Project X-Traction, la recensione del nuovo film Netflix: John Cena e Jackie Chan in un Mad Max wannabe

Azione e commedia si fondono insieme a sensibilità tipiche del cinema di genere orientale e americano in un action-thriller divertito e roboante ma mai davvero ispirato. Ne parliamo nella nostra recensione di Project X-Traction.

Project X-Traction, la recensione del nuovo film Netflix: John Cena e Jackie Chan in un Mad Max wannabe

Tutto, in Project X-Traction di Scott Waugh, è un richiamo a qualcos'altro, come vedremo in questa nostra recensione. Partendo dal titolo europeo che parafrasa e richiama il film del 2012 con Miles Teller, passando dalle vibrazioni buddy movie di Arma Letale o Rush Hour fino ad arrivare alle cromature del poster che richiamano visibilmente Max Mad: Fury Road di George Miller. C'è dentro davvero di tutto in questo nuovo action thriller distribuito da Netflix, originariamente conosciuto come Hidden Strike, e come spesso accade alcune cose funzionano ma moltissime meno.

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Project X-Traction: una scena del film

Non si tratta comunque di un originale della piattaforma ma di un acquisto esterno, prodotto dalla bellezza di 13 compagnie differenti tra Cina e Stati Uniti d'America e diretto da un regista ormai navigato nel cinema di genere, già dietro ad Act of Valor e Need for Speed e pronto a sorprendere i fan di Sylvester Stallone e Jason Statham alla guida dell'attesissimo I Mercenari 4. Pensate che inizialmente uno dei due ruoli principali di Project X-Traction doveva essere affidato proprio a Sly, che ha però dovuto rifiutare per concentrarsi su Creed II. Questo significata che il film è in sviluppo più o meno dal 2016, sette anni addirittura complessi - pensando ai tre anni di Covid - per ricercare i giusti fondi e le giuste star per confezionare alla fine una sorta di Mad Max wannabe con richiami a Fast & Furious e more of the same di tanti altri progetti con protagonista Jackie Chan.

La guerra per il petrolio

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Project X-Traction: una scena del film

Il presupposto da cui parte la storia di Project X-Traction è che nel mondo cominciano a scarseggiare le riserve di petrolio, che insieme all'acqua è ormai il bene più raro e prezioso. Si sono combattute delle guerre per l'accaparramento degli ultimi bacini disponibili, conquistati infine da due multinazionali petrolifere: la Yutime e la Unicorp, rispettivamente cinese e americana. Ci troviamo in un deserto arabico non meglio definito dall'aspetto di una terra desolata (una wasteland). Qui sorgono le raffinerie delle due società e sparsi tra le dune di sabbia alcuni piccoli villaggi dove vivono ancora diverse comunità locali. Non si tratta di un mondo post-apocalittico, ma il film vuole mostrare gli orrori e le conseguenze estreme della guerra per il petrolio in quelle zone, martoriate, ricoperte di carcasse di edifici e automobili e invase da predoni e sciacalli del deserto. Quando la situazione alla Yutime si fa pericolosa perché assaltati dai mercenari assoldati dalla Unicorp, il governo cinese autorizza una squadra speciale guidata da Luo Feng (Chan) a una difficile missione d'estrazione dell'intera struttura, chiudendo comunque le condutture di petrolio attraverso un intricato sistema di sicurezza decrittato.

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Project X-Traction: una scena del film

Il compito di Feng è scortare fino alla Green Zone la popolazione della raffineria - compresi molti bambini - attraverso quella che è chiamata l'Autostrada della Morte, evitando attacchi mercenari e senza perdere nessuno. Allo stesso tempo, in un piccolo villaggio della zona, l'ex-militare Chris Van Horne (John Cena) è alla disperata ricerca di denaro per aiutare la comunità a riaprire le condutture dell'acqua sotto il controllo della Unicorp. Decide allora di tornare in azione e aiutare il fratello Henry (Amadeus Serafini) e il suo gruppo di mercenari a rapire una certa dottoressa da un convoglio in movimento sull'Autostrada della Morte, proprio quello scortato da Feng, fino a quando una terza e misteriosa parte non entrerà in gioco a scombussolare lo status quo e spingere Feng e Van Horne a collaborare insieme per fermare il suo piano.

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Un po' di tutto

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Project X-Traction: una scena del film

Dove Project X-Traction non funziona è soprattutto nella sceneggiatura, firmata in solitaria da Arash Amel, alla cui penna è stato anche rimesso il prossimo The Ministry of Ungentlemanly Warfare di Guy Ritchie. Il problema risiede principalmente in un intreccio povero e superficiale e in un villain - interpretato da Pilou Asbaek - fin troppo stereotipato, ma anche in alcune situazioni narrative terribilmente elasticizzate e asservite per lo più alla commedia. Si nota una certa ingerenza produttiva nella guida della scrittura, destinata tanto a un pubblico americano quanto cinese, che ama a un livello per noi impensabile l'esasperazione di molti tropi situazionistici del cinema di genere statunitense. È però in svariati cliché dei buddy movie che Amel fa affidamento, svoltando in qualche modo la trama e avvicinando i tempi comici di Cena a quelli di Chan. Ne vengono fuori siparietti slapstick esilaranti e anche scambi di battute che in contesto sanno essere intelligenti per una leggera progressione della scena, vuoi per un gioco d'incomprensioni, vuoi per la bravura comedy dei due protagonisti.

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Project X-Traction: una scena del film

In questo senso bisogna ammettere che i due hanno una chimica esplosiva, anche se purtroppo questo incontro avviene più o meno a metà film, cambiando per altro obiettivo e struttura dello stesso. Inizialmente Project X-Traction sembra davvero voler richiamare da vicino la road epic di Mad Max, arrivando a imitarlo spudoratamente nella sequenza della tempesta di sabbia con l'attacco al convoglio con le dune buggy, ben concepita nei corpo a corpo e in alcune soluzioni cinematografiche (pensiamo all'assalto vero e proprio) ma comunque afflitta da una CGI inadatta e rudimentale. Avesse proseguito lungo quel percorso, il prodotto sarebbe stato solo una povera copia del capolavoro di Miller, e invece si trasforma a metà corsa per diventare in tutto e per tutto un curioso e disfunzionale buddy movie, mutando persino genere e accontentandosi di essere godibile e mediocre intrattenimento senza pretese, comunque forte del divertissement di John Cena e Jackie Chan e di alcune coreografie riuscite.

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Project X-Traction: una scena del film

In verità la regia di Waugh è straordinariamente funzionale a questo tipo di cinema che non vuole prendersi sul serio e che sfrutta l'azione e la commedia come principale mezzo di comunicazione popolare, privo d'interesse artistico e ragionato solo come distrazione e passatempo. Peccato non ci sia coesione produttiva e l'intera cornice VFX sia totalmente sbagliata, elementi che uniti all'aridità concettuale della sceneggiatura non aiutano Project X-Traction ad entrare nella lista dei b-cult dell'anno, anche se è verosimile l'eventuale uscita di un sequel. Che al netto di tutto sia nata una nuova coppia che spacca?

Conclusioni

In conclusione, Project X-Traction tenta di imitare l'epica da strada del capolavoro di George Miller salvo poi cambiare direzione e trasformarsi in un buddy movie cino-americano senza troppa spina dorsale. Si salva grazie alla chimica su schermo tra Jackie Chan e John Cena - che potrebbero diventare uno nuova coppia che spacca - e alla regia dei corpo a corpo di Scott Waugh (ma anche di alcune sequenze in auto), ma effetti speciali e CGI sono totalmente inadatti, la sceneggiatura è un tripudio di cliché e in fin dei conti è l'ennesimo prodotto che intrattiene con svogliatezza e mediocrità.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • La chimica e il divertimento tra Jackie Chan e John Cena.
  • Alcune idee registiche di Scott Waugh, in attesa di vederlo all'opera in Mercenari 4.
  • La parte simile a Mad Max è intrigante...

Cosa non va

  • ... Peccato sia soltanto una sorta di McGuffin.
  • Il villain di Pilou Asbaek è sbagliato sotto molti punti di vista.
  • La sceneggiatura povera e stereotipata.