Quando uno dei film più famosi e celebrati di David Lynch arriva in una nuova veste homevideo, è sempre una festa per i tanti fan del visionario regista. E come vedremo nella recensione di Mulholland Drive in 4K UHD, anche per l'uscita targata Eagle nell'ambito della collana 4Kult dell'enigmatica pellicola di vent'anni fa con Naomi Watts e Laura Harring, l'entusiasmo può dirsi giustificato. A dire il vero sono uscite anche in Europa Collector's Edition del film più ricche per confezione, gadget, memorabilia ed extra, ma sul piano tecnico la 4Kult è comunque al top e consente di vedere il capolavoro di Lynch in una veste acora più suggestiva, come mai si era visto prima.
Due dischi, una card e un video 4K spaziale che rende ancora più affascinante il film
La collana 4Kult di Eagle presenta Mulholland Drive nella consueta elegante slipcase, con un'artwork molto particolare e all'interno due dischi (il film in 4K UHD e in blu-ray HD) e una card da collezione. Ma a prescindere dalla forma, la cosa fondamentale è il contenuto, in questo caso l'esperienza di poter finalmente ammirare Mulholland Drive in 4K UHD: il girato su pellicola 35 mm è stato restaurato grazie alla collaborazione fra Studio Canale e Criterion Collection, poi scansionato in 4K con la supervisione di David Lynch e del direttore della fotografia Peter Deming. Ebbene il risultato è sbalorditivo: il salto di qualità rispetto al blu-ray è impressionante per il livello di dettaglio ma soprattutto per la densità delle immagini, con un quadro solido e una grana ben presente, ma sempre organica, fluida e naturale.
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Nonostante una costante morbidezza dovuta soprattutto al girato, il dettaglio come detto fa un netto passo avanti, soprattutto su certi insistiti primi piani si può ammirare ogni singolo poro o linea di trucco, ma anche le ambientazioni e gli abiti rivelano minimi particolari prima quasi trascurati. C'è una gestione della luminosità davvero eccellente, le immagini sono lievemente più scure della versione precedente, ma spuntano sfumature nell'ombra dove prima non c'erano, cosa che amplifica in modo significativo la percezione della profondità.
Questo succede nelle scene più scure dove è presente l'illuminazione al neon, oppure nelle sequenze notturne iniziali dove le luci sullo sfondo acquisiscono maggior solidità e brillantezza, mentre il nero è di una profondità molto suggestiva. Tutto questo grazie ad HDR e Dolby Vision, che assicurano una resa dei colori stupefacente, trasformando radicalmente l'aspetto cromatico rispetto al blu-ray: qui i colori primari sono molto più brillanti, ma a colpire è soprattutto l'aumentata ricchezza delle sfumature, che regalano tonalità più intense e talora inedite.
Un audio che desta tensione e inquietudine
Sul fronte audio troviamo due ottime tracce lossless, infatti il DTS-HD 5.1 è presente sia per l'italiano che l'inglese. Il sonoro ha un'importanza fondamentale per creare l'atmosfera inquietante voluta da Lynch, e il primo aspetto che arriva all'orecchio sono i bassi profondi, penetranti e potenti, che intervengono nei momenti giusti e assolvono in maniera precisa al loro compito e riguardano soprattutto la bella colonna sonora di Angelo Badalamenti, ma anche alcune scene come quella dell'incidente automobilistico. La dinamica è ottima e la spazialità è ampia, supportata da surround presenti e precisi, che fanno da perfetto complemento a un asse anteriore frizzante, per una separazione degli effetti sempre molto attenta. In questo contesto i dialoghi sono puliti e cristallini.
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Extra deludenti: un solo contributo sul disco 4K e nulla sul blu-ray
In un contesto tecnico di livello così eccellente, stona un po' il reparto extra, con un unico contributo presente sul disco 4K UHD, mentre il disco blu-ray è completamente privo di contenuti speciali. Eppure il vecchio blu-ray poteva contare su making of, approfondimenti e parecchie interviste. Qui invece viene proposto solamente Nella scatola blu, un contributo di 28 minuti nel quale molti addetti ai lavori fra registi e attori, fra i quali Richard Kelly, Jaco Van Dormael, Guillaume Nicloux, Michael Souhaite, Emmanuel Plasseraud, Fabrice du Welz e Sylvie Landra, cercano di analizzare sotto vari aspetti il film di Lynch. Peccato perché come detto sarebbe stato opportuno ripetere almeno gli stessi extra del passato: se dal punto di vista tecnico l'edizione 4Kult merita il massimo dei voti, il giudizio complessivo viene ovviamente condizionato da questo passo indietro.
Conclusioni
A conclusione della recensione di Mulholland Drive in 4K UHD, ribadiamo che l’edizione 4K Kult di Eagle consente di vedere il capolavoro di David Lynch in una veste smagliante e ancora più suggestiva, come mai si era visto prima. Anche l’audio soddisfa pienamente le attese, tanto che sul piano tecnico il prodotto merita il massimo dei voti, ma purtroppo il reparto extra fa registrare un passo indietro rispetto al passato.
Perché ci piace
- Il video 4K fa riscoprire il film di Lynch in una veste ancora più suggestiva.
- Le immagini meravigliano per dettaglio, sensazione di profondità e intensità cromatica.
- L’ottimo audio amplifica le sensazioni di tensione e inquietudine.
Cosa non va
- C’è un solo contributo extra, mentre le edizioni passate in blu-ray erano più ricche sotto questo aspetto.