Pluribus raccontata dal genio di Vince Gilligan: "Una storia inaspettata e universale". L'intervista

Albuquerque, la musica, il ritorno di Rhea Seehorn: l'autore cult ci parla della sua nuova opera, dopo Breaking Bad e Better Call Saul. In arrivo il 7 novembre su Apple TV.

Vince Gilligan sul set di Pluribus

Sin dai primi annunci, dalle prime immagini e trailer, Pluribus ci aveva intrigati parecchio. E non solo perché si tratta della nuova creatura di Vince Gilligan, già autore di capolavori come Breaking Bad e Better Call Saul, ma anche perché quel poco che si sapeva e vedeva ci sembrava particolarmente suggestivo. Per ora, ancora poco possiamo rivelare, perché in sede di attività stampa ci è stata data una serie di indicazioni su ciò che non si può anticipare sulla nuova serie di Gilligan, in arrivo su Apple TV dal 7 novembre.

Pluribus Immagine Rhea Seehorn
Una scena della serie di Vince Gilligan

Quel che si può dire, è che la protagonista interpretata da Rhea Seehorn interpreta la scrittrice Carol Sturka, che potremmo definire la persona più infelice della Terra, si trova a vivere in un mondo che è cambiato radicalmente e che deve salvare dall'ondata di felicità che l'ha assalito. Troppo poco? Lo sappiamo, ma almeno per noi è stato abbastanza intrigante da renderla una delle serie più attese di questo autunno e siamo stati felici di poterne parlare con il suo autore, che ammiriamo sin dal suo lavoro in X Files e che con i lavori successivi ha solo confermato le sensazioni positive iniziali. Ulteriore motivo di orgoglio, i complimenti fattici per il background della nostra intervista su Zoom, con un "i like your office" che ci riempie di orgoglio: d'altra parte è un giudizio positivo che arriva dall'autore di alcune delle nostre serie preferite!

Come nasce Pluribus?

La nostra prima domanda è relativa all'origine di questa serie, alla genesi di Pluribus: come gli è venuta l'idea per questa storia? "Circa otto o nove anni fa" ci ha raccontato, "ho iniziato a pensare a questa serie. Non so esattamente da dove arrivasse l'idea, ma in quel periodo io e Peter Gould avevamo iniziato a lavorare a Better Call Saul. Ci stavamo divertendo molto, ma durante le pause pranzo avevo l'abitudine di vagare nei dintorni dell'ufficio e immaginavo un personaggio maschile con cui tutti erano gentili. Tutti lo amavano e non importa quanto lui potesse essere scortese, tutti continuavano a trattarlo bene." Vince Gilligan ha spiegato di non sapere esattamente cosa lo affascinasse di quella storia, che col passare del tempo si è iniziata a rimpolpare, ma ha capito che c'erano i presupposti per farne una serie.

"Il punto essenziale era capire perché tutti fossero gentili con lui, dal punto di vista dell'intreccio", costruire i presupposti per cui questo avveniva. Inoltre in quel periodo stavano lavorando con Rhea Seehorn per Better Call Saul, che Gilligan ha apprezzato molto: "sa essere molto drammatica, ma anche molto divertente. Può fare tutto. E mi sono detto: perché devo scrivere una storia con un uomo protagonista? Perché non può essere una donna? Tutto è nato da qui e sono felice che Rhea sia la nostra star, non puoi capire quanto sia orgoglioso di questo."

Di nuovo ad Albuquerque

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Rhea Seehorn in un momento di Pluribus

Una parte della serie è ambientata ad Albuquerque, di nuovo laddove la storia della serialità è stata scritta con Breaking Bad e Better Call Saul. Perché? Come sceglie le sue location? "Una ragione molto semplice e noiosa: amo la mia crew. Molti di loro lavorano con me sin dai primi giorni di Breaking Bad e questo vuol dire quasi 20 anni. Li conosco bene, loro conoscono me, e abbiamo una comunicazione immediata. Mi piace lavorare con persone che sanno come lavoro io e che so come lavorano. Per esempio posso dire al mio supervisore degli effetti speciali che voglio un'esplosione come in un episodio specifico di Breaking Bad e lui la realizza. Fa risparmiare tantissimo tempo." Non è stata però una decisione semplice da prendere: "all'inizio ero dubbioso, mi sembrava potenzialmente una trappola piuttosto che un beneficio, ma poi mi sono detto che amo quei ragazzi e siamo andati avanti."

Una suggestiva selezione di canzoni

Con Vince Gilligan abbiamo voluto parlare anche della musica di Pluribus, non solo quella composta da Dave Porter ma anche la selezione di canzoni che accompagnano i titoli di coda. "I due signori responsabili della musica della serie sono il nostro compositore Dave Porter e Thomas Golubic, il supervisore musicale. Sono fortunato ad aver lavorato con loro per quasi vent'anni, visto che hanno collaborato con me per Breaking Bad e Better Call Saul." In entrambi i casi, però, Gilligan elogia il lavoro fatto per Pluribus che considera "il migliore della loro carriera": da una parte c'è Porter che compone la musica originale, dall'altra Golubic che cerca le canzoni da inserire nel racconto. Entrambi hanno avuto un beneficio dallo sforzo produttivo di Apple TV, perché Porter ha potuto registrare la colonna sonora con "una vera autentica orchestra e dei cori", lavorando in Scozia e a Vienna, il che "è stato meraviglioso" per la serie.

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Rhea Seehorn è la protagonista della serie di Vince Gilligan

Ma anche Thomas Golubic ha beneficiato del budget corposo perché non si è limitato "a cercare canzoni preesistenti adatte a Pluribus, ha potuto commissionare canzoni composte in modo specifico per la serie e i suoi titoli di coda. Sono felice che tu l'abbia notato. Sono canzoni pop ben note, ma fatte in altre lingue, tipiche canzoni pop americane che abbiamo fatto in turco o in portoghese. Lo adoro, perché aiuta lo spettatore a capire che si tratta di una serie che parla del mondo, non solo agli Stati Uniti. Volevo che fosse una storia che riguarda tutti sulla Terra e la selezione di canzoni è parte di questo."