Nel neonato genere crimedy di Only Murders in the Building, The Afterparty e La donna nella casa di fronte alla ragazza alla finestra, Murderville si era inserita come una serie che prendeva in giro e celebrava il true crime facendo il passo più lungo della gamba e proponendo una comedy incentrata su guest star di richiamo e sulla loro capacità di improvvisazione che sembrava paradossalmente troppo costruita e quindi non colpiva nel segno. Ora che siamo arrivati qualche mese dopo alla recensione dello speciale natalizio di Murderville, Chi ha ucciso Babbo Natale?, complice la tematica festiva, forse qualche miglioria è stata fatta.
Crime di Natale improvvisato
Anche lo speciale natalizio di Murderville segue le stesse regole di base della serie. Protagonista e mattatore è Will Arnett, nei panni di Terry Seattle, un detective di polizia sopra le righe che pensa più a fare lo spaccone che a risolvere i casi, per arrivare indenne alla pensione facendo il minimo indispensabile ma apparendo impeccabile. Se non fosse per i partner che continuano ad affibbiargli perché non riesce a tenersene uno, proprio nello stereotipo del poliziotto vecchio stampo-lupo solitario. Lo ritroviamo alla ricerca dello spirito natalizio mentre vorrebbe gustarsi il suo film delle feste - Jake Peralta approverebbe - ovvero Die Hard. Un incarico a sorpresa e all'ultimo minuto per la sicurezza dell'evento del sindaco da parte dell'ex moglie e suo capo Rhonda (Haneefah Wood) lo catapulta di nuovo in azione. Alla festa per donare agli orfani della città, a rimanere ucciso sarà nientemeno che Babbo Natale in persona. O meglio colui che era stato assunto dal sindaco per interpretarlo per gli orfanelli. A quel punto, proprio come negli episodi della serie, verranno presentati e interrogati i possibili sospettati e i loro moventi. Dopo Conan O'Brien, Sharon Stone, Ken Jeong, Annie Murphy, Kumail Nanjian, Marshawn Lynch e Erinn Hayes, lo speciale durando quasi un'ora ed essendo un'occasione particolare, non poteva che avere non una, ma due guest star: i veterani della commedia americana Jason Bateman e Maya Rudolph. E addirittura forse qualche altro cameo che non vi sveleremo.
Murderville, la recensione: crime improvvisato, crime fortunato?
Sarà stata la guest star?
Gli indizi scorrono per gli spettatori e i partner improvvisati, tra un'improvvisazione e l'altra, che risultano più riuscite di quelle della prima stagione del serial, grazie al talento di Jason Bateman e Maya Rudolph, gli unici a non aver ricevuto un copione e totalmente ignari di quello che sta accadendo in scena finché non è Arnett a spiegarglielo. Lo stesso Will Arnett sembra più a suo agio e più equilibrato nel personaggio, e alla fine più in sintonia con le guest star di puntata. Sospettati compresi, che fanno un bel lavoro di caratterizzazione dei personaggi. Non resta che scoprire chi abbia ucciso Babbo Natale.
Lo speciale natalizio di un'ora è un vero e proprio giallo da camera tutto ambientato negli uffici del municipio, tra stanze, sale e corridoi. A essere presi in giro nella puntata a tema non sono solamente gli stilemi della detective story ma anche quelli delle festività natalizie, attraverso i suoi simboli ribaltati (l'arma del delitto è un bastoncino di pan di zucchero leccato in punta in modo da diventare più affilato di un coltello). Non manca ovviamente il gran finale con presentazione dei colpevoli secondo le guest star dell'episodio e svelamento del reale assassino, ripercorrendo attraverso dei flashback gli indizi che erano stati disseminati lungo l'episodio con un montaggio tipico del genere. È proprio la parte finale quella più riuscita e piena di sorprese per i nostri protagonisti, che regalano qualche piccola soddisfazione. Ricordiamo che Murderville nasce come adattamento dell'originale brittanica Murder in Successville della BBC Three forse per replicare il successo di Extras, la comedy in cui Ricky Gervais ospitava in ogni episodio delle star di successo a interpretare paradossalmente delle comparse, in un discorso meta-cinematografico e televisivo. Magari lo spirito delle Feste ha permesso allo show di trovare la propria strada. Un altro miracolo di Natale.
Da Law & Order a The Afterparty, tutti pazzi per il crime
Conclusioni
A chiusura della recensione dello speciale natalizio di Murderville, Chi ha ucciso Babbo Natale?, possiamo dire che siano stati fatti dei passi avanti rispetto alla serie, per caratterizzazione, interpretazione e improvvisazione dei personaggi. Merito della bravura della doppia guest star Maya Rudolph e Jason Bateman e del saper giocare con gli stilemi del Natale e non solo con quelli del genere crime. Chissà che non diventi un franchise sperimentale di successo per Netflix.
Perché ci piace
- Jason Bateman e Maya Rudolph buone guest star, Will Arnett più equilibrato che nella serie.
- Il caso che gioca con gli stilemi di genere e natalizi.
- La parte finale è quella che funziona di più e regala più sorprese…
Cosa non va
- … rispetto allo svolgimento che rimane ancora traballante.