Su Rai 1, ogni lunedì, la nuova incarnazione di Sandokan sta facendo parlare molto di sé. L'adattamento contemporaneo dei romanzi di Emilio Salgari, infatti, sta dividendo il pubblico tra nostalgici e chi apprezza il nuovo approccio che la serie di Jan Maria Michelini con Can Yaman, sta portando avanti attraverso una scrittura indubbiamente più moderna e un buon numero di mezzi.
A risultare quindi differenti, specialmente dalla fiction degli anni settanta, sono i personaggi, ora sicuramente più sfaccettati e consoni alle esigenze di un nuovo pubblico e un nuovo tempo. Abbiamo parlato di questo e del personaggio di Sandokan con Alanah Bloor, Alessandro Preziosi, Ed Westwick ,membri di un cast internazionale e personaggi chiave della narrazione.
Yanez, Marianna, Brooke, personaggi fatti di contrasti
Quali sono stati quindi gli elementi che li hanno intrigati di più dei loro personaggi e quali, invece sono stati più difficili da rendere? Lo abbiamo domandato ai tre interpreti che così hanno messo in luce la nuova scrittura e le criticità dei loro ruoli. "L'aspetto più difficile è stato il romanticismo" confessa Westwick: "Tutt'ora non so se i sentimenti che Marianna prova per James Brooke siano reali. Inoltre non sappiamo se Marianna fa parte del suo piano o se lui genuinamente la ami. Dovrei saperlo ma nemmeno io ne sono ancora sicuro e questo elemento per il pubblico è molto interessante, forse spetta a lui decidere."
Alanah Bloor per costruire il personaggio di una giovane forte ma ancora insicura ha puntato tutto sui contrasti: differenze che le permettano di fuggire, in qualche modo, dallo stereotipo di donna oggetto, come quasi vorrebbe il suo soprannome, Perla di Labuan, e che la rendono invece più imperfetta ma forse più reale. "Per Marianna e per me stessa penso che essere potenti consista anche nell'essere vulnerabili e una sfida come attrice è stata quella di trovare un momento in cui far brillare questa vulnerabilità in modo da far splendere anche il suo potere."
Preziosi, che del suo personaggio apprezza lo scetticismo nei confronti dei risvolti romantici della storia, ha raccontato di come la parte più complessa nell'interpretare Yanez sia stata proprio nel costruire il binomio con Sandokan: "Non abbiamo avuto tante scene insieme. Yanez è l'ombra di Sandokan anche quando non si trova fisicamente vicino a lui, quindi è stato difficile in quelle tre, quattro, scene che abbiamo avuto di chiarimenti e di confronto trovare quella scintilla che rendesse questo rapporto epico, ma poi credo che il montaggio abbia fatto il resto."
Cosa rappresenta Sandokan?
Abbiamo chiesto quindi che cosa per loro rappresentasse il personaggio di Sandokan oggi. Alanah Bloor ne riconosce una caratteristica fondamentale, forse quella principale di un personaggio che ha attraversato piuttosto bene la prova del tempo: "ha un grande potere: rimane fedele a sé stesso e credo sia una qualità incredibile." Per Alessandro Preziosi è invece il simbolo di qualcosa di più grande: "Sandokan per me è la metafora di quel rischio tra l'essere vivi e morti. È l'eterno eroe che non si arrende mai."