L'avreste mai detto? Dopo tre giorni di programmazione, Sarò con te è sempre in testa al box office e già con un incasso che si avvia al milione di euro. Eppure poteva sembrare un prodotto di nicchia, seppur rivolto a una nicchia ampia come quella della tifoseria della squadra partenopea, ma sta bastando a farlo diventare il fenomeno d'incasso di questa settimana. E al netto del nostro tifo per il Napoli, ci fa piacere perché dà una boccata d'aria alle sale e gli esercenti, che negli ultimi tempi stanno vivendo un po' di alti e bassi dopo un autunno/inverno sopra le aspettative. Al netto della tifoseria, è anche una conferma: che il pubblico deve sentire, provare qualcosa per decidere di scegliere un film, muoversi, uscire di casa e andare al cinema per lasciarsi andare a una delle esperienze più belle che si possa provare.
Un sogno nel cuore
Il titolo Sarò con te fa ovviamente riferimento al celebre coro della tifoseria del Napoli, quello che ha accompagnato la cavalcata azzurra dello scorso anno. Perché il film racconta proprio questo, l'annata 2022/2023 e quel sogno concretizzatosi 33 anni dopo l'ultimo scudetto, il secondo della storia azzurra vinto ancora in era Maradona. Lo racconta attraverso i volti, le parole dei protagonisti, dal Capitano Giovanni DI Lorenzo al simbolo Viktor Osimhen, dalla sorpresa Kvaratskhelia a Kim Min Jae e tutti gli altri, fino alla guida sicura di Luciano Spalletti, l'allenatore di questo miracolo azzurro. Sono loro i protagonisti, non potrebbe essere altrimenti, perché sono quelli che hanno compiuto un'impresa che a Napoli non è semplice compiere, tanto che a riuscirci c'era riuscito solo il più grande di tutti: Diego Armando Maradona, condottiero della duplice rivoluzione partenopea del 1986/1987 e poi del 1989/1990.
Attorno ai protagonisti
Ovviamente il documentario allarga il campo d'azione, mostra i festeggiamenti folli per strada. A Napoli come nel resto del mondo, a New York e Londra, passando per Buenos Aires e tante altre grandi città del mondo che si sono colorate d'azzurro. Sarò con te si muove attorno ai protagonisti del campionato del Napoli, coinvolgendo figure del mondo del giornalismo e dello spettacolo, da Fabio Cannavaro a Geolier, Toni Servillo, Silvio Orlando e tanti altri. Volti che ruotano attorno all'orbita Napoli come Salvatore Esposito o Luisa Ranieri, ma anche addetti al lavori che hanno incrociato il cammino con l'impresa azzurra per raccontarla, come Paolo Condò, Diletta Letta, Pierluigi Pardo, cantori dell'epica azzurra che rimarranno sempre interconnessi con questo sogno concretizzatosi. Ed è bello vederli, perché aggiungono una prospettiva diversa, che non è solo la nostra. Perché, in qualche modo, rendono il tutto ancor più reale. Perché il rischio che sia un bel sogno da cui svegliarsi c'è sempre.
Da 4 maggio a 4 maggio
E infatti il sogno si è un po' infranto, sfumato dalla stagione corrente che non sono non ha confermato la qualità eccelsa dello scorso anno, ma si è rivelata una delle peggiori dell'era De Laurentiis. Forse il primo grande sbaglio dell'attuale presidente del Napoli da quando è alla guida della squadra azzurra. Da 4 maggio 2023, con la consacrazione della vittoria a Udine, al 4 maggio 2024 in cui Sarò con te è arrivato in sala le cose sono cambiate molto. Ma non le emozioni: quelle restano, si riaccendono, si amplificano a riguardare le immagini, a ripensare a quei momenti. In questo il documentario in sala in questi giorni è forte e riuscito, doverosa celebrazione di un sogno che si è concretizzato.
Una celebrazione ben ragionata, che ci porta nel dietro le quinte e non si limita alla cronaca sportiva che già conosciamo. Una produzione che l'impresa meritava e che FilmAuro ha messo in piedi con intelligenza che il pubblico sta dimostrando di apprezzare. Anche se quest'anno non arrivano i risultati sul campo, Aurelio De Laurentiis e il suo Napoli stanno vincendo ancora.