Gol e risate alla francese
Forte del clamoroso successo ottenuto in Francia con oltre 25 milioni di euro al botteghino, arriva anche da noi questa commedia che schiera alcuni tra i più noti comici del cinema d'oltralpe, in formazione tipo diretti da un allenatore che non t'aspetti, quell'Olivier Dahan regista, oltre che del poco riuscito I fiumi di porpora 2, soprattutto dell'acclamato La Vie en Rose (oscar a Marion Cotillard) e ancora dell'imminente e attesissimo Grace di Monaco con Nicole Kidman nella parte della principessa. Sorprendente vedere appunto la firma autoriale di Dahan, regista evidentemente eclettico e con la propensione al rinnovamento, avventurarsi sul registro della commedia popolare a largo consumo, spinto magari, oltre che dal desiderio di cimentarsi con un genere caro alla tradizione francese, anche dal fatto di poter mettere insieme appunto un dream team di stelle nazionali, oltretutto impegnate in un football film super popolare: si sa che il calcio per noi europei, oltre che metafora della vita, è un tema che di sicuro garantisce entusiasmo e attrattiva. Ed in Francia infatti il film ha fatto sfaceli.
Patrick Orberà (José Garcia) ha cinquant'anni ed è una vecchia gloria del calcio la cui vita è allo sbando. Senza lavoro, senza soldi e con il vizio del bere, ha un ultima occasione per risalire la china e soprattutto riavere dal giudice il diritto di vedere la figlia: partire per una piccola isoletta in Bretagna e allenare la squadra di calcio locale. A loro volta, i simpatici isolani non se la passano troppo bene: la fabbrica di sardine, sostentamento e unica fonte di economia dell'isola, è sull'orlo del fallimento e l'unica occasione per salvarla è quella di passare con la loro squadretta i turni preliminari della Coppa di Francia. Trasformare dei pescatori in calciatori semi-professionisti è un'impresa non da poco, e Orberà decide di chiedere aiuto ai suoi vecchi compagni di squadra per riuscire nell'impresa. Le vecchie glorie, chi più chi meno, hanno tutti un bel po' problemi dopo aver lasciato il calcio, per cui il mister avrà il suo bel da fare per riportare alla luce il campione che è in loro.


Gli attori stessi, come detto popolarissimi in Francia, sono interpreti che per estrazione sono più portati verso il one man show (Franck Dubosc e Gad Elmaleh, ma anche Ramzy e lo stesso Omar Sy, prima ancora che attori, appartengono in Francia alla categoria dei cosiddetti humoristes, comici che hanno avuto successo prima in tv e alla radio e poi al cinema riproponendo nei lungometraggi i loro personaggi e tormentoni televisivi): un po' come se da noi facessero un dream team con tutti gli attori usciti da Zelig. Il rapper JoeyStarr ovvero Didier Morville, è il più autoironico nella parte del ragazzaccio cattivo ed ex galeotto, lui che in Francia è soprannominato Joey le Bad Boy e i problemi con la giustizia ce li ha davvero. Il protagonista Jose Garcia oltre alla voce ha pure la stessa faccia di Francesco Pannofino. Va bene la commedia leggera e la consapevolezza di non dover fare un film indispensabile per stessa ammissione del regista, ma sui generis il cinema britannico per esempio, da Ken Loach a Full Monty, ci ha regalato deliziose commedie tutt'altro che dimenticate di proletari alla riscossa, di squattrinati organizzati o perdenti resuscitati, strappando risate vere senza rinunciare a toni più agrodolci, a una scrittura un minimo più brillante o qualche excursus nelle pieghe dell'animo dei protagonisti.

Movieplayer.it
3.0/5