Primo appuntamento dei cinque previsti per Sanremo Giovani 2024 condotto da Alessandro Cattelan e prime "promozioni" per accedere alla semifinale dello show, con Mazzariello, Mew e Tancredi che hanno superato il primo turno del talent pensato per catapultare 4 artisti all'Ariston, a febbraio, come nuove proposte del Festival di Sanremo.
Sanremo Giovani 2024, come funziona
24 i giovani artisti in gara su 564 candidati chiamati a convincere la Commissione Musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia (insieme a Carlo Conti e Claudio Fasulo, giurati fuori onda), per poi diventare 12 con la "semifinale" del 10 dicembre e 6 con la finalissima del 18 dicembre, che andrà in onda su Rai 1, ai quali aggiungere altri 2 giovani finalisti espressi da Area Sanremo. Nuove proposte che non andranno a concorrere tra i Big del Festival, tornando così nella loro "nicchia" giovanile come in passato. Ma il pronti, via di Sanremo Giovani non ha particolarmente convinto. Sotto tutti i punti di vista.
Lo studio di Via Asiago si porta dietro i suoi limiti di spazio, perché è un monolocale con angolo cottura, con lo show dalla durata di un'ora andato in onda in seconda serata, alle 22:45, al termine del match delle ATP Finals tra Sinner e Fritz vinto dal tennista italiano numero uno al mondo. Uno studio talmente limitato da costringere la Commissione a stare fronte al palco su discutibili sedie gialle ad impallare le telecamere, con il bravo Alessandro Cattelan solita, una macchina perfetta da talent musicale. D'altronde 10 anni di X Factor non si dimenticano tanto facilmente per l'eterno giovane (44 anni) del piccolo schermo italico, con il format Sky gentilmente riadattato sotto forma sanremese. Tre le sfide andate velocemente in scena, con tre giudizi espressi dai 5 giurati presenti, dibattito in studio, tre eliminati e tre vincitori. Ma in pochi, pochissimi hanno visto tutto ciò.
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Il flop Auditel al debutto
La prima puntata di Sanremo Giovani si è infatti fermata ai 527.000 telespettatori, pari al 3.7% di share, seppur trainata dal 10.1% di Sinner-Fritz. Numeri disastrosi che confermano l'ormai cronico disinteresse del pubblico nei confronti del format Sanremo Giovani, nato nel lontano 1993 per volontà di Pippo Baudo. In 30 anni ha poi cambiato pelle e nome mille volte, diventando Sanremo Famosi, Destinazione Sanremo, Saremo Sanremo, Sarà Sanremo e AmaSanremo, nella speranza di resuscitare e tramutarsi in talent show a tutti gli effetti, senza mai riuscire nell'impresa. Nel 2002 era ufficialmente finito in soffitta, per poi riprendere vita nel 2015 per volontà di Carlo Conti. Dal 2019 al 2023 è stato Amadeus a farlo suo, senza però mai riuscire a sfondare realmente. Neanche in prima serata.
Nel 2019, su Rai1 alla vigilia di Natale, lo share si fermò al 13%. Nel 2020 le cinque semifinali in seconda serata raggiunsero una media del 10,27%, con la finale in prima serata su Rai1 al 10,18%. Nel 2021 la finale secca in diretta su Rai1 si fermò al 13,4%. Nel 2022 salì al 16,30%. Nel 2023 calò al 14,40%. In questo 2024 si è tornati alla formula multi-episodica in 2a serata, andando incontro ad un flop mai visto prima. Il 3.7% al debutto è un dato particolarmente preoccupante ma tutt'altro che inimmaginabile per un programma musicale che attinge da altri talent (Amici e XF saccheggiati) con la consapevolezza che i suoi vincitori non andranno comunque a gareggiare tra i Big di Saneremo.
Ha avuto senso tornare al passato?
Un passo indietro voluto da Carlo Conti che si trascina non poche perplessità, ridando forma ad una sorta di "serie B" all'interno della kermesse canora. Come accaduto in passato, l'angolo Sanremo Giovani sarà una sorta di riempitiva parentesi all'interno delle 5 serate del Festival. Quasi un fastidio in attesa che a calcare il palco siano i "cantanti veri", quelli in corsa per il trofeo principale. Eppure quanto deciso da Amadeus nell'ultimo quinquennio aveva dato i suoi frutti, con i famigerati 'giovani' promossi a Big e presto esplosi all'Ariston. Da Tananai a Olly, passando per Clara, Bnkr44 e Santi Francesi, senza dimenticare quel Mahmood che vinse Sanremo Giovani e pochi mesi dopo il Festival del 2019 grazie alla decisione di Claudio Baglioni, che lo volle proprio tra i Big insieme all'altro vincitore di Sanremo Giovani Einar.
Possiamo quindi parlare di deterrente regolamentare verso lo stesso pubblico televisivo, nell'aver deciso di tornare alla categoria Nuove Proposte, con lo spettatore medio in fuga da una seconda serata lunga ben cinque settimane con turni preparatori che alla fine della fiera partoriranno quattro singoli nomi che comunque vada non potranno puntare a sbancare l'Ariston. E allora perché non limitarsi a vedere la finalissima di Sanremo Giovani del 18 dicembre, su Rai1, by-passando i preliminari?