Mel Gibson ha reso immortale la storia di William Wallace grazie a Braveheart, ma, per esigenze di copione, ha romanzato i fatti, facendo sembrare che la lotta per l'indipendenza della Scozia sia nata principalmente da una storia d'amore infranta. I giochi di potere attorno al trono scozzese sono invece molto più complessi, da fare invidia a Lannister, Targaryen e Stark. In Outlaw King - Il re fuorilegge, David Mackenzie, che ritrova Chris Pine dopo Hell or High Water, racconta l'ascesa al potere di Robert The Bruce, incoronato Re Robert I di Scozia, il primo ad avere il coraggio di ribellarsi contro l'Inghilterra e tentare di unificare il proprio paese.
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Abbiamo incontrato il regista e Chris Pine, che interpreta proprio Robert The Bruce e per l'occasione ha dovuto abbandonare l'accento americano per quello scozzese, a Londra, dove hanno presentato il film distribuito da Netflix, disponibile sulla piattaforma di streaming dal 9 novembre.
I protagonisti di Outlaw King combattono mentre parlano e in questo modo si conoscono, si confrontano, stringono alleanze e decidono se fidarsi o meno l'uno dell'altro. Abbiamo chiesto quindi a David Mackenzie e Chris Pine se le discussioni animate e l'odio sui social network siano la versione moderna di questa dinamica: "Succede di tutto sui social, la gente si scalda su diversi argomenti, c'è molta interazione, ci sono anche scambi violenti. È tutto un mondo che, quando ho capito di cosa si tratta, ho deciso di evitare" ci ha detto il regista, proseguendo: "Il clima è tossico: i social sono buono per promuovere i film, ma demolirsi a parole la trovo una cosa terribile." D'accordo Pine: "È bullismo in forma anonima: almeno in tempi antichi guardavi qualcuno negli occhi e gli dicevi cosa pensavi, ora puoi dire quello che vuoi dietro lo schermo di un computer. Credo sia una cosa tossica."
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Re Robert I ed Elizabeth de Burgh: una grande storia d'amore
Tra tanti personaggi maschili, spicca quello di Elizabeth de Burgh, sposa di Robert, interpretata dall'astro nascente della cinematografia inglese Florence Pugh: "Una delle cose positive di questo film è proprio la relazione tra Robert ed Elizabeth, i personaggi di Chris e Florence" ha ammesso Mackenzie, proseguendo: "La storia di questo matrimonio combinato è singolare: lei era la nipote del re invasore, Edward I d'Inghilterra, avrebbe dovuto essere nulla di più di un matrimonio di convenienza, ma si è trasformato in un legame forte. Sono stati separati, lei è stata imprigionata per diversi anni ma si è battuta per Robert, poi si sono ritrovati e hanno costruito una famiglia insieme. È quasi un finale alla "e vissero tutti felici e contenti". È fantastico per un film quasi tutto al maschile avere questa presenza femminile molto forte e questo cuore romantico."
Pine, dopo Uhura in Star Trek e Wonder Woman, è ancora alle prese con una co-star forte: "Credo che ci sia forza in ogni modo di essere donna, non lo sono quindi non voglio parlare per le donne. Gal Gadot è madre di due bambini ma è anche una brava attrice, Florence è incredibilmente forte. Qualcuno ieri mi ha chiesto, per via del movimento #MeToo**, visto che sul set c'erano così tanti uomini, se ci eravamo messi d'accordo per farla sentire a suo agio. E ho detto che, se c'è una persona sul pianeta Terra che è in grado di badare a se stessa è Florence Pugh. Sarebbe stata la prima a dirlo se si fosse sentita a disagio. Mi piace stare accanto a donne forti, sono cresciuto con loro: il mio modello di donna è questo."
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