Una Pallottola Spuntata: Pamela Anderson, Liam Neeson e l'incontro avvenuto grazie a strade differenti

Pamela Anderson e Liam Neeson sono due star dal percorso artistico drasticamente differente, ma riunite dall'interessantissimo casting del nuovo Una pallottola spuntata.

Pamela Anderson e Liam Neeson nel nuovo Una pallottola spuntata

Qualche settimana fa, dopo l'arrivo online del primo teaser del nuovo Una pallottola spuntata, vi abbiamo spiegato per quale ragione Liam Neeson sia, secondo noi, una scelta perfetta per un film che deve riprendere il discorso della leggendaria trilogia interpretata da Leslie Nielsen. E la riuscita di un lungometraggio passa, in larga misura, anche da un casting riuscito.

Già perché il Naked Gun del 2025 è un progetto che porta su di sé il carico di svariate responsabilità. La più evidente è quella già citata, quella che porta già tutti a fare i conti col glorioso passato. Ma poi, collegata a questa, c'è anche la volontà, o quantomeno il tentativo, di rilanciare un tipo di commedia che, oggigiorno, si vede sempre di meno al cinema. Se già vedere nei cartelloni di un multisala un lungometraggio "da ridere" è quasi un miraggio perché il genere, così come quello dei film sentimentali, pare aver definitivamente traslocato sulle piattaforme streaming, e anche più atipica la prospettiva di vederne uno che non solo è una commedia, ma è, per di più, una commedia demenziale. Oltretutto parodistica! Roba che sul grande schermo non si vede più da un pezzo.

In The Land Of Saints And Sinners Liam Neeson 4
Liam Neeson, con Una pallottola spuntata, sta per dare l'ennesima svolta alla sua carriera

Quindi chissà, magari se questo Una pallottola spuntata così fortemente inseguito dal papà dei Griffin e Ted Seth MacFarlane otterrà i favori del pubblico, magari assisteremo a una piccola rinascita del genere. Ma dicevamo: la riuscita di una pellicola si deve in larghissima parte anche al casting. Ed effettivamente già i primi tre devono moltissimo ai nomi di punta, Leslie Nielsen e Priscilla Presley, ma anche dai comprimari George Kennedy, O. J. Simpson e dagli attori visti nei vari capitoli, da Ricardo Montalbán a Robert Goulet passando per Richard Griffiths e Fred Ward.

A guidare il cast abbiamo due star dai percorsi professionali drasticamente diversi come Liam Neeson e Pamela Anderson. Quello che nei panni di Oskar Schindler è stato protagonista di uno dei film più belli e drammatici di Steven Spielberg e quella che nel succinto costume di Casey Jean Parker in Baywatch è stata al centro delle fantasie sessuali di mezzo mondo negli anni novanta.

Prima di tutto: due parole sul caso O.J. Simpson

Nella trilogia di Una pallottola spuntata, parlando di geniali scelte in materia di attori, la regola seguita dal trio Zucker-Abrahams-Zucker si basava sul non ingaggiare artisti che fossero noti per le loro doti comiche. Un mantra che ha fatto sì che la comicità espressa dalla Trilogia diventasse emblematica di quel deadpan di cui vi abbiamo parlato in un apposito approfondimento.

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Per la parte dell'agente Nordberg la scelta cadde sul leggendario runningback dei Buffalo Bills e dei San Francisco 49ers O.J. Simpson. Lo sportivo, che prima dei vari Naked Gun aveva comunque avuto delle esperienze in quel di Hollywood, si rivelò anch'egli perfetto per il ruolo in cui era stato ingaggiato. Poi però è successo che il nostro, nel 1994, venne accusato dell'omicidio della ex moglie trentacinquenne di Simpson, Nicole Brown, dalla quale aveva divorziato nel 1992, e dell'amico Ronald Lyle Goldman. Fu assolto nel 1995 dopo uno dei più controversi processi penali mai visti negli Stati Uniti.

La questione comunque era ben lungi dall'essere finita: un paio di anni dopo fu poi giudicato colpevole nella causa civile intentata dai familiari delle vittime. I guai con la legge del più volte MVP della NFL non finirono qui: per non farsi mancare nulla, nel 2008 si beccò una condanna a trentatré anni di galera per rapina a mano armata e sequestro di persona. Venne poi scarcerato il 1º ottobre 2017 restando in ogni caso in regime di libertà vigilata. Simpson è morto l'anno scorso, il 10 aprile del 2024. Era malato di cancro alla prostata. Una presenza comunque troppo incombente che i realizzatori e gli autori del nuovo Una pallottola spuntata hanno affrontato di petto già con la strepitosa gag vista nel teaser.

A un certo punto nel filmato promozionale vediamo una specie di Hall of Legends del dipartimento di polizia dove alcuni poliziotti si inginocchiano in lacrime davanti alle foto di chi li ha preceduti. Per alcuni si tratta materialmente del loro padre. L'ultima immagine è quella del detective Nordberg di O.J. Simpson. L'agente che osserva la sua foto non è in lacrime, anzi, sfondando la quarta parete scuote la testa verso lo spettatore confermando che Nordberg non è suo padre. Nella cover story che Entertainment Weekly ha dedicato alla pellicola, il regista Akiva Schaffer, membro dei Lonely Island anche co-autore della versione finale dello script, spiega in merito a questo veloce riferimento che: "Ogni volta che dicevo a qualcuno: 'Sto pensando di scrivere questa roba', la prima domanda era: 'E con O.J. che fai?'. Dovevamo rispondere alla questione O.J.".

L'incontro fra Liam Neeson e Pamela Anderson

Torniamo al cast principale, all'atipica accoppiata Liam Neeson & Pamela Anderson. Il primo è un attore amatissimo che è stato capace di reinventarsi più volte nel corso della sua carriera al quale manca, sostanzialmente, solo un qualche riconoscimento ufficiale tramite l'attribuzione di un prestigioso premio che latita ancora. La seconda è un'attrice che, fra Baywatch e Barb Wire, non è mai stata particolarmente celebre per via delle sue doti recitative. Anzi: fra paginoni centrali di Playboy e filmini privati risalenti a quando era sposata con Tommy Lee dei Mötley Crüe trafugati e resi pubblici, quasi che per un sacco di tempo il fatto che fosse una che, di mestiere, recitava, finiva quasi del tutto in secondo piano.

Pallottola Spuntata Pamela Anderson
Pamela Anderson in Una pallottola spuntata

In tempi recenti però, Pamela Anderson, che ha spento 58 candeline sulla torta lo scorso primo luglio, è finita per imprimere una svolta inattesa alla sua carriera tanto da tornare drasticamente in pista come si suol dire. Prima c'è stato il documentario Netflix Pamela, A Love Story, una sorta di risposta data alla serie TV Hulu/Disney Pam & Tommy. Poi è stata la volta di quel The Last Showgirl che le ha fruttato nomination ai Golden Globe e agli Screen Actors Guild Awards. Prossimamente c'è anche il film Rosebush Pruning con Elle Fanning, Riley Keough e Callum Turner.

E, nel mentre, anche Broadway dove ha vestito i panni già indossati non proprio da una qualunque, Liza Minnelli, in un musical che definire epocale è riduttivo: è stata Roxie Hart in Chicago, il musical di Fred Ebbe e Bob Fosse con musiche di John Kander. Ma quest'estate sarà anche Marguerite nella ripresa di Camino Real di Tennessee Williams al Williamstown Theatre Festival. Dopo quella produzione, girerà il film Alma di Sally Potter a Londra con Dakota Fanning, e sarà anche in un film diretto da Michael Cera. Da quando la regia di Baywatch poneva con decisione l'obbiettivo delle macchine da presa sul suo seno e sul suo sedere a oggi pare essere passata tanta proverbiale acqua sotto al ponte.

Proprio a Entertainment Weekly racconta che: "Ero un po' delusa da me stessa qualche anno fa, quando pensavo: 'Beh, credo che sia tutto'. Sentivo di avere ancora tanto da dare, ma non sono mai stata una persona ambiziosa, ho sempre cercato di ascoltare quello che succede intorno a me. Ma dopo aver interpretato Roxie Hart a Broadway nel 2022, ho pensato: ok, da Baywatch a Broadway, mi può stare bene. Ora andrò nel mio giardino, farò conserve, marmellate e aiuterò i miei genitori anziani, e va bene così. È comunque una vita bellissima' ".

E circa l'inatteso incontro professionale con Liam Neeson aggiunge: "Ormai penso di avere trovato un amico per sempre in Liam, tra noi c'è sicuramente un legame molto sincero, molto affettuoso, ed è davvero una brava persona. È un vero artista. Viene dal teatro, da Schindler's List, ha fatto più di cento film. Io ho fatto il percorso al contrario: vengo dalla televisione, e la mia vita privata ha spesso oscurato quella professionale. È curioso: siamo arrivati a questo film da strade diverse, ma condividere questa esperienza con lui è davvero significativo nonché un grande onore".
Riusciranno i due a ricreare la magia di Leslie Nielsen e Priscilla Presley? I presupposti sembrano esserci.