Paw Patrol: Il Super Film, la recensione: il superpotere del cinema

La recensione di Paw Patrol: Il Super Film, la nuova avventura dei cuccioli è un vero e proprio film dal respiro cinematografico, qualcosa di molto diverso dagli episodi della serie tv.

Paw Patrol: Il Super Film, la recensione: il superpotere del cinema

"Sono dei cuccioli adorabili che vanno in giro in auto. So che sembra strano. Ma fidati". Un personaggio del film che vi raccontiamo nella recensione di Paw Patrol: Il Super Film, in uscita al cinema il 28 settembre, introduce così i grandi protagonisti della storia. Mettendo subito in evidenza la ricetta che, da anni, fa innamorare i bambini di tutto il mondo: sono dei cagnolini e usano macchine, camion e aerei, insomma mezzi di trasporto. Due cose che i bambini adorano, e che, unite, non possono che affascinarli ancora di più.

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Paw Patrol: Il Super Film - una scena del film

Chi ha visto Paw Patrol: Il film, la prima uscita su grande schermo dei famosi cuccioli da salvataggio, arrivata esattamente due anni fa, sa che non si tratta semplicemente di una serie di episodi allungati o uniti insieme (è bene dirlo perché anni fa, per Masha & Orso, era stato fatto proprio questo), ma di un vero e proprio film dal respiro cinematografico. Paw Patrol: Il Super Film è fatto di tanta azione, di sequenze spettacolari, di approfondimento psicologico. E stavolta vira decisamente verso il film di supereroi.

Supereroi, superpoteri e lo scienziato pazzo

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Paw Patrol: Il Super Film - una sequenza del film

Sì, siamo in un cinecomic, in un film di supereroi. E che cos'è che non può mancare in un film di questo tipo? Lo scienziato pazzo. In questo caso è una scienziata, Victoria Vance, che è ossessionata dal meteorite e ha creato un raggio speciale in grado di attirarlo sulla terra. Cos, il meteorite si schianta su Adventure City, distruggendo anche la base dei Paw Patrol. I cuccioli, però, entrano in contatto con dei frammenti del meteorite e acquisiscono incredibili superpoteri. Per ognuno di loro il superpotere sarà correlato al proprio elemento chiave. Per Skye, il membro più piccolo della squadra, i suoi nuovi poteri sono un sogno che diventa realtà. Ma l'arcinemico sindaco Humdinger esce di prigione e si allea con Victoria per rubare i superpoteri dei cuccioli...

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Un film di supereroi e un disaster movie

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Paw Patrol: Il Super Film - una scena

Paw Patrol: Il Super Film nasce da una buona idea, che permette alla storia di fare un salto oltre le solite azioni coraggiose dei cuccioli nella loro vita quotidiana. Così, il nuovo lungometraggio diventa decisamente un film di supereroi, e in fondo anche un po' un disaster movie, perché il meteorite fa pensare subito a cose come Armageddon e Don't Look Up. Il primo riferimento che viene in mente è Superman, anche se... al contrario! Quei cristalli che escono dai frammenti del meteorite evocano la kryptonite: solo che stavolta invece che togliere dei poteri li generano. È buona anche l'idea che fa sì che i superpoteri non siano casuali, ma l'accrescimento di quelle che già sono le caratteristiche dei cuccioli. E, in questo modo, finisce che si citino dei supereoi molto noti senza citarli. Tra i poteri ci sono infatti il volo e la forza per Skye (Superman), la velocità per Chase (Flash), ovviamente l'acqua per Zuma (Aquaman), la forza distruttiva per Rubble (e qui potremmo essere tra Hulk e La Cosa de I Fantastici 4), il fuoco per Marshall (la Torcia Umana, sempre de I Fantastici 4) e la capacità di attrarre i metalli come una calamita (Magneto). Da I Fantastici 4 arriverà anche un altro potere, che non vi sveliamo.

La protagonista è Skye

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Paw Patrol: Il Super Film - una sequenza

Ma, come nel precedente film, anche Paw Patrol: Il Super Film non è solo azione e ritmo, ma anche un approfondimento psicologico che nella serie animata per la tv manca, per questioni di tempo e taglio degli episodi. Se nel film precedente si era scelto di raccontare la storia di Chase, qui al centro c'è Skye. La sua backstory viene approfondita con una serie di flashback, che serve a introdurre quella che è la sua fragilità ancora oggi: l'idea di essere l'ultima nata, la cucciola più piccola, quella che mangia sempre per ultima, quella che resta la più piccola di taglia, quella che nessuno adotta mai. Il superpotere, in questo caso, è anche un riscatto dalle sue insicurezze. E il messaggio è che anche il cucciolo più piccolo può fare una grande differenza. Accanto a lei c'è Liberty, la cagnolina che si è unita al gruppo nel film precedente, e che non si sente ancora pienamente nella squadra. Crede di non avere superpoteri, ma sarà sorpresa. A modo suo, il nuovo film dei Paw Patrol è anche un po' commovente.

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La lezione dei film Marvel e DC

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Paw Patrol: Il Super Film - una foto del film

In fondo molti dei cinecomic oggi sono commoventi, per come sono costruiti. Ma il team che ha realizzato questo nuovo film guarda alla lezione dei film Marvel e DC in molti sensi. Ad esempio, le nuove tute dei cuccioli, che sono tecnologiche e rilucenti come quelle dei nuovi Avengers. Così come sono rilucenti, tutte cromate, le carrozzerie dei loro preziosi mezzi di trasporto. Il che è un mezzo per ribadire che il lavoro del team di animazione sulle superfici, così come sul pelo dei cuccioli, è notevole e molto diverso da quello dei "cartoni animati" che vanno in tv. Qua è là ci sono anche riferimenti a Spider-Man (la monorotaia) e al mondo di Star Wars (gli aerei che sono come astronavi).

Sul grande schermo serve alzare il tiro

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Paw Patrol: Il Super Film - un'immagine del film

Paw Patrol: Il Super Film è un esempio di consapevolezza che il cinema e la tv, in questo caso la tv per bambini, sono mezzi diversi e hanno bisogno di linguaggi diversi. Per un film da vedere sul grande schermo, per un'ora e mezza, serve alzare il tiro. Al di là di una diversa qualità tecnica - nel disegno, l'animazione, gli effetti - serve una storia del respiro più profondo. E, come in ogni film "adulto", servono anche conflitti e prove da superare. Rispetto al precedente film, qui ci sono anche elementi in grado di catturare di più gli adulti, anche se, rispetto alle opere di Pixar e Dreamworks, in cui le citazioni sono più precise e più complesse, e le chiavi di lettura sono molteplici, questo resta soprattutto un film per bambini. Sì, perché alla fine, se leggete questa recensione, volete sapere questo. Paw Patrol: Il Super Film è un film che piacerà molto ai bambini, dai due fino anche agli undici anni. Lo abbiamo testato in una sala strapiena di bambini, che hanno anche salutato il finale con un applauso. Se lo dicono loro, è un film riuscito.

Conclusioni

Nella recensione di Paw Patrol: Il Super Film vi abbiamo spiegato che non si tratta semplicemente di una serie di episodi allungati o uniti insieme, ma di un vero e proprio film dal respiro cinematografico. Paw Patrol: Il Super Film è fatto di tanta azione, di sequenze spettacolari, di approfondimento psicologico. E stavolta vira decisamente verso il film di supereroi.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • L'idea di fare un film di supereroi vero e proprio.
  • La scelta di puntare su Skye come protagonista, raccontando la sua backstory.
  • Le sequenze e l'aspetto tecnico sono molto curati: è un vero e proprio film da cinema.

Cosa non va

  • Resta un film dedicato ai bambini, anche se stavolta qualcosa che può piacere agli adulti c'è.