Dal Saturday Night Live al cinema, tutte le volte che uno sketch si è trasformato in film

Dai leggendari Blues Brothers al Wayne Campbell di Mike Myers. Dalla diretta televisiva alla sala cinematografica, il nostro spunto in occasione di Saturday Night di Jason Reitman, al cinema solo il 21, 22 e 23 ottobre prodotto da Sony Pictures e distribuito in Italia da Eagle Pictures.

I Blues Brothers al Saturday Night Live

Il SNL è ormai alle soglie del suo 50° anniversario, mentre è arrivato il grade omaggio di Jason Reitman, Saturday Night, al cinema solo il 21, 22 e 23 ottobre prodotto da Sony Pictures e distribuito in Italia da Eagle Pictures. Questa, non è poi la prima volta che la creatura di Lorne Michaels fa il balzo verso il mondo del cinema, dato che ha contribuito in prima persona a rinfoltire il panorama di personaggi che la settima arte ci ha regalato nel corso degli anni.

Saturday Night Storia Vera Film Jason Reitman
I protagonisti di Saturday Night di Jason Reitman

I comici che hanno compiuto il passaggio da SNL al mondo del cinema sono tantissimi e ogni generazione ha fornito i propri: pensiamo alla "first class" con Dan Aykroyd, John Belushi e Chevy Chase, che dire poi di Bill Murray, Eddie Murphy e - per spostarci in epoca più recente - Will Ferrell, Kristen Wiig, Jason Sudeikis e Bill Hader.

Tuttavia, non sono moltissimi i film nati da quegli stessi sketch che hanno fatto la fortuna del Satuday Night Live, ma alcuni di quelli che sono arrivati al cinema hanno avuto un successo stratosferico, tanto da essere ancora oggi ricordati come alcuni degli esempi migliori per quanto riguarda la comicità al cinema, che dalla commedia è passata al demenziale, termine con cui definiamo oggi quello specifico tipo di narrazione che ruota attorno alla figura del comico di turno.

Si tratta di una pratica che anche in Italia ha degli esempi illustri: basti pensare all'esordio di Carlo Verdone, Un sacco bello, che prende le sue idee e i suoi personaggi dagli stessi sketch del comico romano andati in scena durante la trasmissione Non stop; così come il successo di Tre uomini e una gamba è debitore delle prime avventure televisive del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

Ovviamente, oltre lo sketch sono nati anche una serie di perle indimenticabili grazie proprio a quell'immenso bacino di talenti comici fuoriusciti dal Saturday Night Live, ma qui ci occuperemo solamente di quelli derivati dagli sketch proposti nella storia della trasmissione. Vediamoli insieme seguendo l'indice di gradimento che hanno ottenuto su Rotten Tomatoes, rigorosamente dal peggiore al migliore...

It's Pat

Its Pat
It's Pat: Julia Sweeney in una scena del film

All'ultimo posto di questa classifica c'è il film scritto e interpretato da Julia Sweeney e tratto dal suo celebre sketch. Al centro c'è Pat, personaggio androgino il cui effettivo gender non viene mai rivelato. Al giorno d'oggi è un tema sensibilissimo, trattato con estrema attenzione dalla narrazione cinematografica e televisiva, ma all'epoca il film passò praticamente inosservato e venne massacrato dalla critica (Variety lo definì shockingly unfunny). Uscito nel 1994, il film fu un disastro anche al box-office, finendo per racimolare appena 60 mila dollari contro gli 8 milioni del budget, e oggi ha un terribile 0% di gradimento dalla critica e il 29% da parte del pubblico.

Saturday Night, recensione: Jason Reitman e un grande film che ci porta dietro le quinte della storia della tv

The Ladies Man

The Ladies Man
The Ladies Man: Tim Meadows, Tiffani Thiessen

Uscito nel 2000, la pellicola vede Tim Meadows nei panni di Leon Phelps, soprannominato come il suo personaggio nel Saturday Night Live, un terapista del sesso che conduce un programma radiofonico in diretta dando consigli di dubbio gusto in campo sessuale che spesso includono serate romantiche e una bottiglia di Courvoisier a contorno. Si tratta di uno dei film più dimenticati tra quelli derivanti da uno sketch della trasmissione di Lorne Michaels, e il suo insuccesso è testimoniato anche dall'esito magro al box-office: 13 milioni di dollari, la metà circa del budget. Successivamente Meadows è comparso in successi come Mean Girls, Un weekend da bamboccioni e perfino nel recente Dream Scenario, ma mai come protagonista. Il film si assesta su un 11% della critica e 42% di pubblico.

A Night at the Roxbury

A Night At The Roxbury
A Night at te Roxbury: Will Ferrell, Chris Kattan

Si tratta di uno dei primi film con protagonista Will Ferrell, che in seguito sarebbe stato al centro di grandi successi a Hollywood come Zoolander, Elf e Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy. Tuttavia, la sua riproposizione dei Fratelli Boutabi in coppia con Chris Kattan non è di quelle che gli ha reso più giustizia e che avrebbe potuto perfino mettere la parola fine alla sua carriera al cinema. Lo sketch ruotava attorno all'ospite settimanale di turno del SNL che insieme ai due personaggi avrebbe agitato la testa e danzato sulle note di What Is Love di Haddaway.

La critica principale è quella rivolta spesso ai film tratti da sketch, dove un personaggio che spesso sullo schermo funziona per una manciata di minuti è impensabile possa fare altrettanto per un film di due ore. Manca del tutto una struttura narrativa credibile e la profondità dei personaggi è esclusa dall'equazione. A pari merito con The Ladies Man ha un 11% di critica ma ben il 69% del pubblico, a testimonianza del successivo exploit di Ferrell tra le masse.

Stuart Saves His Family

Stuart Saves His Family
Stuart Saves His Family: Al Franken in un'immagine promozionale

Pur essendo diretto da un veterano come Harold Ramis, il veicolo entro cui si muoveva il personaggio di Al Franken fu un alto buco nell'acqua per le grandi ambizioni del Saturday Night Live di replicare i fasti degli anni '80 sul grande schermo. La storia è incentrata su Stuart Smalley, mentre compie il "programma dei 12 passi" con cui affrontare le ingiustizie quotidiane della sua vita. Tuttavia, nemmeno la solida regia di Ramis riuscì a impedire l'insuccesso quasi scontato di questa operazione, che alla fine portò a casa solo 900 mila dollari di incasso (costò 6.3 milioni). I dati? 30% su Rotten Tomatoes per la critica e 53% per il pubblico.

Superstar

Superstar
Superstar: Will Ferrell, Molly Shannon in una foto

A ridosso del precedente A Night at the Roxbury, Will Ferrell stavolta si ritrova a fare da supporto alla collega del SNL Molly Shannon, membro del cast del programma dal 1995 al 2001. Nei panni di Mary Katherine Gallagher, la Shannon ritrae una ragazza inetta costretta ad affrontare varie peripezie in una scuola d'impostazione cattolica. Ancora una volta la critica non apprezzò particolarmente (32%) mentre il pubblico rispose tiepidamente (59%) anche a fronte di un incasso non eccezionale.

Teste di cono

Teste Di Cono
Teste di cono: Dan Aykroyd, Jason Alexander in una sequenza

Dopo il successo stratosferico di The Blues Brothers, Dan Aykroyd - che nel frattempo aveva vissuto una nuova crisi personale - decide di tornare alle origini e di proporre per il grande schermo l'adattamento di un nuovo sketch che lo vedeva protagonista: degli strambi alieni con teste a forma di cono che improvvisamente approdano sul pianeta Terra. Pur essendo entrato nell'immaginario, la pellicola non riuscì a sfondare sul grande schermo a causa di uno script risibile. Nel cast compaiono poi molti altri membri di SNL, tanto da farlo sembrare una sorta di film corale in omaggio alla trasmissione. I suoi punteggi rimangono comunque poco esaltanti: 35% di critica e 37% di pubblico.

Please Don't Destroy: The Treasure of Foggy Mountain

Please Don T Destroy The Treasure Of Foggy Mountain
Please Don't Destroy: The Treasure of Foggy Mountain - Ben Marshall, John Higgins, Martin Herlihy in una foto

Passato praticamente inosservato, si tratta del veicolo cinematografico per Martin Herlihy, John Higgins e Ben Marshall. Inizialmente prodotto da Universal con l'intenzione di distribuirlo nelle sale, venne poi destinato a un'uscita esclusiva in streaming sulla piattaforma Peacock. Il film è l'unico ad avere come protagonisti membri del SNL ancora attualmente ingaggiati nella trasmissione di Lorne Michaels. Pur avendo ottenuto un mediocre 42% di consensi della critica, il film ha attualmente il 90% di giudizi positivi da parte del pubblico.

Blues Brothers 2000

Blues Brothers 2000
Blues Brothers 2000: Dan Aykroyd, John Goodman, J. Evan Bonifant, Joe Morton in una foto promozionale

Ben 18 anni dopo l'uscita del film originale, John Landis e Dan Aykroyd decisero che i tempi erano maturi per un ritorno della mitica band blues sul grande schermo. Pur non essendo la vetta della carriera cinematografica di Landis, il film si lascia comunque apprezzare e ha al suo interno una serie di momenti sinceramente divertenti, andando a costituire un tenero omaggio sia al cult del 1980 che alla sua compianta star, John Belushi.

Gli incassi furono oltremodo deludenti, segno che probabilmente il Blues Brothers originale è talmente radicato nell'immaginario collettivo, che già l'operazione in sé non fu vista di buon occhio dagli spettatori (e non solo quelli americani). La critica non fu da meno: attualmente il film è ancora a un 47% di consensi, più o meno in linea con il pubblico (37%).

MacGruber

Mcgruber
MacGruber: Will Forte in un'immagine

Nato come parodia estremizzata di MacGyver, il celebre show anni '80 televisivo con protagonista Richard Dean Anderson, fu il trampolino di lancio per il successo di Will Forte come nuovo talento comico del Saturday Night Live. Anziché compiere impresse eccezionali con l'aiuto di pochi oggetti rudimentali con i quali sopravvivere, il MacGruber di Forte riusciva sempre a fallire nelle sue missioni, molto spesso perdendosi in chiacchiere. Aiutato come sempre dalla sua fedele assistente (Kristen Wiig), il film estremizza il concetto per il grande schermo non senza qualche difficoltà, come capita spesso in prodotti simili. Il successo del personaggio ha fatto sì che tornasse in una serie televisiva omonima andata in onda per una sola stagione nel 2021. Anche in questo caso, critica (47%) e pubblico (35%) si trovarono pressoché concordi.

Fusi di testa 2

Fusi Di Testa 2
Fuori di testa 2: Tia Carrere, Mike Myers, Dana Carvey in una foto promozionale

Uscito a distanza di un anno solamente dal precedente, vede riunita la squinternata coppia composta da Mike Myers e Dana Carvey, che interpretano rispettivamente Wayne Campbell e Garth Algar. Stavolta la missione è una sola: organizzare un grandioso music festival in risposta a una richiesta fatta in sogno a Wayne dall'idolo Jim Morrison. Pur arrivando a così stretto giro, questo sequel fu sì un successo ma incassò meno della metà del precedente. Tuttavia, la fortuna dei personaggi continua a durare ancora oggi grazie alle varie citazioni che si possono trovare all'interno di svariati film e serie televisive successive. Ampiamente promosso sia dalla critica (60%) che dal pubblico (63%) di Rotten Tomatoes.

The Blues Brothers

The Blues Brothers
The Blues Brothers: Dan Akroyd e John Belushi in una foto

"Siamo in missione per conto di Dio" e ancora, "Io li odio i nazisti dell'Illinois". Queste sono due celeberrime battute che non sarebbero mai state pronunciate non fosse stato per uno sketch del Saturday Night Live. La Universal dovette sborsare una cifra considerevole per accaparrarsi il film sui due fratelli Blues, che all'epoca godevano già di una popolarità smisurata (l'album di canzoni del fittizio duo era al primo posto tra i più ascoltati e John Belushi con Animal House era in cima agli incassi al box-office). Aggiungiamo un John Landis in stato di grazia e praticamente il capolavoro è servito.

Non solo commedia capace di convogliare al massimo la creatività del suo Aykroyd/Belushi, ma anche un musical a tutti gli effetti, con numeri divertentissimi e la partecipazione di celebrità immortali del mondo della musica come Aretha Franklin e Ray Charles. Alla fine, il tutto si tradusse in ben 115 milioni di dollari (da un budget di 27,5 milioni) e un consenso critico (72%) e di pubblico (92%) pressoché unanime.

Fusi di testa

Fusi Di Testa
Fusi di testa: Mike Myers, Dana Carvey in una foto

Il più grande successo cinematografico nella storia degli sketch del Saturday Night Live va indubbiamente al film che consacrò definitivamente la coppia Myers/Carvey, dopo che già nel corso della trasmissione televisiva erano diventati gli idoli principali dei teenagers e dei più attempati.

Le peripezie di Wayne e Garth sono tra le più emblematiche del grande schermo e del cinema demenziale in generale, tutte intelligentemente messe a fuoco e abbinate a una devozione religiosa verso la musica: ancora oggi è impossibile non emozionarsi alla vista della sequenza con Bohemian Rhapsody, e rivisto oggi mantiene intatta quella freschezza che ne decretò il successo alla sua uscita nel 1992: 183 milioni di dollari di incasso al box-office a fronte di una spesa di soli 20 milioni.