Recensione L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri (2009)

I dialoghi riacquistano brillantezza e sebbene il nucleo della storia e il suo sviluppo siano davvero poco originali, ad assicurare un gradevole intrattenimento restano gli irresistibili personaggi, ben scritti e caratterizzati in fase d'animazione in maniera davvero esilarante.

Non tutto il mondo è fatto di ghiaccio

Una nuova alba si apre per la saga de L'era glaciale. Non solo quella dei dinosauri, come da titolo di questo terzo capitolo, ma anche quella di un successo senza precedenti per un film d'animazione al box office che rilancia un franchise che sembrava già essere arrivato al capolinea con il fiacco sequel di tre anni fa. Si torna ora a ridere con i bizzarri ed adorabili protagonisti de L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri, i dialoghi riacquistano brillantezza e sebbene il nucleo della storia e il suo sviluppo siano davvero poco originali, ad assicurare un gradevole intrattenimento restano gli irresistibili personaggi, ben scritti e caratterizzati in fase d'animazione in maniera davvero esilarante. Al gruppo messo insieme nel corso dei primi due episodi, si aggiungono inoltre due nuove macchiette che sapranno conquistare gli spettatori: la scoiattola Scrattina che da rivale di Scrat nella rincorsa all'inafferrabile ghianda si ritroverà ad amoreggiare con lui, e la donnola Buck che farà da folle guida e da guardia del corpo ai protagonisti in un mondo sotterraneo lontano dai ghiacci, pieno di pericoli.

C'è infatti un nuovo mondo da scoprire per la tigre Diego, i due mammuth Manny e Ellie e i fratelli opossum Crash e Eddie, tutti in viaggio nella terra dei dinosauri per recuperare il bradipo Sid che come al solito si è messo nei guai. Alla storyline principale, si aggiungono una serie di interessanti sottotemi ai quali in verità viene riservata scarsa attenzione: la paternità, la gelosia, la fragilità dell'identità, e così via. Togliendo profondità alla storia, si guadagna in una leggerezza che soddisfa nel breve termine, ma non si va oltre un prodotto di massa che non potrà certo vantarsi dell'etichetta di classico. Si potrebbe imputare agli autori di questo terzo capitolo di aver mancato di coraggio nello sviluppo della storia, impegnati ad accontentare mediamente tutti, ma in realtà il discorso sulla famiglia allargata, che accoglie gli altri da sé e ne rispetta la diversità, si lascia apprezzare per la sua saggezza. D'altronde il bradipo Sid si riconferma il personaggio più gay friendly che si sia visto in un prodotto d'animazione, mentre i siparietti della vita casalinga di Scrat e scrattina, dopo il miracolo iniziale dell'amore, sanno raccontare in maniera spassosa i problemi quotidiani che spesso intervengono a separare una coppia.
I progressi nell'animazione da parte della Blue Sky sono in pratica impercettibili: tutto è ancora votato alla semplicità, i fondali restano scarni, mentre la cura maggiore è riservata all'espressività dei personaggi, vera forza e motore del film. Inoltre, il 3D nulla aggiunge alla visione, a differenza di quanto avveniva in un gioiello come Coraline e la porta magica, nel quale questa tecnica trovava finalmente ragione d'essere nel mirabile lavoro che compiva in materia di spazio. Difetti che però non sono determinanti e non ci negano il piacere di godere delle eccentriche peripezie dei protagonisti de L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri: dal tango dell'amore dei due scoiattoli in calore, alla 'ridarella' degli amici pelosi vittime dei gas tossici, fino alla goffaggine di Sid che ce la mette proprio tutta per 'strapazzare' le tre uova di dinosauro a cui vuole fare da mamma, sono tante le sequenze che faranno risuonare le risate in sala. Una boccata d'aria 'glaciale' in questa calda, caldissima estate.