Arriva finalmente su Disney Plus il 5 marzo Raya e l'ultimo drago, 59esimo classico di animazione Disney diretto da Don Hall, Carlos López Estrada e Paul Briggs. Ambientato nel mondo immaginario di Kumandra, diviso in cinque regni in lotta tra loro, segue le avventure di Raya, giovane guerriera che aspira alla pace e per salvare il mondo deve trovare l'ultimo drago rimasto in vita, in grado di ristabilire l'equilibrio.
Quando Raya finalmente lo trova non crede ai suoi occhi: Sisu (doppiata in originale da Awkwafina, di cui ha anche i tratti del viso) è molto diversa da come se la immaginava. Per scrivere questa storia il team creativo si è affidato anche a scrittori di origine asiatiche, in modo che ogni dettaglio, dalle armi, ai vestiti, passando per il cibo avesse un sapore autentico. Abbiamo potuto parlare con due di loro: Adele Lim e Osnat Shurer, che, in collegamento web, ci hanno raccontato come hanno creato questo mondo fantastico, che somiglia molto al nostro sud-est asiatico.
La video intervista a Adele Lim e Osnat Shurer
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Creare la spada di Raya
La spada di Raya è un gioiello di design. L'ispirazione viene da un tipo di lame realmente esistente, come ci ha spiegato Osnat Shurer: "La spada si ispira alla kris, che si trova in Indonesia, Malesia e nelle Filippine. È una spada ondulata, considerata sacra. Viene tramandata di generazione in generazione. L'elemento di fantasia è che la nostra si scompone in piccoli pezzi. Abbiamo pensato a qualcosa che potesse essere il coltellino svizzero delle spade, con cui poter fare tutto, come scalare montagne. Abbiamo pensato a qualcosa di molto forte. Questa è l'ispirazione per la spada."
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L'importanza del cibo in Raya e l'ultimo drago
In Raya e l'ultimo drago ogni personaggio viene descritto anche col cibo: il padre della protagonista le prepara una zuppa per farle capire delle cose, c'è chi mangia gamberi, Raya invece si essicca da sola la sua carne. Per Adele Lim cibo è un elemento fondale della cultura asiatica: "La cultura asiatica è ossessionata dal cibo: mangiamo tutto il giorno! Per me e tutti i membri del team degli sceneggiatori di origine asiatica è qualcosa che unisce le persone. Nel sud-est asiatico abbiamo talmente tanti paesi, culture, tradizioni e religioni diversi che è facile pensare che le nostre differenze ci dividano. Ci guardiamo come nemici. Ma uno degli aspetti più belli di tutte queste culture è proprio che hanno influenze diverse: il nostro è uno degli street food migliori al mondo proprio grazie a queste influenze diverse. Quindi è una metafora perfetta per il film: il padre di Raya usa il cibo per spiegarle una lezione importante sia sull'amore che sul mondo."
Raya e la fiducia
Il drago Sisu per dare coraggio a Raya le dice che "a volte devi fare il primo passo anche se non sei pronto". Non è però facile. Come si fa? Secondo Osnat Shurer: "Fiducia. Ci abbiamo pensato molto: per tutti arriva un momento nella vita i cui ti trovi in difficoltà. Ci vuole una buona dose di coraggio per decidere di essere vulnerabile anche quando non sai cosa succederà. Credo sia un potere femminile, che risiede sia negli uomini che nelle donne: quel coraggio che ti fa decidere di fare una cosa. Anche se potrei essere respinto o tradito. È importante per una causa più grande: quando fai quel passo ispiri anche gli altri a farlo con te. Credo che si tratti di trovare il coraggio di provarci."