La caratteristica principale di Nove perfetti sconosciuti è l'aver mantenuto l'attrice principale (Nicole Kidman) e aver cambiato tutti quelli che le stanno attorno. Dagli assistenti nella sua terapia psichedelica, fino ai nuovi clienti dell'hotel di lusso che gestisce, immerso tra le Alpi Austriche.

Tra i molti, la coppia gay Tina e Wolfie e le Sorella Agnes, insieme al farmacologo Martin Siebmacher. Abbiamo incontrato su Zoom i loro interpreti, ovvero Dolly de Leon, Lucas Englander, Maisie Richardson-Sellers e King Princess, con cui abbiamo parlato della nuova ambientazione e del loro rapporto con la terapia.
Nove perfetti sconosciuti 2, intervista a King Princess e Maisie Richardson-Sellers
Tina e Wolfie sono la coppia della seconda stagione. Tina è prodigio del pianoforte che ha perso il proprio tocco, viene portata tra le Alpi austriache dalla fidanzata a propria insaputa, convinta di recarsi ad una sorta di vacanza-spa. "Nella vita reale invece" - ci dice King Princess - "sarei stata sul forum di Reddit a chiedere informazioni o su Yelp a leggere le recensioni".

La musica è il tema portante dei loro personaggi: qualcosa che può salvare e maledire: "Ci incatena. È ciò che ci ha unite fin dall'inizio e ci ha fatto innamorare, ma è anche ciò che potenzialmente ora potrebbe distruggerci. Siamo qui per scoprire se accadrà o no". Aggiunge King Princess: "Credo anche che la musica sia praticamente l'allegoria della mia perdita d'amore. La metafora di una relazione che ha raggiunto un punto di rottura".
In fondo l'arte ha a che fare con la passione. "Abbiamo perso la passione. È interessante perché può accadere in tantissimi ambiti della vita e in tantissimi modi diversi. Questa è solo una versione più accentuata di qualcosa con cui molte persone possano identificarsi e riconoscersi".
Il rapporto col successo, soprattutto da troppo giovani
In un certo senso, i loro due personaggi parlano di bambini prodigio che devono fare i conti con la fama, come spesso accade ai giovani attori. Ci dice Maisie: "Penso che dipenda tutto da chi ti circonda. Se hai delle brave persone intorno che ti tengono con i piedi per terra e ti controllano, come per fortuna ho io, allora c'è speranza. Infatti il problema principale tra Tina e Wolfie è che in realtà hanno solo l'un l'altra. Quindi è una situazione che auto-implode".

Aggiunge King Princess: "Capisco in un certo senso quello che Tina sta passando, perché è come se a entrambe venisse dato tutto e niente. Non credo che lei ricevesse molto amore e supporto prima di Wolfie. Credo che abbia avuto genitori che hanno sfruttato il suo talento per guadagnarci. Ho fatto molte ricerche su cosa significhi essere un musicista classico fin da giovane. Ho parlato con alcuni miei amici che ancora lavorano in quel campo e mi hanno raccontato com'è. Alcuni di loro mi hanno detto che è davvero un'esperienza solitaria, perché si passa tutta la vita con le stesse persone".
Continua: "E se sei molto giovane, di solito ti trovi in mezzo a persone più grandi. Ci sono competizione e serietà. Ad esempio, se un pianista da concerto prova, parliamo di circa 13 ore al giorno. Non credo che Tina abbia vissuto appieno l'esperienza dell'adolescenza e di esplorare se stessa. Quindi ora sta venendo fuori tutto. E se la prende con Wolfie, anche se il problema non è lei in realtà. Il problema è lei stessa. La sua infanzia. La mancanza di terapia, di supporto, di comprensione".

La rimbalza Maisie: "Wolfie ha il problema opposto, perché tutto ciò che vuole è avere l'opportunità di esibirsi come Tina. Vuole fare le prove 13 ore al giorno. Vuole essere brava come lei. Ma se avesse ottenuto quel successo, forse non l'avrebbe voluto. Nella sua testa pensa 'Come si può avere questa folle opportunità di essere al top nel proprio campo e poi gettarla via?'"
Il classico caso in cui l'erba del vicino è sempre più verde. Tina invece vuole la libertà di Wolfie e, in fin dei conti, è impossibile per loro conoscere appieno l'esperienza dell'altra perché non si ascoltano. Forse questo ritiro le aiuterà a comunicare. "Sono gentili con gli altri ma non tra di loro". Lo si vede con Agnes e Brian, rispettivamente: a volte viene più facile parlare con gli sconosciuti, come alla fermata dell'autobus o qui con gli altri avventori, che coi nostri cari. In fondo è questo il succo di Nove perfetti sconosciuti.
Nove perfetti sconosciuti 2, intervista a Dolly de Leon e Lucas Englander

Gli interpreti dell'ex suora Agnes e del farmacologo Martin si trovano ai due lati della terapia. Ma andrebbero a braccetto ad un ritiro del genere. Dolly de Leon pensa che i metodi di Masha siano non convenzionali, ma molto efficaci: "Mi piacerebbe raggiungere un senso di illuminazione e consapevolezza su me stessa con l'aiuto di un'esperta come lei". Più cauto è Lucas Englander: "Mi sentirei subito terrorizzato, ma probabilmente perché è un posto in cui devi affrontare te stesso ed accettarti".
Attraverso questa storia possiamo imparare che scienza e fede possono convivere, come dice Dolly: "Ho incontrato persone esperte nel campo della scienza, che hanno anche un forte credo religioso, quindi penso che sia possibile".
Aggiunge Lucas: "Per me, la fede è amore, e in un certo senso anche la scienza, per quanto purtroppo spesso abusata, ha come obiettivo, credo, la comprensione dell'amore nella società. Come avvicinarsi il più possibile a questo in termini di salute, lavoro, tecnologia. Credo abbiano la stessa radice".
Tra scienza e fede, la terapia giusta per ogununo di noi
Lo show parla anche di un atto di fede che gli ospiti devono compiere per intraprendere questo viaggio. Agnes lo fa con l'aiuto di Masha e di alcuni altri personaggi, in particolare Brian, con cui stringe amicizia lungo il cammino. Inizia a dubitare dell'esistenza di Dio, mentre Martin delle proprie convinzioni scientifiche: "Lui cerca disperatamente di aggrapparsi alla struttura, alla chiarezza, cerca di dare un senso alle cose. Qui può anche essere imperfetto, accettare che gli è permesso essere umano e crescere al ritmo di cui ha bisogno".

Agnes è una degli ospiti e Martin è un aiutante di Masha, ma in un certo senso sono entrambi un ponte che accompagna gli avventori in questo viaggio. "Agnes funge da catalizzatore per alcuni degli ospiti. Penso che se Zauberwald dovesse ampliare il suo organico, potrebbe assumere qualcuno come lei". Del resto inizialmente Brian la scambia per una dello staff e non è casuale.
Dice Lucas: "Credo che questa stagione porterà al pubblico molta gioia nello scoprire tutta la verità su Masha, nel comprendere il suo percorso. Tutti questi personaggi sono lì per un motivo, e capirete perché".
La nuova location: dal sole alla neve
Sulla nuova location ci confessa King Princess "Le Alpi sono suggestive, ma anche discrete e molto inquietanti, il che funziona per la serie. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno curato la scenografia, perché hanno replicato qualunque dettaglio sul set e sembrava davvero di aver soggiornato davvero in un hotel in Austria".

Chiude Lucas Englander: "A volte avevo la sensazione che la storia che stiamo raccontando venisse narrata maggiormente attraverso la telecamera. Ci siamo sentiti super immersi nella storia, e il nostro fenomenale direttore della fotografia Frank Lamb è stato pazzesco". Scherza: "Girare a Città del Messico è stato davvero incredibile!" (ride).