Ogni maledetto fantacalcio: gioie, dolori e "un gioco che spiega la vita"

"Vincere? Vuol dire non perdere. E sì, il Fanta è più doloroso della vita...". La nostra intervista al regista Alessio Maria Federici e ai protagonisti, Giacomo Ferrara e Federico Russo. Il film è su Netflix.

Giacomo Ferrara, Alessio Maria Federici e Federico Russo

Vincere o perdere, una questione di mezzo voto. Un gol, un assist, un cartellino giallo. Un maledetto rigore sbagliato, condanna per tutti i fantallenatori. Ancora una volta, il calcio spiega la vita. Più nel profondo, il Fantacalcio è la metafora perfetta per raccontare al meglio le emozioni, rese cristalline da quel punto capace di fare la differenza. Da questo spunto, che accomuna milioni di appassionati (in costante crescita), Alessio Maria Federici dirige Ogni maledetto fantacalcio, arrivato in streaming su Netflix.

Ogni Maledetto Fantacalcio Cast Foto
I protagonisti di Ogni maledetto fantacalcio

La storia? Quella di un gruppo di amici (Enrico Borello, Giacomo Ferrara, Antonio Bannò, Federico Russo, Francesco Giordano, Giacomo Bottoni) che, ogni anno, si sfidano di turno in turno, ambendo all'impagabile sapore della vittoria. Almeno fin quando un di loro, il campione incarica, sparisce alla vigilia delle nozze. Forse forse, potrebbe saperne qualcosa Andrea (Silvia D'Amico), la nuova arrivata.

Ogni Maledetto Fantacalcio: intervista ad Alessio Maria Federici, Giacomo Ferrara e Federico Russo

Ogni Maledetto Fantacalcio Frame
Giacomo Ferrara in scena

"Grazie a Dio nella vita non ci sono i gol che danno i punti, ma come spesso accade lo sport racconta bene cosa vuol dire vivere", spiega Alessio Maria Federici, a proposito del film scritto da Giulio Carrieri e Michele Bertini Malgarini, con la collaborazione del marchio Fantacalcio, e poi da Francesco Giordano, Giacomo Bottoni e Francesca Agostini. Federici, che romano e romanista, conosce bene le regole della commedia, e allora traccia un parallelo calcistico su cosa voglia dire vincere e perdere. "Crescendo, siamo costretti ad imparare a perdere. C'è un bel libro di Sandro Bonvissuto sulla gioia legata al calcio, ovvero La gioia fa parecchio rumore. Per me, che sono un perdente, e che tifo una squadra che perde sempre, la gioia è vedere anche gli altri che perdono".

In Ogni Maledetto Fantacalcio c'è una frase emblematica: "in un mondo di Cassano, sii come Fabio Grosso". Dunque, meno apparenza e più sostanza. Giacomo Ferrara, seduta accanto al regista nel set allestito da Netflix in occasione della nostra intervista, confida che "Viviamo in una società dove l'apparenza conta molto, quindi dovremmo ritornare alla concretezza delle cose. Bisogna essere Fabio Grosso, e non Cassano". E prosegue, "Per citare il mio personaggio, uno gioca come è nella nella vita reale. Il tuo modo di vivere la vita rispecchia come tu poi ti approcci al fantacalcio".

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Tra l'altro, il Fanta, in cui la fortuna e la sfortuna indirizzano i risultati, è l'emblema di quanto siano precarie le emozioni. "Ci sono momenti e momenti, la vita è piena di cose", prosegue Ferrara. "C'è un momento per gioire ed essere tristi. Bisogna saper individuare certi momenti, e viverli in pieno".

Vincere, perdere

Ogni Maledetto Fantacalcio Immagine
Nel cast anche Francesco Russo

Nel cast, come detto, c'è anche Federico Russo che, a tal proposito, resta scettico nei confronti della gioia: "Non bisogna mai fidarsi della felicità, perché così viviamo meglio le sconfitte e magari le prendiamo per gioia", commenta. Sport, vita, Fantacalcio. La classifica, i bonus e i malus. Ma, secondo Russo, "Nella vita non si perde per mezzo punto, ma si perde e basta. Meglio il Fantacalcio. Anzi no, è il Fantacalcio è più doloroso". Che conclude, buttando giù un pensiero rispetto ad un mondo che incapace sia di vincere che di perdere. "Non saper né vincere né perdere può essere una buona cosa. Almeno non giudichiamo rispetto a ciò che accade all'esterno, ma ci relazioniamo solo verso noi stessi".