La guerra per Roma continua nella seconda stagione di Romulus, disponibile su Sky e NOW. La serie creata, scritta e diretta da Matteo Rovere torna con un nuovo ciclo di episodi, otto in tutto, in cui vediamo Yemos (Andrea Arcangeli) e Wiros (Francesco Di Napoli) stringere diverse alleanze.
Torna Marianna Fontana nel ruolo della guerriera Ilia, che ha ottenuto la protezione di Marte, mentre Emanuele Di Stefano (visto in La scuola cattolica) è una delle facce nuove di Romulus 2. L'attore è Titos, figlio del dio Sanco e re dei Sabini. È il nemico numero uno di Roma e la risposta in protolatino a Joffrey Baratheon di Game of Thrones.
Tra le altre aggiunte al cast di Romulus 2 anche Valentina Bellè e Vanesa Scalera, che in questi ultimi anni ha raggiunto grande popolarità grazie al personaggio di Imma Tataranni. Come lascia presagire il finale di Romulus 2, la guerra è soltanto all'inizio.
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Romulus 2: la serie in protolatino mette in scena lo scontro generazionale
Molte cose mutano nella seconda stagione di Romulus. A cominciare dai protagonisti: Francesco Di Napoli ha dovuto cambiare completamente atteggiamento per interpretare Wiros. "Nella prima stagione ho fatto un lavoro sulla timidezza, sulla paura, sull'essere schiavo" ci ha detto l'attore alla Festa del Cinema di Roma 2022, dove la serie è stata presentata in anteprima, proseguendo: "In questa stagione invece è stato totalmente diverso. Ho dovuto trovare la sicurezza, l'autorevolezza propria di un re. È stato un percorso che non volevo far notare dall'inizio, dai primi episodi. Doveva essere graduale".
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La serie creata da Matteo Rovere è girata in protolatino, ma è molto attuale: al cuore c'è uno scontro generazionale. Come sottolinea Andrea Arcangeli: "In questi nuovi episodi il tono e i personaggi hanno fatto un salto di maturità. È una nuova generazione, che nella prima è ancora soggiogata dal mondo degli adulti, invece in questa seconda inizia a prendere il potere, ma allo stesso tempo è ancora inesperta. Quindi è costretta a tirare fuori qualcosa di ancora più brutale e aggressivo per farcela. È interessante vedere questi ragazzi catapultati nel mondo spietato degli adulti, in cui, per portare avanti i tuoi ideali, o semplicemente per sopravvivere, devi uccidere".