Con Parthenope arrivato a 7.4 milioni, e diventato il miglior successo al botteghino del regista, Paolo Sorrentino è arrivato alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento per ritirare il meritato Biglietto d'oro come terzo incasso del 2024. Un traguardo importante non solo per l'autore, che ha già ampiamente dimostrato di avere un seguito importante nel nostro paese e non solo, ma anche per la neonata casa di distribuzione che l'ha portato nelle sale mettendo in piedi iniziative interessanti, PiperFilm: scelta accurata della data d'uscita, proiezioni di mezzanotte già dal 19 settembre, coinvolgimento del pubblico giovane. Ingredienti di una ricetta che ha funzionato alla perfezione per lanciare il nuovo lavoro del regista de La Grande Bellezza.
Paolo Sorrentino e Piper di nuovo insieme per La grazia
Una collaborazione fruttuosa che proseguirà anche con il nuovo progetto di Sorrentino, annunciato proprio nei giorni della manifestazione di Sorrento. Non più un rischio affidarsi a una realtà nuova, ma una certezza: "In realtà è stato un rischio calcolato" ha detto il regista nel corso del nostro incontro a Sorrento, "perché è neonata ma facevano già i distributori da tempo. Il sodalizio è stato perfetto tanto che rinnoveremo. Sodalizio perfetto anche a cena" ha poi aggiunto parlando dell'unità di intenti anche nella scelta di pietanze e vini, "un destino ineluttabile continuare insieme sia al cinema che al ristorante."
Un nuovo film che vedrà l'autore al lavoro con Toni Servillo, per la settima volta: "Per me è molto importante perché è una figura molto rassicurante nello stress della lavorazione di un film. Mi calmo molto quando c'è Toni" ci ha detto e i risultati si sono sempre apprezzati. Sul film però non si è sbottonato molto: "Se ti dico cos'è la grazia rendo inutile fare il film. Da anni con Toni aneliamo a fare il cosiddetto film d'amore, come li faceva Truffaut. Questo non vuol dire che voglio passare da Fellini a Truffaut, ma sono anni che parliamo di come sarebbe bello fare un film d'amore e abbiamo trovato una chiave per declinare un'idea di amore in un film."
Il Biglietto d'oro
Paolo Sorrentino era però a Sorrento per un premio, quello che deriva dall'affetto del pubblico e dai biglietti venduti dal film. "Sono felice che il pubblico abbia apprezzato un film non facile, cosiddetto d'autore, su un tema che è la caducità della vita e non contenente un messaggino edificante. Questo indica la maturità del pubblico e una speranza: il vero valore di questo premio è un segnale per i giovani che vogliano fare film che abbiano un respiro."
Per il film Paolo Sorrentino si è speso molto, forse più che in passato: "L'ho fatto anche altre volte, ma ora si sono moltiplicati i sistemi di comunicazione e quindi questa volta si è dovuto fare di più. Inoltre lo straordinario team di comunicazione si è inventato una serie di cose che faranno scuola e che già ha cattivi studenti".
Su un punto Sorrentino è contento, riguardo a come si è lavorato anche sui social e TikTok: "Mi sembra che coloro che abbiano ideato la comunicazione abbiano molto creduto nell'intelligenza dei giovani senza farsi fuorviare da quell'idea che siano una massa di indolenti che se ne stanno a casa a guardare i telefonini." Non è stato così e il pubblico più giovane è corso in sala a guardare Parthenope, ma Sorrentino è convinto che il cammino del film non finisca qui: "Il film ha avuto un impatto immediato sul pubblico, ma sono abbastanza fiduciaso che possa avere anche un rilascio lento. "
Il successo di Celeste Dalla Porta
Un grande successo per Paolo Sorrentino, ma anche per la sua protagonista e scoperta Celeste Dalla Porta, la cui vita è stata stravolta da questo debutto al cinema così importante, e in cui si è dimostrata bravissima: "La mia vita è ancora in un momento di cambiamento. Senz'altro sto vivendo un periodo che so essere indimenticabile." Anche lei è però contenta e convinta del lavoro fatto per raggiungere il pubblico più giovane, un obiettivo che non sempre si riesce a raggiungere nel nostro paese: "Piper ha lavorato molto per far partecipare i giovani ed è importante farli sentire partecipi dell'arte. È un film che tratta di tanti temi diversi e può emozionare diverse età, non ha una direzione precisa su una fascia d'età in particolare, ma racconta la vita di una donna da quando è giovane all'età matura" e per questo può parlare a tutti. Ed è quello che la sua Parthenope ha fatto.