Ride, il cast: "Mastandrea regista paziente e autorevole, che ama i suoi personaggi"

I protagonisti di Ride, Chiara Martegiani, Renato Carpentieri e Stefano Dionisi, raccontano l'esperienza sul set diretti da Valerio Mastandrea.

Ride Valerio Mastandrea Set2
Ride: Valerio Mastandrea al lavoro sul set del film

Valerio Mastandrea promosso dal suo cast. Gli interpreti di Ride Chiara Martegiani, Renato Carpentieri e Stefano Dionisi lo definiscono un regista "paziente e autorevole". I tre attori sono stati chiamati a una prova impegnativa per questo film - ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Ride - dissezione del dolore silenzioso di una giovane vedova che potrebbe essere definito un dramedy, all'americana, ma che contiene momenti di grande intensità.

Protagonista di Ride, Chiara Martegiani interpreta Carolina, giovane vedova con un figlio il cui marito è rimasto ucciso in un incidente in fabbrica. Il suocero di Carolina, interpretato da Renato Carpentieri, ha lavorato tutta la vita nella stessa fabbrica ed è lacerato dai sensi di colpa per aver spinto il figlio a imitarne le orme mentre l'altro figlio, il ribelle Nicola, ha il volto di Stefano Dionisi, piccolo criminale che deciderà di confrontarsi col padre di fronte alla morte del fratello.

I registi si dividono in due categorie: quelli che amano i loro attori e quelli che li usano

Chiara Martegiani, compagna di Valerio Mastandrea nella vita, confessa di aver avuto per una volta il privilegio di preparare il personaggio insieme al regista: "Ho avuto il tempo di sviluppare la mia Carolina, che non è una cosa da poco, e abbiamo parlato molto della sua psicologia. Valerio mi ha chiesto di divertirmi perché, nonostante la situazione che sta vivendo, Carolina è buffa. Se Valerio non mi avesse seguito così tanto, non so se avrei raggiunto questo risultato".

Ride Valerio Mastandrea Chiara Martegiani
Ride: Valerio Mastandrea sul set con Chiara Martegiani

Diversa l'esperienza di Stefano Dionisi e Renato Carpentieri: "Con noi Valerio ha cominciato a lavorare sul set. Per noi era più semplice, il rapporto padre - figlio in qualche modo si risolve, mentre il dolore di Carolina non ha risoluzione. E' come una candela tenuta in mano finché non ti bruci". "Io sono stato aiutato dal set" aggiunge Carpentieri. "Dai miei compagni di lavoro, dalla storia per far crescere il dolore sordo che cova il mio personaggio. Doveva succedere qualcosa, era chiaro e infatti a un certo punto il dolore esplode".

Ride, video intervista a Chiara Martegiani, Renato Carpentieri e Stefano Dionisi