Ma chi l'ha detto che non esistono più le commedie italiane intelligenti, quelle capaci di far ridere ma anche riflettere sulla realtà del paese? Oggettivamente, di film italiani di un certo tipo, spesso ripetitivi anche nel cast oltre che nelle situazioni, ce ne sono parecchi. Ma Scusate se esisto!, nonostante non sia privo di difetti, si eleva certamente sopra la media, grazie a uno script intelligente, alla buona regia di Riccardo Milani e all'efficacia delle interpretazioni, su tutti quella di Paola Cortellesi (tra l'altro anche soggettista e sceneggiatore), che oltre a essere simpatica è decisamente brava a esprimere tutte le sfumature del suo personaggio.
La Cortellesi interpreta Serena Bruno, architetto di talento che dopo vari successi all'estero ha nostalgia dell'Italia e ritorna nel bel paese. Qui però si scontra con una realtà difficile, la ricerca di un posto di lavoro è avventurosa e anche per mettere in mostra le sue idee originali in tema di architettura si trova a dover fare passare queste idee come quelle di un uomo. Nel fare questo è aiutata da Francesco (Raoul Bova, un bell'uomo separato con cui nasce un grande rapporto di amicizia: lei vorrebbe anche qualcosa di più, ma Francesco a quanto pare è omosessuale. I due finiranno per aiutarsi a vicenda, condividendo segreti e inganni e fingendosi altro da quello che sono, fino a diventare quasi una coppia perfetta.
Il mondo del lavoro in Italia fra risate e riflessioni
Sia chiaro, Scusate se esisto! resta una commedia, un film comunque leggero e soprattutto divertente, nel quale si ride parecchio, anche magari di luoghi comuni. Ma la sua forza è quella di offrire, parallelamente alla risata, anche diversi spunti di riflessione. Su tutti quello di un'Italia dove ancora si è troppo spesso costretti a non essere apprezzati per quello che si è e si sa fare, dove si è ancora obbligati a camuffarsi e a fingersi qualcun altro per poter far strada e trovare il successo, andando oltre le ingiustizie e le sacche ancora esistenti di maschilismo e poca meritocrazia. Il dover fingersi qualcos'altro assume vari aspetti, non solo quello del lavoro, ma anche quello degli affetti più cari. Ecco perché quella che è in definitiva la classica commedia degli equivoci, si trasforma anche in un viaggio sulla crisi italiana e sulla fatica di un paese che non riesce a crescere ed evolversi, trovandosi sempre spiazzato dai cambiamenti sociali. Il tutto con un cast efficace che oltre a Cortellesi e Bova annovera Corrado Fortuna, Lunetta Savino, Marco Bocci ed Ennio Fantastichini. Anche se la Cortellesi, che ha partecipato alla stesura dello script, vale lei da sola il prezzo del biglietto.
Il blu-ray: un video dal dettaglio cristallino
Un film così meritava dunque un degno approdo in homevideo, anche in alta definizione. Una missione pienamente riuscita grazie al blu-ray targato IIF e distribuito da 01 Distribution, che offre un ottima resa tecnica e un soddisfacente pacchetto di contenuti speciali. Il video è ottimo e beneficia di una fotografia sempre molto naturale e dei tanti esterni luminosi: pertanto, il girato digitale con l'Arri Alexa Plus regala un dettaglio molto efficace, addirittura un quadro cristallino dove la scena è ben illuminata. Incarnati porosi e ambientazioni ben curate costruiscono un'immagine sempre ben definita e caratterizzata da un croma vivace con colori brillanti e naturali, e dove prevale la morbidezza è soprattutto a causa di una fotografia tipica da commedia. Nelle poche scene scure le flessioni sono davvero limitate, solo un accenno di pastosità e di maggior rumorosità, ma nulla che si noti particolarmente. Il senso di profondità è soddisfacente, alcuni dettagli minimi sorprendono per la cura del particolare, che viene meno solamente in qualche brusco movimento di macchina.
Audio lossless incisivo con un solo difetto, discreti gli extra
Per quanto riguarda l'audio, va salutata con piacere la presenza di un DTS HD 5.1, che all'ascolto risulta molto esuberante. La scena è infatti sempre accompagnata da un costante apporto dell'asse posteriore, sempre molto presente e incisivo, sia per quanto riguarda i particolari di ambienza ben curati, sia per la colonna sonora. La sensazione di avvolgimento è continua e decisamente suggestiva, nonostante il film non sia certo ricco di scene di azione, eppure anche nei momenti tranquilli emergono con decisioni rumori anche piccoli o furtivi, sempre perfettamente dislocati nella scena a conferma di una separazione dei canali ben riuscita. Anche i dialoghi sono ottimi, l'unico rilievo da fare è però nella voce narrante della Cortellesi (che per fortuna riguarda solo pochi passaggi, soprattutto all'inizio), che stranamente esce da tutti i diffusori provocando un effetto fastidioso. Discreti gli extra: troviamo innanzitutto ben quattordici scene eliminate, seguite da un backstage di 11 minuti piuttosto frizzante condito da momenti sul set e varie interviste. Più breve uno speciale di 5 minuti di stampo promozionale, a seguire il trailer e due simpatiche clip Il cast chiama e La troupe risponde, con immagini divertenti sul medesimo tema di Call me.