Se c'è una cosa che Netflix riesce a fare con continuità è sorprenderci. Lo fa, spesso, con una gestione oculata e ottimale della presentazione delle proprie novità, mettendoci al cospetto del prodotto finito senza sapere esattamente cosa stiamo per vedere. Ed è tanto, in tempi affollati di teaser, trailer, teaser dei trailer, clip, spot e ogni tipo di materiale promozionale possibile. Così nell'ultimo anno è stata capace di mettere a segno dei colpi magistrali, che grazie alla loro qualità, ma anche alla curiosità che hanno saputo destare, sono riusciti a colpire gli spettatori ed entrare nel cuore di molti, da Stranger Things al recente The OA.
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Di Santa Clarita Diet, per esempio, abbiamo ricevuto un primo annuncio lo scorso novembre, con un semplice comunicato e qualche foto. Ma della natura della dieta del titolo non abbiamo avuto idea fino al recentissimo trailer della serie creata da Victor Fresco (quello di Better Off Ted - Scientificamente pazzi): non sono passate più di due settimane da quando abbiamo capito che la dieta di Drew Barrymore non è una nuova tendenza salutista proveniente dagli USA (o almeno lo speriamo), ma qualcosa di più vicino a quanto capita nel mondo di iZombie e nelle tante storie di non morti attuali come non mai.
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Benvenuti a Santa Clarita
Santa Clarita, il classico sobborgo americano fatto di casette tutte uguali e famiglie felici che conducono un'esistenza ordinaria e con pochi brividi. In una di queste case vivono Joel e Sheila, coppia dai tempi del liceo e ora insieme anche sul lavoro come agenti immobiliari. Lui insicuro, lei in qualche modo repressa dalla routine della loro vita, i due conducono un'esistenza più che dignitosa insieme alla figlia adolescente Abby che, ovviamente, si sente in trappola in quel luogo fin troppo tranquillo per una ragazza della sua età. Ma questa tranquillità non è destinata a durare e la vita dell'intera famiglia viene sconvolta da un evento imprevisto e fuori dall'ordinario: mentre è impegnata a mostrare una casa a dei possibili clienti, Sheila viene colta da un improvviso ed innaturale attacco di vomito. Scusandosi si rifugia in bagno, ma lì il malessere continua portandola, letteralmente, a morirne.
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Affari di famiglia
Eppure Sheila non è morta, ma nemmeno è più viva: non ha battito, il sangue è ormai denso e gelatinoso, ma soprattutto ha una irrefrenabile fame di carne cruda ed un crollo dei freni inibitori che la liberano finalmente dai vincoli che la vita borghese imponeva. Drew Barrymore si conferma adorabile anche nei panni di questa novella zombie, esibendo il suo sorriso disarmante mentre strappa via a morsi le dita di una vittima o affonda i denti in un braccio mozzato. Le fa eco Timothy Olyphant nei panni di Joel, che pur nelle sue insicurezze non si tira mai indietro dai compiti di marito modello, mettendosi a disposizione delle nuove esigenze gastronomiche della moglie, con tutto ciò che comporta in termini di procacciamento di fonti di cibo, scegliendo tra gli individui che più meritano una fine drammatica. Sono loro due, con il loro carisma e la loro intesa, i veri punti di forza e cuori pulsanti di Santa Clarita Diet che con la struttura schematica dettata dagli episodi da meno di trenta minuti (vanno tutti e dieci dai 26 ai 29 minuti) impedisce agli autori di scavare più in profondità e costruire intrecci più vari e di più ampio respiro.
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La quotidianità dell'assurdo
Ne viene fuori una famiglia ancor più ideale quando si ritrova a confrontarsi con l'assurdità della loro nuova situazione, tra vicini ficcanaso ed il pericolo che rappresentano, smaltimento dei cadaveri e le responsabilità quotidiane dell'essere genitori di Abby, tutt'altro che debole e innocente, nonché al corrente del loro segreto. Ad arricchire il menu di questa particolare dieta di Netflix, ci sono anche un paio di guest star più che note, che non riveleremo per non rovinare la sorpresa ma che stupiscono fin dal primo episodio. Come è consuetudine delle storie di zombie, non manca la componente metaforica, in questo caso rivolta alla routine della vita di provincia e di coppia, ma è soltanto un elemento di contorno di Santa Clarita Diet che è essenzialmente una commedia brillante, densa di ironia e sfottò della vita della periferia americana, che non si tira indietro quando si tratta di rompere gli schemi, piazzare un paio di battute ed alcuni dialoghi degni di nota e mettere in scena immagini forti che metteranno alla prova più di uno spettatore e i relativi stomaci.
Spettatori che, superato qualche momento di disgusto, non potranno non divertirsi con le (dis)avventure e la particolare dieta della Sheila di Drew Barrymore, aspettando una seconda probabile stagione che potrà ampliare il raggio d'azione dello show Netflix ed aggiungere quel tocco di approfondimento che qui un pochino manca.
Movieplayer.it
3.5/5