Come Ash, intrappolato ad inizio film nel pozzo infestato da terribili mostri, L'armata delle tenebre è una pellicola che ha rischiato di restare per sempre imprigionata nel mondo delle incompiute cinematografiche. Le beghe sorte tra Dino De Laurentiis e la Universal in merito al sequel de Il silenzio degli Innocenti, bloccò, di fatto, la realizzazione del progetto. Fortunatamente Sam Raimi, Bruce Campbell (che nel film impersona il mitico protagonista Ash) e Robert Tapert decisero di finanziare personalmente il film in modo da consentirne il completamento. I problemi con la produzione non finirono però qui. Infatti, l'incipit del film, caratterizzato da una sorta di rapido riassunto dei primi due episodi de La casa, fu richiesto dalla Universal per spiegare al pubblico il motivo dell'ambientazione medievale. Inoltre il finale che conosciamo non è quello originale. Raimi aveva optato per una conclusione che faceva chiaramente il verso al primo episodio de Il pianeta delle scimmie, poiché Ash, una volta tornato al suo tempo, trova il mondo distrutto dalla bomba atomica (questa sequenza è disponibile come extra nella versione DVD del film). Tale finale "alternativo", sinceramente, neanche a noi convince più di tanto (preferiamo di gran lunga il combattimento all'interno del supermarket).
I due elementi di forza de L'armata delle tenebre sono rappresentati, senza dubbio alcuno, dalla scenografia e dagli effetti speciali. Per la prima Raimi si avvalse della collaborazione di Anthony Tremblay, il quale svolse un notevole lavoro con pochi mezzi. Lo scenografo utilizzò per le varie ambientazioni una serie di modellini in miniatura ricavati da una serie di disegni, e costruendo solo una minima parte del castello a grandezza naturale. Per gli effetti speciali, il lavoro è stato decisamente più complesso. Gli scheletri sono stati costruiti in modo da farli muovere via cavo o con dei fili, mentre molti dei cavalieri morti sono delle semplici armature con qualche elemento meccanico in grado di garantirne un movimento realistico Raimi ha impiegato spesso l'animazione a passo uno). La battaglia di Ash contro gli scheletri è stata girata impiegando uno schermo gigante alle spalle di Bruce Campbell, costretto dunque a combattere nel vuoto. In un secondo momento il filmato con gli scheletri animati fu aggiunto sullo schermo ottimizzando le grandezze scalari dei personaggi. Il mostro alato che rapisce Sheila, è stato ottenuto grazie ad un costume fornito di due braccia finte, in modo da consentire direttamente all'attore che lo indossa di muoverne le ali.
Per lo straordinario effetto dell'armata dei piccoli Ash all'interno del mulino a vento, Tony Gardner, l'esperto di trucchi, ha costruito una serie di piccole marionette dotate di un reticolo di fili in grado di consentirne ai tecnici la manovrabilità. E' lo stesso Bruce Campbell, invece, a gestire la seconda testa che fuoriesce dalla spalla di Ash. Nella testa finta fu inserito un meccanismo che l'attore riusciva a manipolare direttamente con il braccio situato fuori campo, concorrendo ad accrescere l'effetto alquanto buffo della scena.