in It. Bisogna dire, però, che il film di Sandberg non è il primo adattamento cinematografico del personaggio che una volta chiamavano Captain Marvel. Nel 1941 uscì infatti Adventures of Captain Marvel, un film in dodici puntate prodotto dalla Republic Pictures con Tom Tyler e Frank Coghlan Jr. rispettivamente nei ruoli di Shazam e di Billy Batson. Nel '74, invece, Filmation produsse una serie televisiva intitolata Shazam! in cui Billy (Michael Gray) girava per gli Stati Uniti risolvendo i problemi dopo essersi trasformato nel suo supereroico alter ego, interpretato prima da Jackson Bostwick e poi da John Davey.