Sarà perché incarna la bellezza dell'uomo latino e per il favore femminile che ha conquistato in questi anni di lavoro, ma Gabriel Garko sembra trovare nel pubblico del piccolo schermo continue conferme. A dimostrarlo sono le numerosissime fan che senza esitazione hanno affollato l'incontro organizzato dal RomaFictionFest per permettere all'attore di ricostruire parte della sua carriera e presentare delle immagini in esclusiva di Lezioni di Tango con Rudy, mini serie diretta da Alessio Inturri per Canale 5. Divisa in tre puntate, la fiction ripercorre i primi anni e l'ascesa al successo di Rudolph Valentino, ragazzo scappato da Castellaneta e diventato divo incontrastato del cinema muto americano. Le sue doti di ballerino, il fascino irresistibile e la morte prematura a soli 31 anni hanno costruito l'icona di un seduttore inarrestabile che l'attore torinese ha portato sullo schermo eseguendo i passi di un sensuale tango. " Valentino è sicuramente il ruolo più impegnativo che abbia interpretato fino a questo momento - racconta con entusiasmo Garko - _Abbiamo girato cinque settimane a Roma e altre quattro in Bulgaria, ma non è stato certo questo a mettermi alla prova. L'elemento inaspettato con cui mi sono dovuto confrontare è stato la danza. Non credevo di poterlo fare, spesso mi sono allenato per nove ore al giorno, ma alla fine sono riuscito a ballare". _
Entrambi volitivi e decisi a concretizzare i loro sogni, in questo caso attore e protagonista sembrano avere in comune molto più del previsto. " In cosa siamo simili io e Valentino? Probabilmente nel desiderio di affermazione che ci ha spinto ad allontanarci dalla nostra realtà per rincorrere il successo. Lui si è diretto verso Hollywood, io, invece, ho preso un treno che da Torino mi ha portato verso Roma e il sogno del cinema". Effettivamente l'avventura del bel Gabriel inizia da lontano grazie alla fascia di Più bello d'Italia conquistata nel 1991. Consapevole di dover molto a quel concorso che lo ha portato per la prima volta sulle pagine dei settimanali, l'attore però ha rifiutato fin dall'inizio le facili lusinghe delle ospitate televisive. " Il giorno successivo la vittoria del concorso, avrei dovuto partecipare alla conferenza stampa e firmare un contratto in esclusiva che mi avrebbe obbligato per un anno ad andare di trasmissione in trasmissione con corona e fascia. A quell'appuntamento non sono mai andato. Proprio non mi vedevo vivere dodici mesi della mia vita in quel modo. Le mie ambizioni erano altre, così ho scelto una strada sicuramente più difficile ma adatta alle mie aspettative". Tanta serietà deve averlo premiato visto che dopo qualche fotoromanzo viene scelto per partecipare alle fiction Una donna in fuga e Angelo nero, entrambe dirette da Roberto Rocco. "Ho iniziato con dei piccoli ruoli - continua Garko - _ho studiato molto con persone che mi hanno aiutato. Piano piano sono cresciuto attraverso i miei errori. Indubbiamente mi è capitato anche di interpretare dei ruoli in modo sbagliato, probabilmente mal consigliato dalla poca esperienza, ma credo di aver sempre dato il massimo dell'impegno. Ad un certo punto, poi, è arrivato anche l'occasione del teatro. Ricordo di aver accettato immediatamente, senza pensarci troppo. D'altronde si trattava di Cosa sapeva Maisie di Luca Ronconi e della possibilità di lavorare con Mariangela Melato. Alla fine, però, vedendo tutti questi talenti mi sono un po' spaventato. Forse oggi avrei affrontato l'esperienza con maggior coraggio." _ Se le assi del palcoscenico lo attraggono con l'opera di Henry James, il cinema non rimane certo a guardare. Franco Zeffirelli lo sceglie per affiancare Fanny Ardant in Callas Forever, ma è Ferzan Ozpetek che gli offre un ruolo irrinunciabile ne Le Fate Ignoranti. Il suo Ernesto, magro, emaciato e malato di AIDS lo fa sentire un attore vero, capace di mettersi in gioco e di sperimentare attraverso la trasformazione fisica. A questo punto è naturale chiedere se Hollywood rappresenta per lui una meta cui ambire. La risposta arriva chiara e immediata: " Le proposte ricevute fino a questo momento sono state inaccettabili. Naturalmente sono attratto dal cinema americano, ma voglio sedermi al loro tavolo da protagonista e non come semplice ospite". Aspettando l'occasione giusta, però, Garko non rimane con le mani in mano. Ammiratore del collega Kim Rossi Stuart e vero stakanovista della televisione, ha in cantiere molti lavori tra cui fiction dedicate a Dorian Gray, Dottor Jekyll e Mr Hyde e la quarta stagione de L'onore e il rispetto, in cui, per la gioia delle sue sostenitrici, tornerà a vestire i panni di Toni Fontebraccio.RFF 2012: Lezioni di tango con Gabriel Garko
L'attore torinese, accolto con calore dal pubblico del RomaFictionFest, presenta in esclusiva alcune immagini del suo Rodolfo Valentino