Avevano promesso "più episodi e più citazioni", e così è stato. La seconda stagione di Pesci piccoli - Un'agenzia. Molte idee. Poco budget, arrivata in streaming su Prime Video, continua il racconto sopra le righe della quotidianità vissuta dai The Jackal nell'agenzia di comunicazione partenopea, che fa da cornice alla storia.
Ormai Greta (Martina Tinnirello) - la new entry del gruppo, chiamata a sistemare una sperduta filiale aziendale in caduta libera - comincia ad apprezzare il calore dei colleghi, costruendo diverse (pseudo)amicizie, oltre ad un rapporto che potrebbe andare oltre.

E il resto del gruppo? Ciro ritrova una vecchia fiamma, e continua a far valere il suo spirito bonario, rimarcando però un concetto: non bisogna mai approfittarsi della bontà altrui; Aurora cerca di superare la delusione amorosa con Alessio mentre prova a tenere alto lo spirito d'ufficio; Gianluca continua a sfoderare le sue spietate battute, e Fabio lo ritroviamo intriso del solito cinismo. Ma ora abbiamo l'opportunità di conoscere meglio anche i The Jackal che non siamo soliti vedere sui social.
Pesci piccoli 2: un maggiore approfondimento sui personaggi
Ecco che nei nuovi episodi della serie gli autori Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan - che firmano la sceneggiatura con Alessandro Bosi e Mary Brugiati, e la regia insieme a Danilo Carlani e Alessio Dogana - hanno scelto di non dimenticare nessuno del gruppo. Il focus narrativo rimane sui volti noti, chiaro, ma si vanno a scandagliare la vita privata e lavorativa di Marione, Luigi, Marika, Sara.
Del resto c'è una maggior attenzione per la vita sentimentale dei protagonisti - su tre fronti, Aurora, Fabio e Ciro - intanto che lo show spinge molto più sulle dinamiche d'ufficio che rimandano alla comicità statunitense. Per esempio, una delle coppie ricorda le vicissitudini di Jim e Pam di The Office, mentre l'annuale sfida per ricevere un premio irrisorio e che profuma di gloria strizza l'occhio a Brooklyn Nine-Nine. Così troviamo un po' di Dwight in Fru e un pizzico di Michael in Roberta 'Il mastino', interpretata da Veronica Mazza.
Citazioni a go go nella serie Prime Video

Le citazioni alla cultura pop non finisco qui: l'episodio 4 è nuovamente dedicato ad un maxi-omaggio (come avvenuto nella prima stagione con la office comedy). Tocca alla Melevisione e al suo conduttore Danilo Bertazzi riprendere il ruolo per andare ad indagare l'infanzia di Fru. Non solo: la regia di Francesco Ebbasta alza il tiro e propone addirittura un trip psichedelico che sembra citare Inception di Nolan.
Ma questa seconda stagione inizia anche con un omaggio a 2001: Odissea nello spazio, ragionando sulle conseguenze indotte dalla tecnologia e dai social, a partire dalle dinamiche degli influencer. Altra peculiarità: ogni apertura di puntata è diversa e originale, sia a livello estetico che musicale. Tuttavia, alcuni momenti "rallentati" rischiano di rovinare il ritmo, soprattutto alla fine di ognuno degli otto episodi.
Le numerose guest star

Immancabili gli ospiti speciali. Dal Maestro Beppe Vessicchio che il collettivo aveva già coinvolto in occasione di Sanremo. Lo troviamo in un ruolo talmente assurdo da risultare credibile per la società di oggi. Fino ad un Maurizio Merluzzo totalmente fuori di testa; oltre al già citato Tonio Cartonio e a vecchie conoscenze dei personaggi, pronte a tornare dal passato per far emergere numerose questioni irrisolte. In fondo, la sfida di Pesci piccoli - Un'agenzia. Molte idee. Poco budget 2 gira attorno ad una domanda: riusciranno i nostri eroi (umani e riconoscibili) a far sopravvivere la creatività in un mondo dominato da algoritmi e content creator?
Conclusioni
Pesci piccoli 2 è un interessante prosieguo rispetto al ciclo inaugurale, più approfondito e ricercato, anche a livello estetico e registico, anche se forse pervaso da un eccessiva lentezza di fondo nel ricalcare, anche con la colonna sonora, su alcune sequenze soprattutto di fine episodio, in modo un po' ruffiano. Molto apprezzabili le tante citazioni, più o meno evidenti, alla cultura pop e gli interpreti scelti, sia fissi che ricorrenti o di puntata, per impreziosire un racconto che prova ad evolversi sempre più dimostrando una comicità tutta nostra.
Perché ci piace
- Più episodi, più citazioni.
- La regia sperimentale e coraggiosa.
- Le guest star.
Cosa non va
- Si adagia su alcuni stilemi narrativi.
- Un po’ ruffiana in alcuni punti.