Sembrerà strano aprire la recensione del secondo episodio di Petra 2 sull'onda della malinconia, ma il pensiero che siamo già a metà della seconda stagione della serie Sky ci fa provare un pizzico di tristezza. Perché siamo fan della Petra di Paola Cortellesi e vorremmo stagioni ricche di episodi e casi da indagare, ma ci rendiamo conto che questo non sia possibile, che sia l'unico aspetto negativo della scelta fatta per la struttura dei singoli episodi, costruiti quasi come dei film. Prendiamo i pro di questa impostazione narrativa e produttiva, ovvero l'avere puntate solide, corpose e soddisfacenti nello sviluppo sia del caso della settimana che dell'evoluzione dei personaggi e del loro rapporto. Anche Un bastimento carico di riso, questo il titolo del secondo episodio di Petra 2, conferma queste sensazioni e rappresenta un altro tassello di un cammino interessante per il personaggio nato dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett.
Nel mondo dei senza fissa dimora
Tutto parte dall'omicidio di un barbone in Un bastimento carico di riso, un'aggressione brutale e spietata ad opera di due persone su un uomo già riverso al suolo. Da qui Petra e Antonio Monte si ritrovano a esplorare il mondo dei senza fissa dimora, scoprendo alcune verità che si nascondono sotto la superficie del loro mondo e comprendendo a quali risvolti tristi e difficili porti la solitudine in cui vivono. Un viaggio in cui riceveranno l'aiuto di uno psichiatra con cui Petra metterà in piedi un rapporto anche personale e che si rivelerà più simile a lei di quanto avesse capito in prima battuta. Un'indagine in cui sarà necessario indagare e comprendere i rapporti che legano i diversi sospettati, per tirare le fila del caso che si rivela molto più complesso di quanto avessero previsto.
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Rapporti interpersonali
L'abbiamo detto anche in precedenti recensioni di Petra e lo ribadiamo: uno degli aspetti che più ci colpisce della serie Sky è come tratteggia con cura e con piccoli dettagli i rapporti che si vanno a definire tra i personaggi e il nuovo episodio non fa eccezione. Notiamo e apprezziamo sguardi, frasi accennate, piccoli gesti che consolidano di settimana in settimana l'alchimia tra Petra e Antonio, ma dovremmo dire tra Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi. È un piacere vedere come i due interpreti rendono sempre più fragile e instabile quel muro che circonda la protagonista e che poche persone riescono a superare. Allo stesso tempo si lavora al di fuori di loro, proponendo nuovi interessi sentimentali per Petra, destinati a sparire rapidamente, e lavorando sul rapporto tra Antonio e la sua conquista vacanziera, Beatrice, con la quale nel nuovo episodi si fanno passi avanti raccontati con delicatezza.
L'analisi sociale
C'è poi il caso della settimana, che appassiona e intriga. È riuscita la costruzione del mistero, che è ben pensato e raccontato nel dipanare poco per volta la vicenda e mettere lo spettatore in condizione di comprendere quanto sta accadendo insieme ai detective protagonisti. Ma sono interessanti anche i risvolti sociali che vengono accennati ed emergono nel contesto in cui ci si muove: si parte dal mondo dei senza fissa dimora, che merita di essere portato all'attenzione del pubblico, ma non si rinuncia ad accennare all'ambito dei naziskin con cui Petra e Monte si trovano a confrontarsi. Per farlo ci si muove in aree di Genova che la serie ancora non aveva esplorato a dovere e si aggiunge profondità e spessore a un'ambientazione che si va definendo e diventa sempre più viva e vibrante. Come la Petra di Paola Cortellesi.
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Conclusioni
Arriviamo alle battute finali di questa recensione del secondo episodio di Petra 2 confermando la bontà del lavoro fatto da protagonisti e autori nel raccontare le imprese del personaggio interpretato da Paola Cortellesi, sia nella costruzione del caso della settimana che nell'evoluzione delle diverse figure che animano la serie. Menzione speciale per Andrea Pennacchi, convincente nell'accompagnare e sostenere la protagonista, sia nell'ambito professionale da mistery sia in quello delle dinamiche interpersonali, che aggiungono ogni settimana nuove sfumature e calore.
Perché ci piace
- Il caso della settimana, per costruzione e risvolti sociali che fa emergere.
- I soliti Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi: resteremmo ore a bere birra con loro.
- Genova, che diventa sempre più viva e pulsante nell'accogliere le indagini di Petra.
Cosa non va
- Siamo già a metà seconda stagione...