Commedia seria o dramma con venature humor? Quel che è certo è che Paradise - Una nuova vita è un esordio fuori dai canoni. Il regista Davide Del Degan si è già fatto conoscere come coautore del documentario L'ultima spiaggia, ma per l'esordio nella finzione ha scelto di raccontare una storia di redenzione e cambiamento ambientata in uno sperduto paesino di montagna del Nord Est. Paradise - Una nuova vita, in uscita la prossima primavera con Fandango, racconta la storia di un venditore di granite siciliano costretto a lasciare la sua terra e la sua famiglia dopo aver assistito a un delitto di mafia. Dopo essere entrato nel programma di protezione testimoni, Calogero (questo è il nuovo nome affibbiatogli) dovrà fare i conti col killer pentito, inviato anche lui per sbaglio nello stesso luogo.
L'idea alla base di Paradise - Una nuova vita risale a molti anni fa, ma c'è voluto un po' di tempo prima che il progetto si concretizzasse, come spiega il triestino Davide Del Degan: "Volevo toccare temi come la necessità di cambiamento e le seconde opportunità. Scelto il personaggio, scelta la storia, la natura del racconto ci ha fatto avvicinare con delicatezza e rispetto ai due protagonisti permettendoci di sorridere di loro tra un dramma e l'altro".
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Calogero & Calogero: dall'attore al personaggio
Davide Del Degan ha scritto la sceneggiatura di Paradise - Una nuova vita insieme all'amico Andrea Magnani, regista di Easy - Un viaggio facile facile, il quale rivela di aver scelto di non presentarsi mai sul set facendo terminare il suo processo creativo sulla carta: "Io e Davide siamo amici da molti anni. Sono contento di aver visto emergere il suo sguardo, è una storia lieve, intima, che vive nei conflitti interiori". Davide Del Degan aggiunge che le scelte creative sono frutto di una "folle fiducia reciproca. Noi e gli attori abbiamo seguito un processo impegnativo, ci siamo rinchiusi insieme due settimane a preparare il film e a lavorare sui personaggi. Abbiamo sviluppato toni e colori".
Protagonisti di Paradise - Una nuova vita sono Vincenzo Nemolato, giovane attore napoletano che interpreta Calogero, e Giovanni Calcagno, che veste i panni del killer pentito inviato sulle montagne per rifarsi una vita. I due attori ribadiscono la complessità della preparazione che li ha portato a passare due settimane insieme, isolati dal resto del mondo, prima di iniziare a girare. "Volevamo mettere da parte i nostri egocentrismi scoprendo la storia dei personaggi insieme" spiega Vincenzo. "Il rapporto che si è creato è così intimo che diventa difficile trovare le parole". Per Giovanni Calcagno "questo lavoro è figlio di un'impostazione familiare. Davide ci sa fare con gli attori e riesce a tirare fuori motivazioni profonde. Il set è stato una battaglia. Abbiamo girato in zone impervie e in condizioni climatiche proibitive. La preparazione, però, ci ha aiutato a risolvere i problemi che si sono presentati sul set".
Sul set tra le montagne
La location prescelta per Paradise - Una nuova vita non ha aiutato la troupe. Il film è girato a Sauris, piccolo borgo delle Alpi Carniche. Come svela Davide Del Degan, "l'idea di girare lì è venuta ad Andrea Magnani. Abbiamo fatto un sopralluogo e mi sono innamorato di quel paese incredibile, un posto davvero fuori dal mondo che ha messo a dura prova la produzione del film. Questa scelta di isolamento è stata una gran fortuna. Il primo giorno di riprese si è scatenata una tempesta perfetta che ha abbattuto decine di alberi e ha bloccato tutto. Siamo stati senza elettricità e senza comunicazioni per cinque giorni. L'eco di questa solitudine lo percepiamo nel film".
Al di là delle difficoltà tecniche, l'esperienza sul set per gli attori si è rivelata davvero positiva. Neppure la pratica dello schuhplattler, danza tirolese maschile riproposta nel film, ha creato grossi problemi nonostante fosse stata richiesta anche al provino, come svela Giovanni Calcagno che indica in Vincenzo il vero ballerino della coppia, visto il suo passato di danzatore di breakdance. La scelta di questo ballo, per Davide Del Degan, è legata alla sua natura rude: "Al momento delle scene di danza sul set c'era grande entusiasmo e divertimento. Ho avuto a disposizione un gruppo di danzatori fantastici che hanno animato la situazione. D'altronde non è un ballo di precisione, ma di energia e di forza".