Lasciarsi andare completamente e mettersi nelle mani di qualcun altro per guarire il proprio spirito, prima che il corpo, non è facile. Lo sanno bene i protagonisti di Nove perfetti sconosciuti la serie tornata con la seconda stagione su Prime Video. Un nuovo gruppo di avventori si reca in una nuova location - le fredde Alpi austriache - ma a rimanere salda dal ciclo inaugurale è Masha, la misteriosa guru interpretata da Nicole Kidman.

Abbiamo incontrato su Zoom quattro delle new entry, Christine Baranski e Annie Murphy, che interpretano Victoria e Imogen, madre e figlia che vorrebbero rinsaldare il proprio rapporto oramai agli sgoccioli. Aras Aydin è che Matteo, l'ultimo spasimante chiaramente più giovane della donna. Murray Bartlett che veste i panni di Brian, un burattinaio di un programma tv per bambini di cui la stessa Imogen era fan, prima che cadesse in disgrazia dopo un episodio spiacevole in diretta.
Nove perfetti sconosciuti: un viaggio mentale e fisico
Prima di tutto chiediamo al quartetto se parteciperebbe mai ad un ritiro come quello della serie. La risposta è chiarissima per tutti. Christine Baranski dice che farebbe come il suo personaggio: "Penserei di andare in un bellissimo posto glamour tra le montagne. Nella seconda scena lei guarda il menu della SPA per i trattamenti meravigliosi che vuole provare, beve un sorso di champagne. Non sono sicura che metterei la mia psiche nelle mani di qualcuno di cui non sono sicura. Ma questi personaggi fanno un salto con Masha e io non penso Victoria sappia in cosa si è cacciata".

Aras Aydin invece non ha dubbi: "Vicino a una bella donna come Christine, perché no? (ride)" mentre lei lo rimbecca che tanto pagherebbe lei il salatissimo conto. Anche noi scherziamo sul fatto che Mamma Mia! a questo show l'attrice continui ad interpretare donne che stanno con ragazzi più giovani, lei scherzosamente ci dice che è nel suo contratto "Ottimi vestiti, battute divertenti, begli uomini"_.
La figlia televisiva Annie Murphy ci dice: "Assolutamente no! Perché penso che le persone ci vadano con un certo tipo di aspettative e queste vengano completamente disattese, e insorge il caos. Io sono di mente aperta, andrei ad un ritiro, farei qualche trip psichedelico, conoscerei nuovi amici, in una location suggestiva ma quel livello di caos è fuori dalla mia comfort zone". **Bartlett infine sarebbe interessato a partecipare, ma non col personaggio della Kidman. Possiamo capirlo!
Scienza e fede: intervista a Christine Baranski e Aras Aydin
La serie parla di scienza ma anche di fede. I personaggi devono compiere un atto di fede per partecipare a questo viaggio. Dice l'interprete di Victoria: "Il mio desiderio di connettermi con mia figlia per riconciliarmi con lei è davvero profondo. Desidero così tanto il suo perdono che sono disposta a fare cose che sono poco confortevoli per me. Infatti ci sono vari protocolli a cui mi rifiuto di partecipare nel corso della stagione rispetto agli altri. Victoria dice piuttosto 'Qualcuno ha una sigaretta?' o 'Dove posso avere un drink?' perché non si trova a proprio agio, e ci sono delle ragioni che verranno spiegate più avanti. Curiosamente è l'unica a non partecipare totalmente al trattamento".
Per Aras invece Matteo è lì per vivere il momento. Non crede abbia idea di cosa sta accadendo lì, semplicemente si rilassa mentre cerca di controllare gli altri clienti. Come dicevamo, inoltre, devono entrare in una seconda stagione di una serie già avviata ma in cui sono tutti nuovi, a parte Masha. Dice Christine: "Dato che la padrona di casa è Nicole Kidman e dato il successo della prima stagione, siamo entrati in acque che sapevamo erano già state riscaldate a dovere, e lei ha una presenza scenica da leader come Masha".

Continua: "Quindi molto era già stato fatto per noi come interpreti che il pubblico vedrà riuniti da questa donna straordinaria. I personaggi sono diversi e anche le loro storyline così come lo scenario, ma esiste una narrazione già stabilita quindi in un certo senso questo ha reso le cose più facili per noi, conoscendo già lo stile del prodotto". Scherza Aydin: "Wow, l'hai spiegato in modo così profondo. Per me era semplicemente un format! (ride)"
L'importanza dei ricordi nella serie Prime Video

Un tema per i personaggi di Victoria e Imogen è la memoria. Ma i ricordi ci salvano o ci tormentano? Baranski è di due opinioni: "Penso che la memoria possa tirare fuori i nostri ricordi e farci accettare ciò che ci è successo come esseri umani avendo un effetto di guarigione. Però si potrebbe anche controbattere che la vita si vive sul momento questo è ciò che abbiamo questo parlare con te adesso questo è tutto ciò che conta e tutto ciò che è accaduto nel passato bisogna lasciarlo andare. In un certo senso il personaggio di Masha vuole che queste persone si liberino da questi traumi rinnovando la propria coscienza ed essendo in grado di essere totalmente presenti e non portarsi dietro queste pesanti catene del passato".
Dice Aydin: "Nella mia opinione come persona se hai un buon cuore, se ti senti al sicuro e in salute anche mentale, puoi annientare tutti i problemi e tutti i traumi quindi puoi venirne a capo. Questo è ciò che penso".
Nove perfetti sconosciuti, intervista a Murray Bartlett ed Annie Murphy
Un altro tema dello show è che tendiamo ad idealizzare le persone nel mondo dello spettacolo. Non possono fallire devono essere sempre perfette ai nostri occhi. Questo in un certo senso è ciò che accade tra Brian e Imogen. Un modo per parlare della nostra percezione della società, non solo sull'essere cancellati. Dice Bartlett: "Penso sia una bella opportunità giocare con questi argomenti. Come proiettiamo sulle personalità pubbliche, come possono diventare importanti per noi e giocare un ruolo fondamentale nella nostra vita. Poi arriviamo ad un punto in cui capiamo che non sono perfetti e ci sentiamo traditi, facendo uscire tutto quello che abbiamo dentro. Ciò che avviene oltre a tutto questo è qualcosa di molto attuale e ben scritto".
Gli fa eco Murphy: "Le serie che amo di più sono quelle che esistono nelle aree grigie. Non solo bianco e nero. Buoni e cattivi. Perché l'umanità è tutte queste cose. Il mio personaggio è convinto che quello di Murray, siccome lui ha fatto una cosa davvero brutta, sia terribile. Lo ha dipinto con una sola pennellata e ha deciso che non si meritava altro. Poi, togliendo uno strato alla volta, realizzerà che è solamente un uomo danneggiato in un periodo particolarmente difficile".
Da un resort all'altro, da un lusso all'altro
Murray Bartlett è reduce dal successo di The White Lotus e ora si ritrova dall'altra parte della barricata in Nove perfetti sconosciuti 2. Dalla follia dello staff a quella della clientela. Ci dice sorridendo: "È una dinamica differente suppongo in cui non sei il leader con il controllo, ma sei in realtà la vittima. Forse. Non che Armand non fosse una vittima ad un certo punto nel serial HBO, ma c'è un cambio di dinamiche. Ciò che amo di entrambi è che non sono esagerati e più grandi della vita, anzi ci sono personaggi molto più giganti di loro. Quindi poter interpretarli e ancorarli a qualcosa di umano e reale è qualcosa che amo ed è stata una bella sfida. Sono diversi in situazioni differenti però è stato bello stare dall'altra parte, non dover gestire lo spettacolo ma lasciarsi trasportare dalla corrente, per quanto traumatico potesse essere".

Qualcosa di simile accade ad Annie Murphy, da figlia viziata a figlia viziata in Schitt's Creek. Ci dice: "Sono due figlie viziate molto diverse che credo non andrebbero per niente d'accordo. Ciò che amo di più della recitazione è che hai l'opportunità di interpretare personaggi e comportarti in un modo che nemmeno in un milione di anni considereresti di adottare nella realtà come essere umano su questa Terra. E quindi tutte le volte che posso comportarmi male me la posso godere fino in fondo. E quindi firmo subito per il ruolo (ride)! La rimbecca Bartlett dicendo che immagina un crossover tra Imogen e Alexis.
Il potere dei sentimenti
Una battuta di Brian dice: "A volte le persone falliscono non perché non ci tengano, ma perché ci tengono troppo". Questo pensiero può essere attribuito tanto a lui quanto ad Imogen. Concordano entrambi a partire da Barlett: "Credo che quando cerchiamo di forzare le cose o quando vi siamo troppo attaccati per arrivare ad un risultato o ad uno status quo, può renderci pazzi. Può farci aggrappare e ci può portare lontano da ciò che volevamo in realtà. Quindi credo che possiamo imparare da ciò che è racchiuso in quella battuta. Se solo ci fermassimo a respirare e fossimo più facili e compassionevoli e non finissimo preda delle nostre proiezioni e dei nostri giudizi, magari il viaggio sarebbe meno periglioso. Potremmo accettare le persone per ciò che sono e sapremmo incassare meglio i colpi mentre se ci aggrappiamo a ciò che pensiamo di volere troppo intensamente può finire in un disastro".

Chiude Murphy: "Penso che Imogen sia finita in questo ritiro perché ha provato fin troppo duramente. Penso sia stata danneggiata da piccola, passando l'adolescenza e la gioventù adulta cercando di aggiustare il trauma e provare a medicarsi attraverso una serie di terapie che non hanno funzionato. Lei è una persona così intelligente e solitamente così brava a comprendere tutto, ma questa è l'unica cosa fondamentale che non è riuscita a capire, e questo la fa impazzire".