La prima stagione di Mythic Quest è stata una folgorazione: non solo perché alla regia della première, e di diversi episodi, c'è David Gordon Green. La serie AppleTV+, creata da Charlie Day, Megan Ganz e Rob McElhenney, che ha anche il ruolo di Ian, partendo dal mondo circoscritto dei videogiochi è riuscita, cambiando in corsa, a raccontare in modo genuino cosa stava succedendo nel mondo.
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Sì perché gli autori hanno integrato la pandemia e il lockdown nella storia, creando una sensazione di vita reale. Per questo chi ha cominciato a seguire le avventure dei personaggi fin dall'inizio non può non essersi affezionato a loro: è quasi come se avessimo vissuto quell'esperienza insieme.
Arrivati alla quarta stagione però siamo tutti cambiati: è arrivato quindi il momento anche per Poppy, Ian, David e gli altri di evolvere. Esattamente come per i personaggi del videogame che sviluppano, il Mythic Quest che dà anche il titolo alla serie. Nella nostra intervista i protagonisti ci spiegano perché questa è la fase della svolta. E quanto vorrebbero un episodio speciale musical. E non è finita: è infatti in arrivo anche lo spin-off, Side Quest, in streaming dal 26 marzo.
Mythic Quest 4: intervista a Charlotte Nicdao e David Hornsby
La quarta stagione di Mythic Quest (recensione qui), come dicevamo, è quella della crescita. Ma crescere, anche se l'età anagrafica aumenta inesorabilmente, non è facile. Come si fa?
David Hornsby: "Il bello di una commedia è che non si vede mai qualcuno troppo cresciuto, giusto? Sono sempre i peggiori nemici di se stessi. In questa serie cerchiamo di individuare l'ostacolo più divertente che ogni personaggio possa affrontare e poi li mettiamo nella peggiore delle situazioni. In questa stagione però, è vero, alcuni crescono molto, soprattutto Ian e Poppy".
Per Charlotte Nicdao invece: "Poppy deve fidarsi del suo istinto e trovo che questa sia, anche nella mia vita, la sfida più grande. Mi sento una persona molto nevrotica e, anche se è facile dire di fidarsi dell'istinto, il mio cervello lavora sempre al massimo. E onestamente, questa è una delle cose che amo del mio lavoro: do il meglio di me quando riesco a lasciar andare quella nevrosi e a concentrarmi, cercando di vivere nel momento e sentire ciò che sembra onesto per il personaggio. Poppy si comporta in modo molto istintivo, a volte, e questo la fa finire in situazioni difficili. Ma adoro quando posso interpretare quella parte di lei. E in questa stagione, in particolare, si fida di sé più che mai: in parte perché penso che abbia fatto un passo indietro dal ruolo che ha sempre avuto in Mythic Quest. Il gioco e Ian sono sempre state la sua vita. Ma in questa stagione ha un fidanzato. Ha una relazione sentimentale e questo sta facendo emergere un lato completamente nuovo di lei. E le sta anche aprendo gli occhi su un modo completamente diverso di vivere la sua vita, che è una cosa così divertente da esplorare in questa stagione".
Mythic Quest 4: intervista a Danny Pudi e Imani Hakim
Danny Pudi e Imani Hakim hanno entrambi diretto degli episodi in questa quarta stagione e amano lavorare insieme: sono tutti un complimento reciproco. Molto diversi dai personaggi che interpretano nella serie: Pudi in particolare, nel ruolo di Brad, capo del marketing, sullo schermo è il male puro.
L'attore ne è consapevole: "Anche se mi sento un eterno adolescente, penso che nella quarta stagione ci sia una certa crescita. Siamo al quarto anno, quindi abbiamo avuto i nostri alti e bassi. Ognuno dei nostri personaggi ha affrontato dei percorsi. Questa stagione è dedicata all'equilibrio tra lavoro e vita privata, quindi usciamo tutti un po' di più fuori dall'ufficio ed esploriamo altre relazioni. Brad, in particolare, affronta una sua ex. E poi, naturalmente, la sua relazione numero uno: il denaro. Non si può dimenticare il suo unico grande amore. Dopo tanti anni abbiamo voluto mettere alla prova i personaggi. Sono davvero in grado di crescere? È questa la domanda".
Il personaggio di Imani Hakim, Dana, sviluppatrice prodigio, deve fidarsi del suo istinto, come Poppy. Nelle professioni artistiche è più difficile farlo? L'attrice: "So di essere pronta ricordandomi di avere l'esperienza, ed essendo consapevole che c'è sempre qualcosa da imparare. Quando mi sento un po' insicura, o sono solo molto imbarazzata, sapendo che i mattoni sono già stati posati e che devo solo fidarmi dell'esperienza che mi ha portato a quel momento, riesco a fare il salto".
Gli episodi speciali
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Fin dalla prima stagione, una delle caratteristiche distintive di Mythic Quest sono gli episodi speciali: c'è stato quello prequel fuori contesto, davvero geniale, e quello fantasy, esteticamente curatissimo. In questa c'è quello in stile "cena con delitto": molto gustoso. Potendo quindi scegliere un genere per l'episodio speciale di un'eventuale quinta stagione, quale vorrebbero fare gli attori? La risposta è praticamente unanime: un episodio musical. Cavolo, quanto ne avremmo bisogno! Tanto ormai una puntata musicale non si nega a nessuno.
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Nicdao: "La mia risposta è un musical! Ne abbiamo parlato davvero, perché David sta scrivendo un musical in questo momento. Sarebbe perfetto: tutti i membri del cast sanno cantare. Quindi penso che tutti debbano guardare questa stagione e iniziare, come si dice, a fare campagna per un episodio musicale nella stagione 5". D'accordo Hornsby: "Farò qualsiasi cosa se riusciremo ad avere una quinta stagione! Dovremmo solo capire come rendere credibile il fatto che i personaggi cantino".
Danny Pudi fa eco a Nicdao: "David è l'esperto, ha scritto un musical: quindi ora dovrebbe scrivere quello di Mythic Quest. Io ci starei. Forse mi limiterò a ballare in quell'episodio, invece di cantare. Ma sì, sono pronto". Mentre Imani Hakim rivela: "Ne parliamo dalla prima stagione. Penso che Charlotte e Jessie, in particolare, abbiano fatto un ottimo lavoro proponendo un'idea per un episodio musicale. Non so se accadrà mai, ma sarebbe davvero divertente per noi. Sarei così felice".