Recensione Missione Tata (2005)

Essendo un film per famiglie, un paio d'ore divertenti per i bambini sono garantite. Coloro che già conoscono Vin Diesel, però, si annoieranno a morte perché il film non concede alcuna strizzatina d'occhio al pubblico adulto.

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E così anche il granitico Vin Diesel, tutto muscoli, azione, adrenalina, pelata indomabile, voce cavernosa, io - sono - un - duro - spacco -tutto - niente - scherzi, esordisce nella commedia. Come già successe per i suoi predecessori, Stallone e Schwarzenegger, ma molto prima rispetto alle loro carriere, Vin Diesel imbocca la strada dell'auto-ironia diventando bambinaia in Missione Tata. Il film non è soltanto una commedia, ma un vero è proprio classico per famiglie. Lo dimostra il fatto che la Disney, che produce ed etichetta il film, non abbia avuto bisogno di avvalersi delle sottocase destinate alla distribuzione dei prodotti per adolescenti e adulti (Touchstone e Hollywood Pictures).

The Pacifier, questo il titolo originale che significa sia "portatore di pace" che "ciuccio", inizia con un'operazione di salvataggio da parte di una squadra di Navy Seals (corpi speciali USA). Un ingegnere governativo è stato rapito con lo scopo di carpire informazioni su di un software che sarebbe in grado di controllare via satellite ogni testata nucleare nel mondo. L'operazione guidata dal nostro eroe, il Tenente Shane Wolfe, fallisce e l'uomo viene ucciso. Incolpevole, il valente Wolfe è incaricato di proteggere i figli dell'ingegnere durante l'assenza della madre, costretta a volare in Svizzera per questioni riguardanti il software del defunto marito.

Ed ecco il film: la vita quotidiana dei cinque figli dopo il forfait della tata cecoslovacca. Vin Diesel alle prese con la sedicenne che sta imparando a guidare la macchina, il quattordicenne sfiduciato e appassionato di teatro, l'undicenne smorfiosetta e diffidente, il marmocchio che non si addormenta senza la danza di Peter Panda ed il neonato dal pannolino facile. Oltre a questi lavoretti extra, il Tenente Wolfe non dimentica la missione principale: proteggere la prole dai cattivi.

Essendo un film per famiglie, Missione Tata regala ai bambini un paio d'ore divertenti. Le scene d'azione sono ammorbidite e le coreografie dei combattimenti s'ispirano alle acrobazie innocue dei cartoni animati. Per questa stessa ragione, coloro che già conoscono Vin Diesel si annoieranno a morte perché il film non concede alcuna strizzatina d'occhio al pubblico adulto. Inoltre, la storia non è avvincente, si regge in piedi a stento ed è stata chiaramente adattata per il lancio dell'attore da un genere ad un altro.

Non c'è molto altro da aggiungere. Il tenente Wolfe diventa il nuovo collante della famiglia rimasta orfana del padre, elimina i dissapori, insegna i valori, riscopre l'amore, dirige una compagnia teatrale senza dimenticare la sua posizione militare, ottimo esempio per ragazzini indisciplinati. Diesel, però, verrà ricordato per l'esibizione della danza di Peter Panda. Da un duro come lui non era facile aspettarsi una cosa del genere, questo bisogna riconoscerglielo.